11-10-2012, 04:23 16
Ti cito 2 brani che altrove tengo in firma
(da Io Mi Svezzo Da Solo - L. Piermarini)
(da Il Segreto dell'Infanzia M. Montessori)
Il primo ti chiarisce, forse, una parte del pensiero di Piermarini (che poi è anche di Gonzales e dell'umano istinivo bionsenso materno., se non fuorviato dal 'così fan tutte/i').
I bambini sono e crescono sereni quando sanno che i genitori ci sono sempre, non quando smettono di cercarli perché iniziano a capire che tanto non arrivano nemmeno se piangi disperato! Certo, forse alla fine capiscono anche che nemmeno corrono veri pericoli se lasciati soli nel lettino, ma.....pensi che davvero un bambino piccolo tragga più forza per il futuro da questo, piuttosto che dalla certezza che oggi la mamma, la loro risorsa più importante nei primi anni, poi le proprie risorse interiori, saranno sempre li ad aiutarli ad affrontare tristezza, paura e i pericoli della vita?
Un conto che i genitori non abbiano disponibilità infinita, un conto che non lo siano mai stati. O almeno che loro lo credano (come il 'metodo' Estivill li induce a fare).
Il secondo ci fa riflettere sul fatto che un giorno il loro piacere di averci accanto finirà.....e lascerà il posto alla malinconia di non esserci vissuti quei momenti con un occhio diverso.
Certo, sono faticosi, stressanti, spesso. Ma vere e proprie dichiarazioni d'amore.
Trovare un equilibrio fra le nostre e le loro esigenze é un percorso e sarebbe la soluzione auspicabile. Ma è un percorso, appunto, da fare almeno in due....non da imporre con la forza e la negazione di sé. Occasionalmente sì, ma non per metodo, secondo me.
Citazione:Le mamme e i papà sono felicissimi di spalmarsi addosso i figli, di farseli dormire vicino, di allattarli a richiesta(...) i bambini, sentendosi più sicuri, piangono meno e si costruiscono un'immagine del mondo più serena. Li cercano e li coccolano gratis, prima ancora che il bambino ne faccia richiesta frignando.
(da Io Mi Svezzo Da Solo - L. Piermarini)
Citazione:L'adulto passa accanto a questo mistico amore senza riconoscerlo: ma badate, quel piccino che vi ama crescerà e scomparirà. Chi vi amerà come lui? Chi vi chiamerà andando a letto, dicendo affettuosamente -Stai qui con me-, anziché con indifferenza -Buonanotte-? Chi desidererà altrettanto ardentemente starci vicino mentre mangiamo, soltanto per guardarci? Noi ci difendiamo da quell'amore e non ne troveremo mai un altro uguale!
(da Il Segreto dell'Infanzia M. Montessori)
Il primo ti chiarisce, forse, una parte del pensiero di Piermarini (che poi è anche di Gonzales e dell'umano istinivo bionsenso materno., se non fuorviato dal 'così fan tutte/i').
I bambini sono e crescono sereni quando sanno che i genitori ci sono sempre, non quando smettono di cercarli perché iniziano a capire che tanto non arrivano nemmeno se piangi disperato! Certo, forse alla fine capiscono anche che nemmeno corrono veri pericoli se lasciati soli nel lettino, ma.....pensi che davvero un bambino piccolo tragga più forza per il futuro da questo, piuttosto che dalla certezza che oggi la mamma, la loro risorsa più importante nei primi anni, poi le proprie risorse interiori, saranno sempre li ad aiutarli ad affrontare tristezza, paura e i pericoli della vita?
Un conto che i genitori non abbiano disponibilità infinita, un conto che non lo siano mai stati. O almeno che loro lo credano (come il 'metodo' Estivill li induce a fare).
Il secondo ci fa riflettere sul fatto che un giorno il loro piacere di averci accanto finirà.....e lascerà il posto alla malinconia di non esserci vissuti quei momenti con un occhio diverso.
Certo, sono faticosi, stressanti, spesso. Ma vere e proprie dichiarazioni d'amore.
Trovare un equilibrio fra le nostre e le loro esigenze é un percorso e sarebbe la soluzione auspicabile. Ma è un percorso, appunto, da fare almeno in due....non da imporre con la forza e la negazione di sé. Occasionalmente sì, ma non per metodo, secondo me.
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello