COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


ma quei metodi per addormentare...
#61

Arrivo in ritardissimo, volevo dire tutto quello che hanno già detto Ale, Ross, Chiara e La_Pant parola per parola!

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#62

Anche io arrivo in ritardissimo però volevo scrivere qualche considerazione sparsa sull'argomento. Ho letto in fretta quindi spero che perdonerete qualche imprecisione nel citare.

Il sonno è un evento fisiologico, come il mangiare, il camminare ecc...
Nessuno di noi autosvezzaneti si sognerebbe di forzare o addestrare un bimbo a mangiare, perché sappiamo che prima o poi mangerà da se'. Lo incoraggiamo, certo, mettendolo a tavola con noi, facendogli delle proposte, ma sappiamo che è inutile e deleterio forzare. CHi mangia presto, chi tardi, chi tanto e chi poco, va tutto bene.
Si incoraggia, si indirizza, ma non si forza perché l'evoluzione farà da se'. E questo nonostante le ansie o le fatiche che comporta.

Stessa cosa per il camminare, ad esempio. Si incoraggia, si guida, ma forzare un evento che avverrà comunque prima o poi non è il caos di farlo.

Così credo che sia il sonno. Chi dorme prima, chi poi, chi tanto e chi poco. Ogni piccolo crescerà.
Credo che sia doveroso indirizzare e guidare basandosi sui bisogni del bimbo che si accudisce, ma forzare e lasciare piangere un piccolo per una presunta "buona educazione del sonno" credo che sia deleterio a lungo termine.

Molte sono le cose che si possono fare per indirizzare verso un igiene del sonno e ogni famiglia trova le sue strategie. Però secondo me, far piangere dei bimbi pur di no prenderli in bracci o non portarli nel lettone se ne hanno bisogno non mi sembra educativo. Stessa cosa se chiedono si dormire per conto loro perché magari dormire in compagnia li fa dormire male.

Il compito e le scelte a cui siamo chiamati come genitori credo che stiano nel saper riconoscere e rispettare i bisogni dei piccoli e nel dare risposte a questi bisogni indirizzandoli sempre verso l'autonomia.

******

Alcune esperienze pratiche che mi va di condividere.

Qui se ci sono io l'addormentamento avviene al seno, se no in braccio. Cogliendo bene i segnali del sonno non dura più di 15 minuti. Concordo con chi dice che più si a fretta di scappare più tempo si impiega. Se invece ci si rilassa si fa in un attimo.

C'era poi chi chiedeva se chi addormenta in braccio non lavora (spero di ricordare bene). Io addormento in braccio, allatto alla notte, e lavoro al pubblico di pomeriggio, più un extra che faccio spesso la sera, se non sono stremata, se no durante i pisolini, in più devo spesso studiare. Non nascondo che sono spesso stremata. Ma l'addormentamento per me è un piacevole momento di relax. Anzi, delle volte cerco di tirarla per le lunghe, perché davvero sentirla rilassarsi in braccio e dormire mi rilassa infinitamete.

N. 12/03/2010
E. 03/03/2013
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#63

Allora sono un'ora che leggo e volevo scrivere un sacco di cose,ma chissà cosa mi verrà fuori!
Allora: sono d'accordo con chi dice che durante la gravidanza si hanno delle idee che alla fine col bimbo in casa si modificano e una si chiede:ma quanto ero scema che pensavo cosi?(esempio mio:prima di conoscere AS stavo per comprare l'omogenizzatore...001_wub )
Concordo sul fatto che ci sono bimbi che dormono tutta la notte da subito e altri che si svegliano 1000 volte senza particolare vanto od onta per i genitori.
Questa cosa del "viziarli" sinceramente inizia a darmi sui nervi:che male c'è ad accarezzare e coccolare un bimbo?Perchè chiedere amore e riceverlo da fastidio ai terzi incomodi che aprono bocca solo per dare consigli non richiesti e discutibili?A me piace essere abbracciata,coccolata,perchè non dovrei fare lo stesso con mio figlio?Perchè badate noi pensiamo sempre di essere quelli che abbracciano,prendono in braccio...ma non sono forse i nostri figli che ci abbracciano,si strusciano come gattini su di noi,ci danno bacetti umidi,ci cercano anche se siamo stanchi o arrabbiati,ci amano incondizionatamente[/b]?Bè mio figlio MI vizia![b]E siccome mi piace da morire spero che non ascolti la signora del supemercato e continui cosi!

Per quanto riguarda passeggino e fascia...possiedo entrambi,il passeggino è comodo per portare il bimbo quando ci sta e le varie borse e spesa.La fascia l'ho presa a 8 mesi perchè ormai pesa un quintale e se non vuole stare nel passeggino almeno non mi spacco la schiena.prima pensavo che fosse una cosa per madri alternative Angel

La nanna alla tetta e nel lettone...Ma quanti post abbiamo con questo tema?La mia esperienza è questa:i primi mesi quando aveva fame lo allattavo,si addormentava e lo mettevo nella sua culla in camera nostra.E questo per tutte le volte che si svegliava.Quando io ero troppo stanca lo cullava il papà tra una poppata e l'altra e io dormivo.Spesso l'ho addormentato semisdraiata con lui sul petto(premetto che io sono una che dorme anche in autobus,con la luce accesa etc etc).Con l'inverno ho iniziato a prelevarlo dalla culla allattarlo e rimetterlo là se riprendevo conoscenza.Si addormenta la notte con la tetta,poi lo mettiamo nella sua culla.Ha sempre dormito 6-7 ore di fila dai 3 mesi fino a circa 7 mesi e mezzo.Per diversi motivi che ho scritto da altre parti ha iniziato a svegliarsi ogni ora e mezzo per mangiare,quindi per dormire anche noi genitori, spesso lo lasciavo nel letto con noi,soprattutto se il papà l'indomani doveva andare in turno.Dopo una ventina di giorni ho iniziato a pensare che forse stavo sbagliando,che non sareio più riuscita a farlo dormire per conto suo etc etc.ho anche provato a riaddormentarlo in braccio senza tetta:nulla!Ho perseverato (nel frattempo siamo a 9 mesi e mezzo)nel rispondere al suo bisogno come lui mi chiedeva e ora da una settimana ha ripreso a farsi tutta una tirata dalle 21,21 e trenta sino alle 6 o anche le 8!Anzi l'altra notte si è lamentato,mi sono alzata per prenderlo e al contatto si è riaddormentato senza bisogno di tirarlo su!Quindi questo mese e mezzo di sonno interrotto non gli ha dato una cattiva abitudine,semplicemente aveva bisogno di me e quando non ne aveva più,ha smesso di cercarmi.La questione tetta mi aveva posto gli stessi dubbi ma è già qualche giorno che ciuccia poi si scosta dal seno,mi guarda negli occhi e si addormenta!


10900 Ale 17/07/2010
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#64

a proposito di questo tema vorrei segnalarvi sull'ultimo numero di Uppa un'articolo che appare a pag. 8 (Ridateci papà e mamma. Appello urgente ai genitori: rinunciare all'autorità fa male alla salute dei vostri figli)... la sua lettura mi ha inizialmente lasciato un po' così, visto che mi sembrava che in un certo qual modo stridesse con altri articoli del passato apparsi sulla rivista (qui si demonizza un sacco il lettone e in generale tutte quelle pratiche educative molto poco adultocentriche e piuttosto bambinocentriche, si parla di bambini viziati incapaci di crescere, genitori pigri che lasciano fare per non rischiare di scontrarsi con loro, vi si pontifica molto a mio parere e si presagiscono i futuri più nefasti)... l'articolo non nasce per UPPA, ma fa parte di un libro "Facciamola finita!" scritto da Paolo Sarti, pediatra, pittore, musicista fiorentino ultimamente molto "alla moda" (ha scritto molti libri, anche sull'alimentazione dell'infanzia, date un'occhiata al suo sito, anche se magari lo conoscete già: http://www.paolosarti.it/)... le mie impressioni di poca attinenza tra UPPA e quanto scrive Sarti (tra i suoi titoli ad esempio: "Neonati maleducati. Imparare ad essere genitori e a riconoscere i propri errori) si confermano dal trafiletto che segue l'articolo da parte del direttore responsabile della rivista, Vincenzo Calia che sotto il titolo di LETTONE FELICE scrive:
"La crescente difficoltà che moltissimi genitori hanno nel gestire gli inevitabili conflitti con i figli è sotto gli occhi di tutti, e chi fa il pediatra da molto tempo non può non essersi accorto di questo e non fa nessuna fatica a condividere l'accorato appello di Paolo Sarti. Che la presenza di un bimbo nel lettone venga avvertita come disturbante, e tuttavia i genitori sembrano incapaci di "liberarsene", è altrettanto evidente. Esiste però un'altra faccia della medaglia che potremmo chiamare "lettone felice": i genitori che invece godono di questa presenza e non l'avvertono come "devastante la loro vita sessuale e lavorativa". Forse è a queste situazioni che si addice veramente il termine di "cosleeping", inteso come modalità di allevamento "ad alto contatto fisico" di cui UPPA ha altre volte parlato (Speciale "la nanna dei bambini" settembre/ottobre 2009); una modalità che però non prescinde dall'assunzione in pieno delle funzioni di genitore, con tutto quello che ne consegue. Insomma, il lettone felice come terza via fra l'educazione superpermissiva, che giustamente ci allarma, e quella superdistaccata, che a molti non riuscirebbe spontanea.

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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#65

Per fortuna l'ultima frase salva!

Mi permettete un brevissimo (forse, ma non troppo) OT? Se qualcuno fosse interessato ad un approccio educativo (all'ascolto), che proprio nel suo intento si colloca tra il permissivismo e l'autoritarismo, consiglio lo storico "Genitori efficaci" di Gordon Brown, edizioni La meridiana.
Non si parla di lettone, nè di contatto continuo, né di darle tutte vinte (anzi!) ma di una modalità di ascolto "attivo". Credo che in mezzo a considerazioni che ognuno può sentire più o meno vicini a sé, il testo fornisca ottimi spunti di riflessione. Perchè dove c'è ascolto VERO, c'è rispetto (per se stessi e per ogni uomo). Dove c'è rispetto, ci sono onestà e responsabilizzazione. E dove c'è tutto questo, c'è amore incondizionato.
Per altri testi, pubblicherò un elenco di quelli che mi hanno colpito nella sezione ad hoc (arkadian, posso o devo fare una discussione per ogni testo? tnx)

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#66

(02-05-2011, 08:02 08)Chiara980 Ha scritto:  consiglio lo storico "Genitori efficaci" di Gordon Brown, edizioni La meridiana.

iniziato..per ora giace, poi lo riprenderò senz'altro!

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#67

(02-05-2011, 08:02 08)Chiara980 Ha scritto:  Per altri testi, pubblicherò un elenco di quelli che mi hanno colpito nella sezione ad hoc (arkadian, posso o devo fare una discussione per ogni testo? tnx)

Chiaramente se è solo un elenco no, ma se alleghi anche una "recensione" allora direi che vale la pena di spezzare il tutto e di crearne una nuova per libro, così è anche più facile farne riferimento se necessarioSmile
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#68

(02-05-2011, 01:18 01)aleberto Ha scritto:  a proposito di questo tema vorrei segnalarvi sull'ultimo numero di Uppa un'articolo che appare a pag. 8 (Ridateci papà e mamma. Appello urgente ai genitori: rinunciare all'autorità fa male alla salute dei vostri figli)... la sua lettura mi ha inizialmente lasciato un po' così, visto che mi sembrava che in un certo qual modo stridesse con altri articoli del passato apparsi sulla rivista (qui si demonizza un sacco il lettone e in generale tutte quelle pratiche educative molto poco adultocentriche e piuttosto bambinocentriche, si parla di bambini viziati incapaci di crescere, genitori pigri che lasciano fare per non rischiare di scontrarsi con loro, vi si pontifica molto a mio parere e si presagiscono i futuri più nefasti)... l'articolo non nasce per UPPA, ma fa parte di un libro "Facciamola finita!" scritto da Paolo Sarti, pediatra, pittore, musicista fiorentino ultimamente molto "alla moda" (ha scritto molti libri, anche sull'alimentazione dell'infanzia, date un'occhiata al suo sito, anche se magari lo conoscete già: http://www.paolosarti.it/)... le mie impressioni di poca attinenza tra UPPA e quanto scrive Sarti (tra i suoi titoli ad esempio: "Neonati maleducati. Imparare ad essere genitori e a riconoscere i propri errori) si confermano dal trafiletto che segue l'articolo da parte del direttore responsabile della rivista, Vincenzo Calia che sotto il titolo di LETTONE FELICE scrive:
"La crescente difficoltà che moltissimi genitori hanno nel gestire gli inevitabili conflitti con i figli è sotto gli occhi di tutti, e chi fa il pediatra da molto tempo non può non essersi accorto di questo e non fa nessuna fatica a condividere l'accorato appello di Paolo Sarti. Che la presenza di un bimbo nel lettone venga avvertita come disturbante, e tuttavia i genitori sembrano incapaci di "liberarsene", è altrettanto evidente. Esiste però un'altra faccia della medaglia che potremmo chiamare "lettone felice": i genitori che invece godono di questa presenza e non l'avvertono come "devastante la loro vita sessuale e lavorativa". Forse è a queste situazioni che si addice veramente il termine di "cosleeping", inteso come modalità di allevamento "ad alto contatto fisico" di cui UPPA ha altre volte parlato (Speciale "la nanna dei bambini" settembre/ottobre 2009); una modalità che però non prescinde dall'assunzione in pieno delle funzioni di genitore, con tutto quello che ne consegue. Insomma, il lettone felice come terza via fra l'educazione superpermissiva, che giustamente ci allarma, e quella superdistaccata, che a molti non riuscirebbe spontanea.

Se Sarti usa il lettone come provocazione ok, sennò la cosa non mi piace per niente. E' però vero che oggigiorno la maggior parte (purtroppo) dei bambini sono dei piccoli despoti, maleducati, incapaci di gestire le frustazioni. MA questo non ce ne entra proprio nulla con il lettone! E' piuttosto il frutto di troppa permissività, dello scambiare l'amore con il concedere tutto, la libertà con il non curarsi del rispetto altrui. molti genitori pensano che rimproverare un bambino lo "traumatizzi". non è così, i bambini hanno bisogno sì di libertà ma anche di regole. Quanto più secondo me, si rispetta la natura del bambino e le regole sono chiare, i genitori coerenti, allora meno sono i conflitti. I bambini devono sapere quello che possono o non possono fare. questo non è non rispettarli, anzi è dare le coodinate ad un figlio anche per il rispetto altrui. Faccio un esempio: mio figlio si diverte lanciando cubi di legno per aria , la maestra lo rimprovera e fa bene! perchè la cosa può essere pericolosa per gli altri bambini, non importa che mio figlio è affascinato dal suono che fanno quando cadono a terra, in questo caso la sicurezza altrui viene prima. Se magari invece eravamo in casa, da soli, può anche farlo ma sempre sotto il mio controllo evitando danni alle cose. Le regole devono esserci e vanno rispettate, dai genitori prima di tutto, perchè l'esempio è fondamentale.

[Immagine: as1cF58003D0015MDAwOGQ0fDEyOWp8SWwgbWlvI...NvIGhh.gif]
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#69

se ho tempo poi vi riporto l'intero articolo di Sarti, comunque, no, non lo interpreto come semplice provocazione, mi pare semplicemente che vada avanti per generalizzazioni e luoghi comuni... tra l'altro anche le altre cose che ho letto di lui non mi sono granché piaciute... comunque consideriamo che questo è solo uno spezzone del suo libro, libro che comunque né comprerò né leggero visto che mi disturba anche solo per l'immagine di copertina (http://www.mandragora.it/it/facciamola-f...itori.html) ed è pubblicato nella medesima collana di Fate la nanna e Fate la pappa, quindi credo che l'impostazione di fondo non sia granché discordante con quella di un Estivill

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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#70

(02-05-2011, 02:11 14)aleberto Ha scritto:  se ho tempo poi vi riporto l'intero articolo di Sarti, comunque, no, non lo interpreto come semplice provocazione, mi pare semplicemente che vada avanti per generalizzazioni e luoghi comuni... tra l'altro anche le altre cose che ho letto di lui non mi sono granché piaciute... comunque consideriamo che questo è solo uno spezzone del suo libro, libro che comunque né comprerò né leggero visto che mi disturba anche solo per l'immagine di copertina (http://www.mandragora.it/it/facciamola-f...itori.html) ed è pubblicato nella medesima collana di Fate la nanna e Fate la pappa, quindi credo che l'impostazione di fondo non sia granché discordante con quella di un Estivill

Conosco personalmente paolo Sarti, abbiamo lavorato insieme per una ONG, all'epoca non avevo figli e quindi non conosco il suo pensiero su molti argomenti specifici. Non credo comunque sia un sostenitore del metodo Estivill e il fatto che la casa editrice sia la stessa non mi sembra troppo significativo.
Su uppa ha scritto anche articoli molto belli che ho apprezzato come raffreddori mostruosi o troppovestiti troppo ammalati. Non ho letto il suo libro e quindi non posso dare giudizi, ma conoscendolo gli darei una possibilità!
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