[elena84]

Allora secondo me il bisogno di sunzione c'è fino ad un età X, diversa per ogni bimbo, che si tratti di seno o di ciuccio etc, si sa che la media è 3-7 anni, ma è vero anche che se si va "troppo in là" , intorno all'età scolare (prima, durante, o dopo sempre a seconda del bambino) tutte queste cose persistono perchè non viene mai sostituito con altro (coccole, parole, cibo etc). Quindi, non che si debba fare la corsa per togliere il ciuccio od offrire la tazza, così anche per togliere il seno, ma assecondare pian piano le altre necessità, del bambino non dell' adulto. Meglio incoraggiare velatamente a togliere l'oggetto "incriminato" quando si riconosce che il bambino è nella fase giusta, senza imposizioni. Ho fato confusione, spero mi abbiate capito.

[begolo giuliana]

Concorodo con quanto detto,il bisogno di suzione nel bambino esiste e va soddisfatto in un modo o nell'altro però non deve essere un alibi per la comodità familiare,leggi finire in fretta e non sporcare .I miei figli che non hanno avuto il seno a lungo hanno usato ciuccio una e dita gli altri due ,le due femmine hanno abbandonato spontaneamente una il ciuccio e una il dito verso i due anni il maschietto ha ciucciato il dito fino ai 4 anni circa e non ci ho trovato nulla di così drammatico.Io ho ciucciato il pollice con tanto di coperta fino a 7 anni e non ho ne turbe psichiche,ne disordini emotivi e non ho mai portato l'aparecchio

[sonica60]

Poi perché il biberon farebbe male? Capisco il ciuccio a lungo andare, ma il biberon??

Che io sappia il biberon è associato spesso a pasti veloci a cui non segue adeguata pulizia dentale ad esempio, quindi il bibe di latte in macchina la mattina vuol dire che il bambino va all'asilo con i denti sporchi. Idem per il bibe della notte.

[ameliaedaniele]

Ax ho ritenuto giusto, provocatoria o no, risponderti secondo quello che penso Una considerazione: il latte materno contiene antibatterico naturale, nn causa carie. Il LA invece causa carie. Un bimbo messo a letto con la tetta dopo non necessita di lavare i denti, un bimbo che prenda LA si.
Il biberon, così come il ciuccio, se usato con moderazione non causa grossi danni, ma vedo bimbi ciucciare dal bibe bevande zuccherate per taaanto tempo, come per es. il pomeriggio al parchetto. Non va bene, a maggior ragione se hanno 4 anni... non che la bottiglietta di thè freddo con beccuccio vada tanto meglio, intendiamoci... ma a quel punto forse si che è meglio la tetta

[alessimdon]

A tanti bambini "grandi" (tre-quattro anni) viene dato un biberon di latte, semmai con biscotti, nel dopocena a letto per conciliare il sonno... Infatti esiste una categoria: "carie da biberon".
Comunque a noi Daniele si era attaccato moltissimo sia a biberon che a ciuccio: come segnalava cancy dovevano essere "così " oppure niente. A quel punto abbiamo forzato un po' l'abbandono. Ora ne sono in parte pentita (lui aveva ancora bisogno di qualcosa per scaricare le sue tensioni), ma all'epoca mettermi a comprare un ciuccio fuori produzione su ebay mi sembrava una follia (o meglio, mi sembra ancora) ma forse avremmo dovuto spremerci di più e trovare una soluzione migliore per tutti...

Poi perché il biberon farebbe male? Capisco il ciuccio a lungo andare, ma il biberon??

Che io sappia il biberon è associato spesso a pasti veloci a cui non segue adeguata pulizia dentale ad esempio, quindi il bibe di latte in macchina la mattina vuol dire che il bambino va all'asilo con i denti sporchi. Idem per il bibe della notte.

[Chiara]

Rispondo alla domanda di Ax in riferimento alla mia risposta precedente: quello che io ho scritto appunto nella risposta è che la dipendenza che deriva (a volte) dall'uso degli "oggetti" (non mi viene un termine migliore, scusate) infantili (e qui allargo dal ciuccio al seno (anche se propriamente non è un oggetto non è ma come ho detto ho sbagliato il termine e pur nella differenza di cose ce lo metto, anche se secondo me non è paragonabile per molte caratteristiche), al passeggino, il pannolino e quant'altro) da fastidio ai genitori (non a tutti è ovvio, a chi non lo da ben venga!). Non ho messo in questo nessun giudizio negativo, se non nel fatto che sono gli stessi genitori a rendere i propri figli dipendenti da tali "oggetti" e poi sul più bello vorrebbero privarli della sicurezza che questi gli danno.
Per esempio molte volte mi è capitato che a tavola Fabio volesse scendere ed avere il seno, molte volte la cosa mi ha molto infastidito, ma mi sono detta (e mi sono sentita dire): hai voluto fare l'allattamento prolungato? E ora ti tocca. Lo stesso vale per il ciuccio che Fabio ha usato e per il pannolino. Non per il passeggino o per il biberon che ho scelto di non usare o quesi e a cui perciò non ha avuto problemi a farne a meno. Però anche qui c'è il rovescio della medaglia: se Fabio per strada vuole venire in braccio... beh mi rispondo che me lo sono voluta, visto che non uso il passeggino!
Spero che pur con l'uso di tante (troppe!) parentesi si capisca qualcosa!

[ameliaedaniele]

si è capito benissimo; quando è nata Amelia mi dicevano: dagli il ciuccio, è una balia, non puoi farne a meno, altrimenti ti rendi schiava. E diamogli questo ciuccio. Quando ho visto che, nonostante l'uso moderato questo era diventato indispensabile e sostituiva altre cose bello gliel'ho levato, con grandissima sofferenza sua e mia.
Al secondo il ciuccio non l'ho dato, una balia non mi serve, basto io!
Però hai ragione, se gli diamo cerca abitudini poi tocca tenercele... me l'ha detto pure la peddy!

[arkadian]

... mi rispondo che me lo sono voluta, visto che non uso il passeggino!
Spero che pur con l'uso di tante (troppe!) parentesi si capisca qualcosa!

Si potrebbe formulare anche così "hai voluto la bicicletta? Pedala!"
Ma la cosa è vera indipendentemente dalle scelte che si fanno. Voglio dire, vuoi fare l'allattamento prolungato, allora non ti lamentare se cerca la tetta.
Ma lo stesso vale, per esempio, per lo svezzamento: "hai voluto fare AS, ora però te lo ritrovi a tavola tutti i giorni". Oppure: "gli hai dato le pappine, ora per uscire ti devi portare appresso tutto un armamentario", e così via... insomma, a seconda delle scelte che si fanno ci saranno dei lati più o meno negativi, ma valutando i vari pro e contro decidiamo di conseguenza cosa pensiamo che sia meglio (o il miglior compromesso). Tanto non è che ci sia una ricetta ottimale... si può solo andare per tentativi. Al massimo se uno si accorge che la strada che sta seguendo non è adatta, deve essere abbastanza sveglio/perspicace/umile da riconoscerlo e da percorrerne un'altra, altrimenti si diventa schiavi delle abitudini che non ci piacciono.

Questo argomento è stato trattato anche qui
http://www.autosvezzamento.it/forum/Thre...-accordata

anche se forse "libertà" andrebbe sostituito con "scelte".

Certo l'errore che fanno in molti è pensare che ci sia una ricetta ottimale per questo o per quello, mentre di solito c'è solo una consuetudine più o meno consolidata, che però non regge una volta che la si esamina più da vicino. Per non parlare del fatto che quello che è un lato negativo per alcuni (ad esempio, mangiare insieme a tavola) è un lato positivo per altri.

[ilariad79]

Allora secondo me il bisogno di sunzione c'è fino ad un età X, diversa per ogni bimbo, che si tratti di seno o di ciuccio etc, si sa che la media è 3-7 anni, ma è vero anche che se si va "troppo in là" , intorno all'età scolare (prima, durante, o dopo sempre a seconda del bambino) tutte queste cose persistono perchè non viene mai sostituito con altro (coccole, parole, cibo etc). Quindi, non che si debba fare la corsa per togliere il ciuccio od offrire la tazza, così anche per togliere il seno, ma assecondare pian piano le altre necessità, del bambino non dell' adulto. Meglio incoraggiare velatamente a togliere l'oggetto "incriminato" quando si riconosce che il bambino è nella fase giusta, senza imposizioni. Ho fato confusione, spero mi abbiate capito.

Ho capito! E concordo!

[Chiara]

Mi rallaccio al tuo discorso Arkadian perchè lo condivido, proprio ieri sera il papà mi faceva notare come la nostra vita fosse più difficile di quella di una coppia di amici con figlia coetanea.
Come ho detto a lui io le cose le faccio convinta di essere nel bene di Fabio, quallo che credo è che certe scelte magari più faticose (e qui ne avrei da dire, ma sono troppo stanca!) adesso ci possano ripagare un domani con momenti meno faticosi.