(08-02-2012, 04:03 16)madregeisha Ha scritto: Sí ma qui non si tratta di capire chi fra mamma e papá sia il punto di riferimento principale nei primi anni di vita del bambino.
E' che sono strettamente collegate le cose.
(08-02-2012, 04:03 16)madregeisha Ha scritto: Si tratta di capire se davvero un papá debba mettere da parte ciò in cui crede riguardo all'"accudimento" del bambino, quando questo non collima con la volontá della mamma, semplicemente perchè la serenitá di quest'ultima vale di più.
Di nuovo mi viene da dire che ciò che più vale è la serenitá della famiglia e la felicitá del bambino. Se poi si vuole sostenere che queste sono inscindibilmente legate alla possibilitá della madre di decidere senza interferenze mentre assolutamente slegate dalla eventuale frustrazione delle idee paterne, boh, ci credo poco.
Diciamo che anche io credo che spesso il papá si metta (giustamente) da parte in favore del volere materno, ma spesso ciò accade, e va benissimo, su questioni su cui in fondo lui stesso non ha una vera convinzione o quando, pur avendola, ritiene che effettivamente l'istinto materno debba essere ascoltato. Ma credo che questo non possa essere un postulato da seguire sempre e comunque, così come credo che l'istinto materno, a volte, sia fallibile, specialmente quando è intessuto di emotivitá e di sbalzi ormonali (e parlo per prima di me stessa).
Mah, a me sembra che i nostri pareri si somiglino molto. Mi pare che siamo tutti d'accordo nell'affermare che le idee del papà siano da ascoltare, e che il bene della famiglia venga prima di tutto.
Però di fronte a richieste paterne non documentate (come appunto poteva essere il chiedere di non allattare) mi pare chiaro che dopo avere ascoltato il suo parere, debba essere la mamma a decidere.
E di fronte a richieste che impongano alla mamma di fare qualcosa che proprio non desidera (come mia cugina che non voleva allattare, si sentiva inadeguata, e lui che insisteva...ha fatto un bel casino) dovrebbe fare un passo indietro nonostante sia evidente che l'allattamento al seno sia da preferire.
Secondo me, poi, la natura non fa le cose a caso. Se rende la donna ipersensibile, protettiva, "chiusa" al mondo per un po', forse è necessario che sia così.
Ripeto, stiamo parlando di situazioni nella norma.
eh, Ax, la teoria la capisco anche io, ma appunto la partenza qui è tutta particolare.
Cose da mamma.