05-10-2010, 11:42 11
Ciao Sonia,
io non sono affatto sostenitrice del co-sleeping, probabilmente perché con D. non funzionerebbe mai (o forse il problema sono io). Pensa che in vacanza, nei vari alberghi o appartamenti dove dormivamo mettevo il suo lettino nei posti più impensabili (anche in bagno) pur di non averlo nella stessa stanza, perché il solo sentirlo respirare un po' più forte o rigirarsi mi mette ansia e comincio a pensare "ecco ora si sveglia ora si sveglia" anche se non è mai il caso. Io ho cominciato a metterlo nel suo letto e nella sua stanza a 3 mesi, proprio perché non dormivo io, non dormiva il padre il tutto con un risveglio in gran nervosismo. Quando ancora lo allattavo se si svegliava lo prendevo, mi mettevo in una straordinaria e comodissima poltrona dell'ikea, gli davo la tetta, lui ciucciava e poi lo rimettevo nel letto, a volte funzionava a volte no.
Poi piano piano si è abituato a dormirci di notte (dalle 20 alle 7) ma non di giorno. La siesta la faceva con me, se lo mettevo nel lettino urlava da squarciarsi la gola. Da quando ha cinque mesi ed è passato al biberon (per mancanza di latte mio) tutto si è magicamente stabilizzato; ha preso dei ritmi quasi svizzeri e fa delle sieste quasi al minuto cronometrato. Da paura. Ora ha nove mesi e non mi dico mai "è fatta, ormai è così e non cambierà". So che tutto può accadere, perché sono così fragili e ci sono tante cose che cambiano per loro e per noi (anche io lo sto inserendo non all'asilo perché sono ancora in lista d'attesa ma presso un asilo familiare, non so se esiste e come si chiama in italia, ma praticamente ci sono delle signore che tengono più bambini in casa e gli fanno fare varie attività).
Dopo questo lungo "pippone", quello che voglio dire è che io ho avuto la netta sensazione che dal momento in cui è stato chiaro quanto mangiava grazie al biberon io mi sono rilassata molto (durante l'allattamento c'èstato un mese in cui era dimagrito ed era nervosisssssimo), e anche lui credo. Poi credo abbia avuto bisogno di compensare la mia poppa con il MIO dito (per chi si ricorda c'è un post mio su "siesta con dito") per cui ne aveva bisogno per addormentarsi e durante il pisolo. Ho sostituito anche questa con il ciuccio (ho esitato a lungo e poi mi sono detta, dito o ciuccio cosa cambia? sempre di "automatismo di sostituzione" si tratta). Ed ora tutto è molto più chiaro, più calmo, più riposante.
Con questo non ho niente contro l'allattamento a oltranza e a richiesta (l'ho fatto per cinque mesi) ma bisogna volerlo fortemente, reggere il ritmo, non cedere. E a volte tra lavoro e cose da fare non è affatto banale, e quando la stanchezza ha il sopravvento i nervi cedono e non ce la si fa più e si arriva a non sopportare più il bimbo...Brutta sensazione. Bruttissima. L'ho provata anche io a volte.
Ecco. Questo è tutto. Magari non ti ho dato alcun suggerimento utile. Ma è una delle tante storie.
Coraggio!
CHiara
io non sono affatto sostenitrice del co-sleeping, probabilmente perché con D. non funzionerebbe mai (o forse il problema sono io). Pensa che in vacanza, nei vari alberghi o appartamenti dove dormivamo mettevo il suo lettino nei posti più impensabili (anche in bagno) pur di non averlo nella stessa stanza, perché il solo sentirlo respirare un po' più forte o rigirarsi mi mette ansia e comincio a pensare "ecco ora si sveglia ora si sveglia" anche se non è mai il caso. Io ho cominciato a metterlo nel suo letto e nella sua stanza a 3 mesi, proprio perché non dormivo io, non dormiva il padre il tutto con un risveglio in gran nervosismo. Quando ancora lo allattavo se si svegliava lo prendevo, mi mettevo in una straordinaria e comodissima poltrona dell'ikea, gli davo la tetta, lui ciucciava e poi lo rimettevo nel letto, a volte funzionava a volte no.
Poi piano piano si è abituato a dormirci di notte (dalle 20 alle 7) ma non di giorno. La siesta la faceva con me, se lo mettevo nel lettino urlava da squarciarsi la gola. Da quando ha cinque mesi ed è passato al biberon (per mancanza di latte mio) tutto si è magicamente stabilizzato; ha preso dei ritmi quasi svizzeri e fa delle sieste quasi al minuto cronometrato. Da paura. Ora ha nove mesi e non mi dico mai "è fatta, ormai è così e non cambierà". So che tutto può accadere, perché sono così fragili e ci sono tante cose che cambiano per loro e per noi (anche io lo sto inserendo non all'asilo perché sono ancora in lista d'attesa ma presso un asilo familiare, non so se esiste e come si chiama in italia, ma praticamente ci sono delle signore che tengono più bambini in casa e gli fanno fare varie attività).
Dopo questo lungo "pippone", quello che voglio dire è che io ho avuto la netta sensazione che dal momento in cui è stato chiaro quanto mangiava grazie al biberon io mi sono rilassata molto (durante l'allattamento c'èstato un mese in cui era dimagrito ed era nervosisssssimo), e anche lui credo. Poi credo abbia avuto bisogno di compensare la mia poppa con il MIO dito (per chi si ricorda c'è un post mio su "siesta con dito") per cui ne aveva bisogno per addormentarsi e durante il pisolo. Ho sostituito anche questa con il ciuccio (ho esitato a lungo e poi mi sono detta, dito o ciuccio cosa cambia? sempre di "automatismo di sostituzione" si tratta). Ed ora tutto è molto più chiaro, più calmo, più riposante.
Con questo non ho niente contro l'allattamento a oltranza e a richiesta (l'ho fatto per cinque mesi) ma bisogna volerlo fortemente, reggere il ritmo, non cedere. E a volte tra lavoro e cose da fare non è affatto banale, e quando la stanchezza ha il sopravvento i nervi cedono e non ce la si fa più e si arriva a non sopportare più il bimbo...Brutta sensazione. Bruttissima. L'ho provata anche io a volte.
Ecco. Questo è tutto. Magari non ti ho dato alcun suggerimento utile. Ma è una delle tante storie.
Coraggio!
CHiara