(28-04-2011, 03:13 15)aleberto Ha scritto: Boh, io allora intendo l'AS in un modo un po' diverso... non mi pare di aiutare mio figlio proprio a far niente, mi pare semplicemente di assecondarlo nei suoi gusti e nelle sue quantità, mi pare di lasciarmi guidare da lui, ecco, mi fido del suo dire o manifestare il volere ancora cibo o non volerne più, il suo scegliere questa cosa invece che quest'altra... così nel dormire: se vedo che ha bisogno di me lo assecondo, se invece vedo che vuol far da solo, tanto meglio, ma non sono io a scegliere per lui e ad inventarmi metodi infallibili che in primis fanno comodo a me.
Certo che si assecondano, ma si "portano" anche verso una direzione che riteniamo giusta...
Ad esempio capita spesso che un bambino si abbufferebbe solo di un tal cibo, e noi sempre dietro a proporre qualcosa di diverso...
Perchè certo assecondare i loro gusti, ma il nostro compito è anche quello di allargarli, aiutarli a scegliere il meglio, la varietà, a capire cosa è sano e cosa no...
Lo stesso vale per il sonno. Per me ci si addormenta da soli nel proprio lettino, poi chiaro, se una volta messo giù Sebastiano mi "chiama", ci vado, vedo, gli "chiedo" di provare a star lì magari sussurrandogli all'orecchio, a volte mi "ascolta" a volte vuol essere preso, così lo prendo, pero' se io non gli proponessi da che è nato di dormire giù, col cavolo che lui ora ci riuscirebbe e bada bene NON l'ho mai lasciato piangere eh, non più del tempo necessario per arrivare a lui...
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son d'accordissimo con te che tutti i figli (grandi e piccoli) hanno le loro esigenze, ma trovo bruttissimo che si debba "sacrificare" un figlio (soprattutto il più piccolo) per avere più tempo per gli altri... a me sembra semplicemente giusto che nei limiti del possibile tutti siano rispettati nei loro bisogni. La mia prima figlia ha avuto una serie di cose e attenzioni e non vedo perché queste stesse cose e attenzioni non debbano essere anche del fratellino... dovrei forse smettere di allattarlo e staccarlo da me per lasciarlo in camera da solo e correre a raccontare le fiabe alla sorella, sorella che è stata essa stessa allattata più di tre anni? Se riesco preferisco di allattare il piccolino e in contemporanea leggere alla grande (vi assicuro che l'ho fatto un sacco di volte e anche con gran piacere), altrimenti c'è comunque mio marito che può occuparsi della lettura delle favole (per l'allattamento non riusciamo proprio ad attrezzarci
). Tra l'altro ogni cosa è stata fatta con una tale naturalità (semplicemente osservando quelle che erano le esigenze e cercando di assecondarle senza interrogarmi troppo sulle conseguenze future) che nonostante il cosleeping e l'allattamento durato tre anni quando ha voluto (aveva tre anni esatti) E TOTALMENTE DA SOLA Emma se ne è andata nella sua cameretta e ci è rimasta nonostante il fratello dal primo giorno a casa sia stato messo nel lettone, mai mezza volta ha avuto scenate isteriche perché Tobia stava sempre in braccio o in fascia (è stato così i primi due-tre mesi) e anzi ci sono giornate come ieri che mentre lo allatto si avvicina e mi fa: "Mammaaaaaa, ma come sarà carino quando ciuccia!!!" Poi mi pare chiaro che essendoci il fratello ci vuole un minimo di organizzazione in più e che qualche sacrificio debba esserci (se devo portare lei da qualche parte cerco di giostrarmi con le nanne di Tobia, non posso fare quelle improvvisazioni che facevo prima del suo arrivo, però insomma... più o meno si accontentano tutti)
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Non è questione di sacrificare...
E' questione che siamo una famiglia e ci veniamo incontro, tutti.
(Fra l'altro io non ho mai addormentato proprio nessuno, nemmeno la primogenita per cui non ho fatto torti a nessuno
)
Ad esempio tenere SEMPRE nella fascia un neonato, per gli altri puo' essere molto pesante, giacchè la mamma non è mai da sola, ma sempre con sto nuovo fratellino e non mi puo' neppure prendere in braccio e io non lo trovo bello che un 2enne d'un tratto non possa più essere preso in braccio, perchè c'è il neonato nella fascia.
Sebastiano, quando dorme sta nel suo ovetto, così al parco, lui "non c'è" e io posso prendere in braccio loro, metterle nell'altalena, sedermi in terra agevolmente, mi hanno per un po' "tutta per loro", poi quando si sveglia e vuole la tetta, allora sanno che devono aspettare...
"Sacrificare" il neonato lasciandolo dormire giù non mi pare sta gran tortura, mi pare più "ingiusto" verso i grandi il neonato sempre addosso.
Ma io mi chiedo, se lei in camera non ci fosse andata? Come si faceva? C'è chi ci riesce a dormire in 4 nel lettone, ma chi no. Allora se uno ci riesce, ben venga, ma se non ce la fai, mettere le pezze DOPO che il fratellino è già arrivato sì che è una crudeltà, perchè sembra" E' arrivato lui, tu vai..."
Il co-sleeping non fa per me, non ne faccio un mistero, ma so che invece per qualcuno è una cosa bellissima e va bene. Io quello che a volte vedo, pero', è non pensare a cosa succederà dopo.
Se uno prevede le conseguenze e gli piacciono e riesce a gestirle ben venga, ma mi fa un po' sorridere a volte sentire genitori che non sanno più che fare perchè in 4 proprio non riescono a dormire, ma ormai mica possono fare "sloggiare" il grande che ne risentirebbe...o che non sanno più come fare a tenere per 1 ora il 3enne in braccio per addormentarlo...o cose così. Per me ci si deve pensare prima...