21-11-2012, 01:20 01
Giuggino da quando esiste al mondo ha un tipo di pianto, appunto, inconsolabile. Da neonato stringeva gli occhi e urlava, e si chiudeva nel suo pianto, non si lasciava distrarre da nulla (a parte la tetta)
Da neonato, appunto...mi dicevo vabbè, ora è piccolo, neanche capisce il significato delle parole di rassicurazione...
Dopo 2 anni è lo stesso: se piange perché vuole qualcosa e non può ottenerlo o spesso perché non capisco istantaneamente cosa vuole (e vi faccio presente che dice pochissime parole), parte ad occhi chiusi a urlare e niente lo calma, né parlare, né spiegare, né lasciarlo sfogare, né accarezzarlo...nulla...e tenendo presente che siamo in pieni tt vi lascio immaginare...oggi ha pianto per mezz'ora di fila perché voleva una cosa che non ho capito dal mio cellulare (credo un filmato che era sul telefonino di papà che era al lavoro), poi si è trasformato in urla e lancio di pentole e del suddetto telefonino, poi è diventato "usciamo" (piovigginava e c'era il piatto pronto in tavola), allora l'ho vestito da pioggia e gli ho detto vai tu e mamma che ha fame mangia e ti raggiunge, e lui sempre urlando e tirandomi per la mano mi ha fatto mangiare in un minuto risotto e mela, siamo usciti...attimo di respiro...poi urla e pianti: vuole andare in auto ma l'auto é chiusa e le chiavi sono in casa, pianto per rientrare, pianto perché non avevo capito delle chiavi, usciamo, mi incasina la macchina per mezz'ora, si calma e pranza da solo, io per la prima volta l'ho lasciato da solo a tavola dicendogli "vedi com'è triste mangiare da soli? Se avessimo mangiato insieme mezz'ora fa ora saremmo potuti uscire con calma e senza urlare"... Ma chissà se ha capito...la verità è che stavo per urlare e piangere anche io e ho preferito cambiare stanza per 5 minuti...
Non funziona nulla, mi pare che una volta entrato nel vortice del pianto "capriccioso" (per intenderci) non riesca più a calmarsi se non facendo quello che vuole lui.
Paradossalmente è più facile gestire un pianto per dolore fisico, sempre stamattina si è preso le dita nella persiana, è bastata un po' d'acqua, un bacino, un massaggino, dirgli "so che fa male, vedrai tra poco passa"...
Scusate, forse non è neanche un argomento per un thread, è più che altro uno sfogo. Mi sembra che non mi ascolti quasi mai, e dire che le proibizioni o i divieti sono davvero rari, e solo se ne va della sua incolumità...e io sto esaurendo la pazienza... e mi immagino col pancione, e poi con fagiolin* urlante, e mi prende il panico. Anche perché da quando non c'è più la tetta anestetica si dorme random di giorno, o anche si sta svegli 13 ore di fila, o si va a dormire all'1 di notte...
Da neonato, appunto...mi dicevo vabbè, ora è piccolo, neanche capisce il significato delle parole di rassicurazione...
Dopo 2 anni è lo stesso: se piange perché vuole qualcosa e non può ottenerlo o spesso perché non capisco istantaneamente cosa vuole (e vi faccio presente che dice pochissime parole), parte ad occhi chiusi a urlare e niente lo calma, né parlare, né spiegare, né lasciarlo sfogare, né accarezzarlo...nulla...e tenendo presente che siamo in pieni tt vi lascio immaginare...oggi ha pianto per mezz'ora di fila perché voleva una cosa che non ho capito dal mio cellulare (credo un filmato che era sul telefonino di papà che era al lavoro), poi si è trasformato in urla e lancio di pentole e del suddetto telefonino, poi è diventato "usciamo" (piovigginava e c'era il piatto pronto in tavola), allora l'ho vestito da pioggia e gli ho detto vai tu e mamma che ha fame mangia e ti raggiunge, e lui sempre urlando e tirandomi per la mano mi ha fatto mangiare in un minuto risotto e mela, siamo usciti...attimo di respiro...poi urla e pianti: vuole andare in auto ma l'auto é chiusa e le chiavi sono in casa, pianto per rientrare, pianto perché non avevo capito delle chiavi, usciamo, mi incasina la macchina per mezz'ora, si calma e pranza da solo, io per la prima volta l'ho lasciato da solo a tavola dicendogli "vedi com'è triste mangiare da soli? Se avessimo mangiato insieme mezz'ora fa ora saremmo potuti uscire con calma e senza urlare"... Ma chissà se ha capito...la verità è che stavo per urlare e piangere anche io e ho preferito cambiare stanza per 5 minuti...
Non funziona nulla, mi pare che una volta entrato nel vortice del pianto "capriccioso" (per intenderci) non riesca più a calmarsi se non facendo quello che vuole lui.
Paradossalmente è più facile gestire un pianto per dolore fisico, sempre stamattina si è preso le dita nella persiana, è bastata un po' d'acqua, un bacino, un massaggino, dirgli "so che fa male, vedrai tra poco passa"...
Scusate, forse non è neanche un argomento per un thread, è più che altro uno sfogo. Mi sembra che non mi ascolti quasi mai, e dire che le proibizioni o i divieti sono davvero rari, e solo se ne va della sua incolumità...e io sto esaurendo la pazienza... e mi immagino col pancione, e poi con fagiolin* urlante, e mi prende il panico. Anche perché da quando non c'è più la tetta anestetica si dorme random di giorno, o anche si sta svegli 13 ore di fila, o si va a dormire all'1 di notte...