COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


Amici e genitori
#41

Innanzitutto grazie: non mi era mai capitato di ricevere attestati di stima e dichiarazini d'amore tutte nello stesso giorno 001_smile .
Vorrei un attimo ripartire dalla frase di Gonzalez citata da Giulee: non bisogna lasciar piangere i bambini, ma non perchè altrimenti diventano adulti problematici etc. ..i bambini non vanno lasciati piangere semplicemente perchè certe cose NON SI FANNO!
Questo è il punto di tutto. Noi fino ad ora abbiamo fatto le nostre scelte con Domenico prima di tutto perchè andavano a collimare con la nostra sensibilità. La prima cosa che mi colpì dell'AS, per esempio, era che si aveva rispetto per il bimbo in quanto uomo. Non era considerato un esserino inferiore da guidare, a costo di infliggergli delle forzature.
Mia madre scherzando mi dice che lo trattiamo come un vecchio. E' vero, io lo rispetto come se avesse la sapienza di un uomo di 80 anni, perchè dentro di me io credo (ma non lo dico in giro), che in realtà lui abbia la conoscenza di un uomo primitivo immortale, millenario. Quello che diceva Giulee sul blog a proposito delle colichette. Come posso andargli contro?
Conferme scientifiche, ricerche, dati sono cose che vengono dopo. Se non me la fossi sentita di fare AS avrei potuto leggere enciclopedie intere sui benefici che avrebbe apportato, ma non lo avremmo intrapreso.
Per questo credo che non esista IL metodo educativo, e in ogni caso credo che- quasi- qualsiasi cosa si faccia col proprio figlio la si debba intraprendere considerando che prima di tutto debba valere per il presente: lo tengo a letto con me perchè so che ne ha bisogno adesso e non perchè secondo lo studio di Harvard i bambini tenuti a più stretto contatto con i genitori poi un giorno saranno direttori di banca.
Io faccio quello che a me pare essere il famigerato MEGLIO perchè questo MEGLIO, innanzitutto, lo renda sereno e felice ORA.
Poi, ribadisco, ci sarà una madre che si autoflagellerà per non accorrere dal figlio che piange da un'ora nella culla, perchè ha letto che quello è il meglio; ma sono abbastanza certa del fatto che quel bambino non abbia più chance del mio di diventare uno squilibrato: non sono plumcake che hanno una ricetta. Come diceva Ax i bambini sono fatti di materiale elastico e direi grazie ad Allah, Dio, Vishnu perchè altrimenti io avrei con mio figlio lo stesso slancio affettivo di super Vicky per paura di sbagliare in qualcosa.
Ciò non toglie che mi monto e mi rismonto, mi metto in discussione, parlo con voi, mi confronto, perchè questo MEGLIO è comunque qualcosa verso al quale tendo.
E comunque è sempre in fase di definizione. Per cui ad una madre Estevill lancerei un semino, se attecchisce vuol dire che c'era terreno fertile, altrimenti ciccia. Non posso pormi come la detentrice del sapere, quando le mie certezze sono così magmatiche.
Scusate ho scritto con Domenico che reclamava cibo ed è tutto un po' ingarbugliato.

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#42

Pienamente d'accordo con Valina e Giulilee.
Il relativismo secondo me ha dei limiti, che sono il rispetto dell'integrità fisica e morale di una persona. Secondo me lasciare piangere un bambino per un'ora per "insegnargli a dormire tutta la notte" e' una violazione della sua integrità. Nessuno dubita che i genitori agiscano in buona fede, per il suo bene, ma, come dice giustamente Giulilee, anche i genitori che alzano le mani sui figli sono convinti di essere nel giusto. Se vi avessi detto che il mio amico ha dato due sberle alla figlia, saremmo state unanimi nel condannarlo, e nessuna avrebbe detto che non bisogna giudicare gli altri. Secondo me c'e poca differenza.
Un conto e' fare o meno cosleeping o, che so, usare o meno la fascia, e un conto e' lasciar piangere il proprio figlio, cioè ignorare deliberatamente una richiesta di aiuto. Io non ho certo criticato il mio amico perché non fa cosleeping o perché non ha fatto AS - anche se, su richiesta, ho pubblicizzato questo metodo.
Non ho detto nulla nemmeno quando la sua compagna mi ha detto che allattare non serve, tanto i bambini crescono bene anche con il latte artificiale (anche se mi e' partito un embolo). Pero' su Estivill non me la sento di tacere, anche perché - ripeto - sono stata criticata solo per un laconico "io la penso deversamente".
@ Blackbird: stupendo che, come segno di sanità mentale, tu indichi " non voto Berlusconi"! :-)

Heart Emma - 15 aprile 2011 Heart
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#43

(23-02-2012, 07:29 19)Chiara Ha scritto:  Mi piace molto condividere e sono dell'idea che come dite voi ognuno è libero di crescere i propri figli come gli pare, ma se incontri una persona che ha problemi in un determinato campo e tu nel tuo piccolo gli spieghi alcune cose e poi la reincontri dopo 2 settimane che ha fatto una scelta diemetralmente opposta alle argomentazioni che le hai dato di cosa si può parlare?
Comunque i nostri figli si adorano, perchè si conscono da quando avevano 5 mesi e giocano comunque insieme, ma mi sono accorta che qualcosa si è rotto tra di noi, forse come dite voi ho dato consigli non richiesti e poco apprezzati... (e non è la prima volta che capita, mi dovrei mordere la lingua!).

In sostanza se qualcuno non fa come dici tu (ti prendo come esempio, ma mi pare che siano in molte a pensarla così) non vale la pena continuare un'amicizia o per quel motivo l'amicizia si raffredda?!Blink E se in quelle due settimane lui ha semplicemente pensato che il metodo che tu gli hai suggerito non fosse adatto a lui? Se, come viene ribadito più volte, si è semplicemente documentato su altro pensando sia il meglio? Davvero per questo un'amicizia non vale più la pena?
Sono ancora d'accordo con blackbird: non è certo il cospleeping che farà diventare un bambino direttore di banca! Quello che un bambino diventerà da grande non sarà certo solo per quello che succede nei primi anni di vita, ci sono così tanti fattori!
Anche perchè se il ragionamento è questo, qualsiasi persona differente, che non rientra nei vostri canoni non sarà degna della vostra amicizia, quindi mettiamoci ebrei, protestanti (e allora io no dovrei parlare a mia sorella visto che è protestante), mussulmani anche semplici stranieri che non seguono le vostre regole...non so quanto questo sia un buon insegnamento, visto che si parla di ciò.


Citazione:Secondo me c'e poca differenza

Come fai a dire che un padre che picchia un bambino è sullo stesso piano di uno che decide di non fare cospleeping o AS?! Alle volte non vi sembra di essere un po' eccessive?

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#44

(24-02-2012, 12:38 12)Le83 Ha scritto:  
(23-02-2012, 07:29 19)Chiara Ha scritto:  Mi piace molto condividere e sono dell'idea che come dite voi ognuno è libero di crescere i propri figli come gli pare, ma se incontri una persona che ha problemi in un determinato campo e tu nel tuo piccolo gli spieghi alcune cose e poi la reincontri dopo 2 settimane che ha fatto una scelta diemetralmente opposta alle argomentazioni che le hai dato di cosa si può parlare?
Comunque i nostri figli si adorano, perchè si conscono da quando avevano 5 mesi e giocano comunque insieme, ma mi sono accorta che qualcosa si è rotto tra di noi, forse come dite voi ho dato consigli non richiesti e poco apprezzati... (e non è la prima volta che capita, mi dovrei mordere la lingua!).

In sostanza se qualcuno non fa come dici tu (ti prendo come esempio, ma mi pare che siano in molte a pensarla così) non vale la pena continuare un'amicizia o per quel motivo l'amicizia si raffredda?!Blink E se in quelle due settimane lui ha semplicemente pensato che il metodo che tu gli hai suggerito non fosse adatto a lui? Se, come viene ribadito più volte, si è semplicemente documentato su altro pensando sia il meglio? Davvero per questo un'amicizia non vale più la pena?
Sono ancora d'accordo con blackbird: non è certo il cospleeping che farà diventare un bambino direttore di banca! Quello che un bambino diventerà da grande non sarà certo solo per quello che succede nei primi anni di vita, ci sono così tanti fattori!
Anche perchè se il ragionamento è questo, qualsiasi persona differente, che non rientra nei vostri canoni non sarà degna della vostra amicizia, quindi mettiamoci ebrei, protestanti (e allora io no dovrei parlare a mia sorella visto che è protestante), mussulmani anche semplici stranieri che non seguono le vostre regole...non so quanto questo sia un buon insegnamento, visto che si parla di ciò.

Ho l'impressione che stiamo uscendo dal seminato.
L'amicizia si costruisce sulla condivisione delle esperienze e del modo di essere, non per niente se ne fanno molte quando si è piccoli e poi, crescendo, diventa sempre più difficile, perché mancano le occasioni, perché le personalità si definiscono sempre di più e perché le scelte che facciamo (dettate da convinzioni a priori e dall'esperienza) rappresentano tutto ciò. Quindi, Le, mi sembra un po' forte l'associazione tra razzismo e "non mi sento più così vicina a Tizio perché fa scelte tanto diverse dalle mie". Quest'ultima cosa mi sembra più che legittima. Che poi non significa che a quella persona si vuole meno bene, ma se la vita ci allontana... bè, succede.
Inoltre c'è la questione "carattere": ci sono persone molto aperte che si trovano bene con tutti, altre che per parlare di amicizia devono sentirsi in completa affinità. Non per questo sono razziste, ma solo selettive. Non credo proprio facciano lo sgambetto al primo che passa con Estill nel taschino Wink


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#45

Non intendevo dare a nessuno del razzista (me ne scuso se è sembrato così), ma quello che capisco io da alcune frasi è che "se la pensa diversamente con me non può avere niente a che fare" e, forse per come sono fatta io o per le esperienze che ho vissuto, mi pare abbastanza assurdo, forse perchè per me è proprio dalla diversità che si possono imparare cose nuove.

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#46

Comunque io continuo a sentirmi in pieno accordo con Blackbird. Non sarei stata in grado di mettere insieme le parole, ma nella sue mi rispecchio molto.
Credo anche io nel confronto, che può anche avvenire con dei be polemiconi accesi

Per rispondere a Valina, invece, io non credo che si possa (e voglia) necessariamente informare su tutto, non è umanamente possibile. Ci sarà sempre, per forza, qualcosa che non abbiamo approfondito o non abbiamo approfondito abbastanza (è un circolo vizioso), e non si può nemmeno vivere la vita a studiare un mestiere che dovrebbe essere innato.

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#47

Io sono di quelle che se non riescono a condividere scelte e pareri si trova in difficoltà. Non perché io non sia capace di sostenere le mie tesi, accettare e ascoltare quelle altri, ma perché appunto mi mancano gli argomenti. Ho però due amici sposati da tanti anni che non hanno figli ma con cui parlo spesso delle nostre scelte. Loro sembrano essere diametralmente opposti ma ugualmente sono i nostri preferiti ospiti! Diciamo che le cose vanno viste da entrambe le parti.
Per quanto riguarda l'azione che abbiamo sui bambini piccoli e sul loro futuro mi sento di dissentire. Certo che ci saranno tantissime occasioni nella vita che ci cambieranno ma è dimostrato (potenzialmente anche da Montessori & co....) dagli studi che ciò che avviene ad un bambino nei primi anni ha una grossa importanza. Perciò io mi informo e cerco di esseren una buona madre e di far parte di una buona famiglia. Come Blackbird cerco il meglo che posso (vicino alla mia inclinazione naturale per la vita)

@le83: potresti aumentare di un punticino la grandezza del carattere che usi? Faccio davvero fatica a leggerti!

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#48

Le83 dateline=' Ha scritto:  Come fai a dire che un padre che picchia un bambino è sullo stesso piano di uno che decide di non fare cospleeping o AS?! Alle volte non vi sembra di essere un po' eccessive?

No Le, non ci siamo capite, forse mi sono spiegata male io!
Secondo me c'e poca differenza fra una sberla e lasciare piangere un bambino, NON fra una sberla e cosleeping, etc. C'e una bella differenza! Io stessa non so se dormirò più con Emma, quando lei dormirà finalmente tutta la notte. Fosse per me si, ma mio marito non e' molto d'accordo. Si cercherà la soluzione migliore per entrambi (ma tanto ora e' un problema che non si pone :-S).

Per quanto riguarda le amicizie, non sono così arrogante da pensare che se qualcuno non condivide le mie stesse idee non può avere niente a che fare con me. Se si parla di amici intimi pero', quelli che ti conoscono come se stessi e con cui condividi il tuo io più vero, beh in questo caso per me una certa visione comune della vita e' indispensabile. Sara' un limite mio, pero', ad esempio, non sono più stata in gracidi coltivare il rapporto con mia cugina, da quando ha sposato le idee politiche fasciste del marito.

Heart Emma - 15 aprile 2011 Heart
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#49

(24-02-2012, 02:42 14)Frau Ila Ha scritto:  
Le83 dateline=' Ha scritto:  Come fai a dire che un padre che picchia un bambino è sullo stesso piano di uno che decide di non fare cospleeping o AS?! Alle volte non vi sembra di essere un po' eccessive?

No Le, non ci siamo capite, forse mi sono spiegata male io!
Secondo me c'e poca differenza fra una sberla e lasciare piangere un bambino, NON fra una sberla e cosleeping, etc. C'e una bella differenza! Io stessa non so se dormirò più con Emma, quando lei dormirà finalmente tutta la notte. Fosse per me si, ma mio marito non e' molto d'accordo. Si cercherà la soluzione migliore per entrambi (ma tanto ora e' un problema che non si pone :-S).

Per quanto riguarda le amicizie, non sono così arrogante da pensare che se qualcuno non condivide le mie stesse idee non può avere niente a che fare con me. Se si parla di amici intimi pero', quelli che ti conoscono come se stessi e con cui condividi il tuo io più vero, beh in questo caso per me una certa visione comune della vita e' indispensabile. Sara' un limite mio, pero', ad esempio, non sono più stata in gracidi coltivare il rapporto con mia cugina, da quando ha sposato le idee politiche fasciste del marito.

Ma infatti, secondo me stiamo parlando di due cose diverse contemporaneamente....
Io penso, e non so se mi sbaglio, che molte delle persone che frequentano questo forum e si sono avvicinate all'acr lo hanno fatto non nell'ottica di "dare la lasagna ad un bambino di otto mesi", ma nell'ottica di considerare un bambino di otto mesi una persona, a cui si deve un certo tipo di rispetto, soprattutto la capacita' di riconoscere i suoi bisogni (e di conseguenza riconoscerli anche noi come genitori). Poi ci sta chi usa la fascia e chi no, chi fa cosleeping e chi no, chi allatta alla tetta e chi no e cosi' via.
Dopo di che puoi stare con chiunque, e passare un pomeriggio piacevole con persone completamente diverse da te. E' solo che se devi fare una selezione, scegli di stare con persone con cui stai meglio, o almeno io faccio cosi'. O semplicemente, non "insegui" alcune persone e chissa' come mai, i rapporti si diradano. Una mia cara amica abita all'estero, ma quando viene, io mi "sbatto" per riuscire ad incontrarla. Ci siamo persi per un periodo, ma da quando abbiamo i bambini, e' un ulteriore e nuovo terreno di scambio, e di incontro.
A me fa piacere quando i miei figli giocano con i figli dei miei cugini, anche in nome di un passato di infanzia in comune che "riemerge" in queste occasioni, ma con alcuni di loro ho ormai poco in comune, e quindi ci si incontra forse, 10 volte all'anno (i compleanni dei rispettivi bambini).
Ma con gli Amici ci devono essere, o almeno per me, una comunanza sui valori.

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#50

Io ti posso chiarire quello che ho scritto, innanzituto premetto che ci siamo conosciute grazie ai nostri bambini e non è un'amicizia di lunga data, né condividiamo molte cose insieme. Quando ci incontriamo si parla appunto di bambini e questo la dice lunga.
Ho scritto che qualcosa tra noi si è rotto, ma in effetti non tanto da parte mia, ma sua , infatti mi sono anche pentita di aver parlato, era meglio che me ne stessi zitta e annuissi a tutti i discorsi che mi faceva e mi dispiace molto vedere che non torniamo più a casa insieme dal parco o che non ci siamo più sentite al telefono come prima. Insomma, sono io la prima a soffrirci, ma come ho detto forse ho parlato troppo e si è sentita giudicata.
Riguardo la scelta che ha fatto direi che quello che mi ci ha fatto restare male è che non le è minimamente interessato parlami della cosa, del perchè e percome (io questa cosa l'ho saputa dalla madre, non da lei direttamente), insomma argomentare la sua scelta come avevo fatto io e come si era fatto tra noi ai tempi dell'AS (di cui avevamo parlato tanto nel periodo in cui ci siamo conosciute), pur sapendo che di questo argomento sono piuttosto ferrata, insomma l'argomento suddetto tra noi è diventato un tabù: lei non mi racconta nulla e io non domando per paura di allontanarci ancora di più... e mi domando: può continuare così un'amicizia? Forse sì, tanto i bambini crescono e dell'argomento non se ne parlerà più.

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