11-10-2012, 05:59 17
Ricordi il post www.autosvezzamento.it/forum/Thread-perché-non-esiste-l-as-del-sonno?
Era tuo, e me lo sono un po' riletto.
Io sono sempre più convinta che trovare il modo di far loro conoscere alternative e incoraggiarli a scegliere fra quelle, anche solo lasciandoli liberi di farlo sia un must.
Oggi verso le 15, il piccolo non ne ha voluto sapere di andare nel proprio lettino in cui dorme da più di un anno e qualche mese senza nessuna ribellione (salvo eccezioni). Si è calmato solo quando l'ho lasciato addormentarsi nel letto del fratellino che stava guardando un cartone in sala.
All16.30 circa l'ho traghettato nella speranza che il 5enne dormisse un po'........ma oggi non è aria!
Questo per confermare quanto sopra.
Altro che essere supermamme!
Nella mia esperienza con i sonni dei miei figli, ho passato molti momenti no, alla continua ricerca di una soluzione'definitiva', soprattutto con il primo figlio.
Mi fu prestato da mia sorella anche un libriccino.....poi seppi 2 anni dopo, che era (e chi è) Estivill. Tentai un paio di volte, ma di fronte ai sospiri di immediata consolazione del mio piccolo angioletto non appena lo prendevo in braccio conclusi che per lui stare con me era l'unico calmante e lo trovai logico, tenero e bellissimo.
Cambiai sistema: il non metodo.
Cercare di capire i suoi segnali, di farlo dormire se e quando aveva sonno, di consolarlo quando ne avea bisogno, e lasciarlo sdraiare accanto a me quando voleva farlo e metterlo nel suo letto solo quando dormiva.
E al suo risveglio non si sentiva disorientato perché non si era addormentato lì. Neanche sapeva dove fosse perché era buio.
Capii che mettergli intorno dei riferimenti 'fissi' come mi sembra suggerisse il libro non gli sarebbe stato utile. Non poteva vederli.
L'unica cosa che voleva ritrovare svegliandosi ero io, e il seno e il senso d'amore e di immediata rassicurazione che ne traeva.
Quando fu consolidata questa modalità lui ricominciò a destabilizzarmi.
E ci furono diversi modi di addormentarsi negli anni.
Finché non iniziò a dormire più a lungo e pensammo di dargli un fratellino/sorellina.
E si ripartì.
Stavolta il piccolo era libero di addormentarsi al seno e se non mi ero addormentata anche io poi lo passavo nel lettino.
E andò bene fino al momento in cui anche per lui arrivò la capacità di interagire con il mondo circostante.
E ri-ricominciavamo da capo.
Che voleva?
in mezzo a noi si e ci svegliava continuamente, nel lettino non ci stava più volentieri.
Appena sistemato, al primo suo movimento grida e urla da film horror.
Finché....osservandolo, non mi accorsi che detestava le coperte.
Appena muovendosi 'inciampava' col lenzuolo si arrabbiava e piangeva disperato e si riconsolava solo al seno.
Lo lasciai addormentarsi senza nulla sopra e provai a non coprirlo dopo....e lui dormiva. Ore. All'improvviso, di nuovo.
Dorme vestito per bene secondo le stagioni (anche il sacco nanna mi aiuta).
Risultato:
ai miei bambini piace dormire tranne quando non hanno sonno.
A Richiesta e senza imporlo: un mix gonzales piermarini traslato dal piano pasto.
E con tanto buon senso e un grande menefreghismo verso i supergenitori che applicano metodi anaffettivi e orari standard.
Forse ho avuto fortuna per 2 caratterini diversi, ma ben disposti al sonno?
O, forse fortuna per aver imbroccato una via alternativa prima di molte altre madri?
Non so.
Certo che la prima esperienza mi ha aiutata molto ad evitare di intralciare il 'percorso' della seconda con errori vecchi.
Per quelli nuovi ho seguito un corso sempre complesso e faticoso a volte, ma meno contorto e non più inquinato dagli influssi di D-EstiVILl!
Era tuo, e me lo sono un po' riletto.
Io sono sempre più convinta che trovare il modo di far loro conoscere alternative e incoraggiarli a scegliere fra quelle, anche solo lasciandoli liberi di farlo sia un must.
Oggi verso le 15, il piccolo non ne ha voluto sapere di andare nel proprio lettino in cui dorme da più di un anno e qualche mese senza nessuna ribellione (salvo eccezioni). Si è calmato solo quando l'ho lasciato addormentarsi nel letto del fratellino che stava guardando un cartone in sala.
All16.30 circa l'ho traghettato nella speranza che il 5enne dormisse un po'........ma oggi non è aria!
Questo per confermare quanto sopra.
Altro che essere supermamme!
Nella mia esperienza con i sonni dei miei figli, ho passato molti momenti no, alla continua ricerca di una soluzione'definitiva', soprattutto con il primo figlio.
Mi fu prestato da mia sorella anche un libriccino.....poi seppi 2 anni dopo, che era (e chi è) Estivill. Tentai un paio di volte, ma di fronte ai sospiri di immediata consolazione del mio piccolo angioletto non appena lo prendevo in braccio conclusi che per lui stare con me era l'unico calmante e lo trovai logico, tenero e bellissimo.
Cambiai sistema: il non metodo.
Cercare di capire i suoi segnali, di farlo dormire se e quando aveva sonno, di consolarlo quando ne avea bisogno, e lasciarlo sdraiare accanto a me quando voleva farlo e metterlo nel suo letto solo quando dormiva.
E al suo risveglio non si sentiva disorientato perché non si era addormentato lì. Neanche sapeva dove fosse perché era buio.
Capii che mettergli intorno dei riferimenti 'fissi' come mi sembra suggerisse il libro non gli sarebbe stato utile. Non poteva vederli.
L'unica cosa che voleva ritrovare svegliandosi ero io, e il seno e il senso d'amore e di immediata rassicurazione che ne traeva.
Quando fu consolidata questa modalità lui ricominciò a destabilizzarmi.
E ci furono diversi modi di addormentarsi negli anni.
Finché non iniziò a dormire più a lungo e pensammo di dargli un fratellino/sorellina.
E si ripartì.
Stavolta il piccolo era libero di addormentarsi al seno e se non mi ero addormentata anche io poi lo passavo nel lettino.
E andò bene fino al momento in cui anche per lui arrivò la capacità di interagire con il mondo circostante.
E ri-ricominciavamo da capo.
Che voleva?
in mezzo a noi si e ci svegliava continuamente, nel lettino non ci stava più volentieri.
Appena sistemato, al primo suo movimento grida e urla da film horror.
Finché....osservandolo, non mi accorsi che detestava le coperte.
Appena muovendosi 'inciampava' col lenzuolo si arrabbiava e piangeva disperato e si riconsolava solo al seno.
Lo lasciai addormentarsi senza nulla sopra e provai a non coprirlo dopo....e lui dormiva. Ore. All'improvviso, di nuovo.
Dorme vestito per bene secondo le stagioni (anche il sacco nanna mi aiuta).
Risultato:
ai miei bambini piace dormire tranne quando non hanno sonno.
A Richiesta e senza imporlo: un mix gonzales piermarini traslato dal piano pasto.
E con tanto buon senso e un grande menefreghismo verso i supergenitori che applicano metodi anaffettivi e orari standard.
Forse ho avuto fortuna per 2 caratterini diversi, ma ben disposti al sonno?
O, forse fortuna per aver imbroccato una via alternativa prima di molte altre madri?
Non so.
Certo che la prima esperienza mi ha aiutata molto ad evitare di intralciare il 'percorso' della seconda con errori vecchi.
Per quelli nuovi ho seguito un corso sempre complesso e faticoso a volte, ma meno contorto e non più inquinato dagli influssi di D-EstiVILl!
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello