30-07-2012, 08:30 08
Secondo me questi metodi funzionano perchè si basano sul fatto di tranquillizzare in qualche modo il bambino. Non ho letto i libri, quindi magari dico baggianate. Ma da quello che ho capito consistono nel rendere tutto molto rassicurante, ad eccezione del contatto col genitore, in modo da "liberare" il povero genitore da questa dura incombenza (scusate l'ironia...mi è uscita).
Io credo che i bimbi si sveglino di notte per mille motivi, fra cui anche la necessità di capire dove sono loro e dove è mamma (se dormissero 12 o più ore consecutive, perderebbero il senso della realtà!). Se mamma è con loro, mamma risponde ad un'esigenza profonda che porteranno nel cuore per tutta la vita. Se mamma non è con loro, prima piangeranno, poi piano piano si rassicureranno aprendo gli occhi e vedendo che con loro c'è l'orsetto, la copertina, il lampadario o magari una semplice ombra che nel loro cuore potrebbe essere mamma. E' ovvio che prima o poi si riaddormentano. Il sonno è un'esigenza fisiologica. Se così non fosse i bimbi orfani, abbandonati negli istituti non sopravviverebbero alla prima notte.
Sinceramente quello che mi chiedo io è: possibile che per un genitore non sia piacevole addormentare un bimbo? Perchè deve essere così drammatico?
Io ricordo che, quando ero universitaria e mi guadagnavo qualcosina facendo la baby-sitter, pensavo sempre che non c'era cosa più bella di vedere un bimbo piccolo che ti si addormenta fra le braccia. E' una sensazione così forte e irripetibile... Come si può rinunciare così facilmente agli aspetti più piacevoli dell'essere genitori? Ti credo che poi in giro si vedono solo genitori stressati. Delegano il meglio agli altri ... e si privano del contatto profondo con i loro figli che è l'unica cosa, per me, per cui vale la pena davvero essere genitori.
In ogni caso, dalla mia esperienza con Mario, ho notato che il dormire nel lettone aumenta la frequenza delle poppate (non posso parlare di risvegli, perchè Mario, pur poppando molto, non si è mai svegliato) perchè i movimenti dei genitori e l'odore della mamma sono un continuo stimolo. Ma con il letto accanto al lettone abbiamo diminuito tanto le poppate notturne (ma aveva già 15 mesi).
Ora (due anni) dorme tutta la notte (anche senza pannolino), sempre accanto al lettone e di pomeriggio dorme per 4 ore consecutive.
Quindi a chi dice no alla tetta, no al lettone, si al lasciarli piangere.... io semplicemente non credo. Mio figlio ha avuto tutto ciò che viene considerato sbagliato, e ha sempre dormito. Anzi, della cerchia di amici è l'unico che ha regoralizzato il sonno prima dei due anni. E, da quando no ha più la tetta, si addormenta da solo abbracciando il cuscino. Ora può anche sostituire mamma, tanto per lui la mia presenza è una certezza tale che niente e nessuno può scalfire....
Io credo che i bimbi si sveglino di notte per mille motivi, fra cui anche la necessità di capire dove sono loro e dove è mamma (se dormissero 12 o più ore consecutive, perderebbero il senso della realtà!). Se mamma è con loro, mamma risponde ad un'esigenza profonda che porteranno nel cuore per tutta la vita. Se mamma non è con loro, prima piangeranno, poi piano piano si rassicureranno aprendo gli occhi e vedendo che con loro c'è l'orsetto, la copertina, il lampadario o magari una semplice ombra che nel loro cuore potrebbe essere mamma. E' ovvio che prima o poi si riaddormentano. Il sonno è un'esigenza fisiologica. Se così non fosse i bimbi orfani, abbandonati negli istituti non sopravviverebbero alla prima notte.
Sinceramente quello che mi chiedo io è: possibile che per un genitore non sia piacevole addormentare un bimbo? Perchè deve essere così drammatico?
Io ricordo che, quando ero universitaria e mi guadagnavo qualcosina facendo la baby-sitter, pensavo sempre che non c'era cosa più bella di vedere un bimbo piccolo che ti si addormenta fra le braccia. E' una sensazione così forte e irripetibile... Come si può rinunciare così facilmente agli aspetti più piacevoli dell'essere genitori? Ti credo che poi in giro si vedono solo genitori stressati. Delegano il meglio agli altri ... e si privano del contatto profondo con i loro figli che è l'unica cosa, per me, per cui vale la pena davvero essere genitori.
In ogni caso, dalla mia esperienza con Mario, ho notato che il dormire nel lettone aumenta la frequenza delle poppate (non posso parlare di risvegli, perchè Mario, pur poppando molto, non si è mai svegliato) perchè i movimenti dei genitori e l'odore della mamma sono un continuo stimolo. Ma con il letto accanto al lettone abbiamo diminuito tanto le poppate notturne (ma aveva già 15 mesi).
Ora (due anni) dorme tutta la notte (anche senza pannolino), sempre accanto al lettone e di pomeriggio dorme per 4 ore consecutive.
Quindi a chi dice no alla tetta, no al lettone, si al lasciarli piangere.... io semplicemente non credo. Mio figlio ha avuto tutto ciò che viene considerato sbagliato, e ha sempre dormito. Anzi, della cerchia di amici è l'unico che ha regoralizzato il sonno prima dei due anni. E, da quando no ha più la tetta, si addormenta da solo abbracciando il cuscino. Ora può anche sostituire mamma, tanto per lui la mia presenza è una certezza tale che niente e nessuno può scalfire....