COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Spasmi affettivi
#41

Dai Arkadian che non è proprio cosi!E' vero che magari le crisi passavano crescendo il bimbo ma almeno l'omeopata (che ricordo è laureato in medicina e chirurgia e poi ha fatto la scuola di omeopatia riconosciuta dallo stato) ha avuto un approccio globale al problema,cosa che fanno solo gli omeopati (o i bravi medici non omeopati)per capire l'origine delle sue crisi.Capire perchè capitano a lui e a un'altro bimbo no,anche per permettere alla mamma di non sentirsi in colpa come fanno sempre le mamme e avere un po'più di comprensione durante le crisi.Faccio un esempio:una volta per festeggiare il mio compleanno i miei mi portarono a cavalcare.Bellissima esperienza.Con noi c'era un'altra bimba figlia di amici che già non voleva venire,appena ha visto il cavallo è diventata di tutti i colori e l'abbiamo costretta a salire a cavallo perchè "quandomai non ti piace/perdi l'occasione".Bè è rimasta 2 notti che non dormiva.E noi in segreto pensavamo che era "tontolona".Quando sono arrivati i genitori ci hanno detto che quando era più piccola è salita su una giostra con cavallini veri e il suo si è imbizzarrito ed è scappato con lei sopra per tutto il parco prima che riuscissero a fermarlo.Ci credo che non voleva salire sul cavallo!!Per il bimbo di Cecilia è lo stesso,trovarsi nelle stesse situazioni in cui si sente come durante e appena dopo il parto,lo fa stare male.Quindi Cecilia fa bene a evitare fin quando è possibile queste situazioni,non solo quelle già collaudate ma cosi può anche prevederne di nuove,senza sentirsi la mamma che gliela dà vinta sempre,la mamma che si lascia manipolare dal piccolo tiranno,perchè se guardi in rete è questo che ti senti dire.Cosi può meglio aiutare il piccolo ad affrontare le situazioni da crisi e ben venga il farmaco omeopatico,perchè meglio di uno psicofarmaco tradizionale e che funziona,comunque la veda Arkadian e non è vero in assoluto che costi più di un farmaco tradizionale .Ma qui andiamo OT e già avevamo fatto una mega discussione da un'altra parte

10900 Ale 17/07/2010
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#42

(25-06-2012, 11:16 11)cancy Ha scritto:  Dai Arkadian che non è proprio cosi!

No, mi spiace, ma È proprio così, anzi peggio.

(25-06-2012, 11:16 11)cancy Ha scritto:  E' vero che magari le crisi passavano crescendo il bimbo ma almeno l'omeopata (che ricordo è laureato in medicina e chirurgia e poi ha fatto la scuola di omeopatia riconosciuta dallo stato) ha avuto un approccio globale al problema,cosa che fanno solo gli omeopati (o i bravi medici non omeopati)per capire l'origine delle sue crisi.Capire perchè capitano a lui e a un'altro bimbo no,anche per permettere alla mamma di non sentirsi in colpa come fanno sempre le mamme e avere un po'più di comprensione durante le crisi.Faccio un esempio:una volta per festeggiare il mio compleanno i miei mi portarono a cavalcare.Bellissima esperienza.Con noi c'era un'altra bimba figlia di amici che già non voleva venire,appena ha visto il cavallo è diventata di tutti i colori e l'abbiamo costretta a salire a cavallo perchè "quandomai non ti piace/perdi l'occasione".Bè è rimasta 2 notti che non dormiva.E noi in segreto pensavamo che era "tontolona".Quando sono arrivati i genitori ci hanno detto che quando era più piccola è salita su una giostra con cavallini veri e il suo si è imbizzarrito ed è scappato con lei sopra per tutto il parco prima che riuscissero a fermarlo.Ci credo che non voleva salire sul cavallo!!Per il bimbo di Cecilia è lo stesso,trovarsi nelle stesse situazioni in cui si sente come durante e appena dopo il parto,lo fa stare male.Quindi Cecilia fa bene a evitare fin quando è possibile queste situazioni,non solo quelle già collaudate ma cosi può anche prevederne di nuove,senza sentirsi la mamma che gliela dà vinta sempre,la mamma che si lascia manipolare dal piccolo tiranno,perchè se guardi in rete è questo che ti senti dire.
Allora ci ha fatto una bella chiacchierata, come ho detto. Ben venga per carità, ma la vicina di casa con un minimo di buonsenso avrebbe potuto dire le stesse cose (almeno sulla giostra e i cavalli). Per quanto riguarda il trauma da parto, PUÒ essere vero, ma voglio capire come è giunto a tale conclusione. Se Cecilia gli raccontava un fatto più recente (tipo giostra) avrebbe detto che quello era il colpevole. Come ho detto ha preso quello che Cecilia gli ha raccontato e glielo ha rispiattellato davanti.
(25-06-2012, 11:16 11)cancy Ha scritto:  Cosi può meglio aiutare il piccolo ad affrontare le situazioni da crisi e ben venga il farmaco omeopatico,perchè meglio di uno psicofarmaco tradizionale e che funziona,comunque la veda Arkadian e non è vero in assoluto che costi più di un farmaco tradizionale .Ma qui andiamo OT e già avevamo fatto una mega discussione da un'altra parte
Ma per carità... se gli devo dare uno zuccherino vado al supermercato e lo pago 1/1000 di quanto non costi in versione "rimedio omeopatico".

Tra l'altro i rimedi omeopatici non possono essere chiamati "farmaci" in quanto non sono sottoposti alle stessi tipi di controlli.

Sulla scuola di omeopatia riconosciuta dallo stato... quando ho un minuto faccio qualche ricerca. Comunque può essere anche sovvenzionata da chi ti pare, ma ciò non toglie che quelli che per quelli che si spacciano per medici "omeopatici" ...

Non dimentichiamo che l'omeopatia è un GROSSO business e che se uno attacca al proprio nome "omeopata" ecco che arrivano frotte di persone alla ricerca di non si sa bene cosa (e che in cambio lasciano metà del contenuto del loro portafogli)

Fammi capire Cancy, Cecilia ha avuto questo problema per non so quanti mesi, è andata da non so quante persone a farsi vedere e questo arriva, fa una chiacchieratina, ti dà uno zuccherino e ti manda via avendo risolto il problema? Ma per piacere, questo è far passare la gente per cretina!

Cancy, tu da farmacista dovresti ben capire su quali (non) principi si basa l'omeopatia.
Questa non è polemica, ma un fatto.

BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11
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#43

ciao, mio fratello aveva questa crisi.... ora ha 26 anni, io avevo 13 anni e ricordo tutto.... il pediatra li aveva chiamati spasmi affettivi, ne parlava anche mia mamma quando lavorava in un asilo nido.... dicevano che erano una sorta di black-out emotivo, scatenato da un qualche evento, anche non necessariamente traumatico, ma comunque un evento difronte a cui il bimbo va in "panne", passano come sono venute, se solo di spasmi affettivi si tratta, come consiglio dicevano di contenere fisicamente il bambino, tra le braccia o con l'ausilio di un telino (come se stretto in fascia insomma),dondolando lentamente.... era impressionante vedere mio fratello viola e semisvenuto.... ma questo funzionava.

matteo 02 07 2003 andrea 05 07 2005 beatrice 09 07 2007 marco 22 03 2011
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#44

(25-06-2012, 11:37 11)arkadian Ha scritto:  Tra l'altro i rimedi omeopatici non possono essere chiamati "farmaci" in quanto non sono sottoposti alle stessi tipi di controlli.

Sulla scuola di omeopatia riconosciuta dallo stato... quando ho un minuto faccio qualche ricerca. Comunque può essere anche sovvenzionata da chi ti pare, ma ciò non toglie che quelli che per quelli che si spacciano per medici "omeopatici" ...

Non dimentichiamo che l'omeopatia è un GROSSO business e che se uno attacca al proprio nome "omeopata" ecco che arrivano frotte di persone alla ricerca di non si sa bene cosa (e che in cambio lasciano metà del contenuto del loro portafogli)

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Cancy, tu da farmacista dovresti ben capire su quali (non) principi si basa l'omeopatia.
Questa non è polemica, ma un fatto.

I rimedi "omeopatici" sono "farmaci" a tutti gli effetti proprio perchè devono rispettare le "norme di buona preparazione" della Farmacopea Ufficiale.Non so se la procedura A.I.C. sia la stessa.Proprio da farmacista capisco i principi su cui si basa e la ricerca scientifica ultimamente ha tirato fuori diversi studi (che nulla hanno a che vedere con l'omeopatia o i farmaci) che invece avvallano le teorie omeopatiche.Oltre questo i rimedi omeopatici testati in doppio cieco vs farmaco tradizionale hanno dimostrato la stessa efficacia (es viburcol vs paracetamolo)cosa che noi sapevamo già dai riscontri con i clienti (e i neonati non possono avere un effetto placebo).Purtroppo però come dici tu il "naturale"è un business e quindi si parla di omeopatico anche per il fitoterapico o l'integratore (e questi si costano uno sproposito)che non seguono assolutamente nessuna regola di quelle per i farmaci.Il problema di fondo è l'ignoranza generale,il fatto che di omeopatia non si possa parlare per legge e che si confondano termini e ruoli che invece sono ben definiti.In questo modo si avvalla la ciarlataneria.Però mi sa che tiriamo su l'altro post e ci sposti?

10900 Ale 17/07/2010
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#45

Come si fa a dire che il bambino rimane il traumatizzato dal parto???Scared
Il Parto è un esperienza forte e dolorosa per natura, per la mamma e per il bimbo, ma se ve ne rimanesse traccia anche solo per alcuni giorni ci saremmo già estinti da subito!!La natura umana ha fatto in modo che questi eventi siano rimossi praticamente subito!! Io ho avuto un travaglio di 56 ore, indotto e parcchio doloroso, mia figlia è super serena e io ripartorirei subito domani (tra l'altro mia figlia è stata senza di me circa 5 ore dopo il parto perchè ho subito un raschiamento d'urgenza)!!!

Inoltre i primi ricordi (di solito traumatici purtroppo) risalgono in genere ai tre anni, sfido chiunque di voi a ricordarsi un qualunque evento che sia precedente... Questo perchè la parte dei ricordi del cervello non è ancora sviluppata del tutto e quindi dubito che un bambino di un anno possa riordarsi la nascita!!

La spiegazione è sicuramente di tipo emotivo ma io lo ricercherei forse nelle frustrazione di non poter fare qualcosa o di voler comunicare in qualche modo o nel non riuscire a sopportare il dolore e non li classificherei di sicuro come vizio..

sull'omeopatia poi sono d'accordo con arkadian... per lo più zuccherini, e l'effetto placebo sul neonato si può avere se chi si calma è la mamma che "crede" che la curi funzioni e che cambia di conseguenza atteggiamento verso il bambino che "guarisce".. Big Grin

Scusate ma sono proprio come San Tommaso!! ahahaha



Elisa e Nadia 27/09/2011

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#46

Io non mi sono mai rivolta all'omeopatia e non mi pronuncio, ma un medico che sta a sentire la mamma e poi, come dice arkadian, le "ri-spiattella" tutto è di gran lunga superiore ad un medico che NON sta a sentire la mamma e le ri-spiattella solo 4 nozioni imparate da un libro polveroso ed obsoleto o apprese per telefono da un collega tornato dall'ultimo congresso a Parigi. Idem per il medico che osserva il bambino: sicuramente da preferire, pur se l'osservazione è breve, ad un medico che il bambino neanche lo guarda.
Quanto al trauma da parto, Arkadian, ti auguro di rinascere donna nella tua vita futura Wink ... potrai forse capire la gioia e il dolore di un distacco così importante. Che poi sia naturale...è ovvio! Ma ciò non toglie che a volte può essere doloroso, soprattutto se non hai il controllo della situazione e se non sai nemmeno se tuo figlio ne è uscito vivo. Sottovalutare gli aspetti più profondi della nostra psiche e razionalizzare tutto pur di avere un porto sicuro in cui rifugiarsi, può essere un'arma a doppio taglio. Usiamo la nostra mente solo per un terzo... i restanti due terzi dovrebbero essere attivati con più coraggio. Credo che saremmo in grado di superare molti problemi, con le capacità innate di empatia, analisi e intuizione che molti negano a se stessi, in nome di un progresso scientifico che, purtroppo, invece, fa acqua da tutte le parti.
Basta OT!
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#47

(25-06-2012, 02:24 14)giulieee Ha scritto:  Io non mi sono mai rivolta all'omeopatia e non mi pronuncio, ma un medico che sta a sentire la mamma e poi, come dice arkadian, le "ri-spiattella" tutto è di gran lunga superiore ad un medico che NON sta a sentire la mamma e le ri-spiattella solo 4 nozioni imparate da un libro polveroso ed obsoleto o apprese per telefono da un collega tornato dall'ultimo congresso a Parigi. Idem per il medico che osserva il bambino: sicuramente da preferire, pur se l'osservazione è breve, ad un medico che il bambino neanche lo guarda.

Quoto assolutamente Giuliee. Io l'omeopatia un po' la uso, soprattutto in casi in cui la medicina normale non mi fa assolutamente niente, almeno ho la sensazione di "fare" qualcosa.
Ho avuto qualche medico (uno :-)?) non omeopatico che mi ha ascoltato, ma sono veramente pochissimi. Alla fine e' la parte che mi e' piaciuta di piu' in "sotto il camice niente", quella in cui si descrive come un medico dovrebbe comportarsi, e invece tanto spesso non fa.

Trauma da parto? Mio figlio e' stato tirato fuori con cesareo, ha avuto un distress respiratorio ed e' stato portato via in un altro ospedale per metterlo in terapia intensiva, mentre io rimanevo ricoverata nel primo. Intorno ai quattro anni ha avuto un momento di grossa crisi su vari fronti e involuzione, per cui ci siamo rivolti per un consiglio, ad una psicoteraspeuta infantile (un'amica, proprio per farci un po' aiutare noi). Lei ci ha fatto rendere conto che tutto nasceva da li', da quella separazione forzata, e terrorrizzante che avevamo dovuto entrambi subire. Ci ha detto che loro non dimenticano e ricordarlo anche noi (anche noi non dimentichiamo, ma sottovalutiamo quello che accade a questi piccoli)

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#48

inutile dire che sono d'accordissimo con cancy mentre invece Arkadian continua imperterrito a parlare di qualcosa che non conosce e che non ha mai provato Glare Io credo che cecilia sia stata una madre fantastica a provare l'omeopatia (ma poteva anche essere un'altra soluzione per lei plausibile!) anche se in effetti non l'aveva mai provata prima. Per approcciarsi in questa maniera ci vuole grande elasticità mentale e sapersi mettere in discussione. L'approccio di un medico omeopata serio è fantastico perchè il paziente non viene mai considerato solo in base ai sintomi, ma come un insieme di mente, corpo, psiche, approccio con l'ambiente e soltanto le medicine olistiche hanno di solito questa prerogativa. Poi se vogliamo parlare di business Arkadian mi deve proprio spiegare se il business è quello dell'omeopatia o quello della medicina allopatica....perchè sinceramente le cifre che smuove quest'ultima io nemmeno le so leggere per quanti zeri hanno! Poi tu vivi in UK e da quelle parti, così come in altre nazioni, l'omeopatia è riconosciuta, il mago arcella invece non credo sia riconosciuto nè in italia nè là. A volte siamo così convinti di alcune cose che non abbiamo la forza di guardare "oltre" ,di vagliare altre possibilità, ti prego Arkadian di non fare questo errore e soprattutto di non giudicare chi ha la forza e la volontà per mettersi in discussione. Qualche giorno fa sono stata in una scuola dell'infanzia per iscrivere mio figlio, alla fine ho parlato con la direttrice, dopo che mi ha spiegato un po' di cose della scuola le ho chiesto se avevano problemi ad accettare bambini non vaccinati...lei era in imbarazzo, le ho detto che mi intendo della materia perchè per volonariato assisto genitori e famiglie che non vogliono vaccinare, le ho spiegato quali sarebbero state le sue competenze a livello burocratico...ad un certo punto mi dice sottovoce:" Signora chiuda la porta" e comincia improvvisamente a raccontarmi dei suoi figli, con un discorso liberatorio mi racconta di come uno dei suoi figli ha cominciato ad essere allergico al latte..di come ha girato per medici e medici, ha cresciuto questo figlio a botte di cortisonici e antibiotici perchè stava sempre male...poi ad un certo punto ha avuto "un' illuminazione" e si è chiesta se non esistevano alternative, se era possibile condannare questa povero figlio ad una vita di medicinali...si è decisa a provare l'omeopatia e finalmente è riuscita a disintossicare suo figlio, che ora oltretutto non è più allergico dopo 3 anni di cure omeopatiche e non ha più preso nessuna medicina allopatica! Mi ha raccontato di quando un medico (peraltro allopatico) le ha detto che forse l'improvvisa e forte allergia del figlio poteva essere stata causata dal vaccino...tesi confermata poi dall'omeopata, mi ha raccontato di come poi ha interrotto il ciclo vaccianale anche degli altri figli, del fatto che nella scuola su 230 bambini circa ci sono 7 bambini autistici, che lei una roba del genere non se la spiega, un aumento così vertiginoso...Sono uscita da questo colloquio felice, felice di aver trovato una persona aperta, che si fa delle domande e soprattutto che è stata capace di fare un cambiamento così grande nella sua vita, che ha avuto il coraggio di andare anche contro quello in cui credeva perchè lei l'omeopatia nemmeno sapeva bene cos'era e non ci credeva affatto! Felice perchè non me l'aspettavo proprio di trovare questa persona in quell'ambiente. Ora io non sto dicendo che l'omeopatia sia la panacea per tutti i mali, ma nemmeno la medicina allopatica lo è, quindi secodo me nella vita a volte capitano delle situazioni in cui o ci teniamo il prosciutto sugli occhi e continuiamo dritti per la nostra strada per non sentirci turbati oppure abbiamo il coraggio di levare sto prosciutto e allargare lo sguardo anche ad altro. Wink

[Immagine: as1cF58003D0015MDAwOGQ0fDEyOWp8SWwgbWlvI...NvIGhh.gif]
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#49

E io ri-quoto alessidmon Smile

aggiungo solo per Elina: il mio primo ricordo risale a quando avevo un anno e mezzo. Quando l'ho raccontato a mio padre è rimasto allibito perchè dice che non è possibile che io ricordi alcuni particolari in maniera così vivida (non li ricordva neanche lui ma io glieli ho fatti riaffiorare). Quanto alla rimozione: è un meccanismo di difesa quando il cuore (non la mente) è troppo immaturo per sopportare il dolore di alcuni eventi. Ci protegge lì per lì, ma poi se il processo di rimozione continua negli anni e le cause degli eventi dolorosi non vengono portate a galla, rischiamo di avere comportamenti inspiegabili ed incontrollabili razionalmente di varia gravità. Tutta la psicoanalisi si fonda su questo concetto. I maggiori delitti sono collegati, in psicoanalisi (A. Miller), a eventi infantili traumatici RIMOSSI e mai riaffiorati alla coscienza.
Appellarsi alla rimozione come "rimedio naturale" alle nostre sofferenze (quando perlopiù ne diventa con-causa in futuro) mi pare un po' sbrigativo.
Poi, per carità, c'è chi non crede all'omeopatia e chi non crede alla psicoanlisi o alla psichiatria. E chi crede che si nasce "buoni" o "cattivi" così come si nasce biondi o bruni. Il Lombroso riteneva che erano delinquenti coloro che avevano determinati caratteri somatici. Lo stesso si potrebbe dire, secondo me moooolto semplicisticamente, degli spasmi affettivi: c'è chi ce li ha e c'è chi "nasce senza". E la medicina tradizionale che ti dice? Come sempre ti dà la curetta (in questo caso anche rubata all'esperienza di mamme): soffia sul viso, pannetto bagnato etc etc. E la causa? Boh! Perchè ci deve esseere una causa a tutto?
Beh... per chi pretende di avere riscontri sicentifici sempre e comunque si! Ci DEVE essere una causa a tutto. Altrimenti che scienza è?

Al di là di tutto, io sono felicissima per Cecilia, perchè la sento più serena e perchè il passo verso la comprensione del proprio figlio (che già lei aveva intrapreso e che il medico le ha solo incoraggiato) mi sembra un'ottima strada per capire e risolvere qualsiasi problema emotivo.
Io e Mario siamo davvero "rinati" dopo aver rivissuto il nostro parto e tuttora, a volte, glielo racconto, ora che è sempre più grande e in grado di capire. Lui ha ancora una forte difficoltà a cambiare situazione (persino se la situazione in cui lo si vuole portare è più piacevole) e mi si potrà dire di tutto: è carattere, è un "gemelli", è "capriccioso", sono i "terrible twos" che sono cominciati dal primo giorno di vita.... ma io so che a lui è mancato solo e semplicemente NON POTER SCEGLIERE di nascere (tirato via con cesareo d'urgenza). Come adesso risente, purtroppo, di non aver potuto scegliere di mollare la tetta in autonomia.... E infatti sono tornate le difficoltà nel sonno, che erano magicamente scomparse dopo la terapeutica rivisitazione del nostro parto! Coincidenze? Certo, per chi non vuol vedere....
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#50

(25-06-2012, 04:11 16)giulieee Ha scritto:  E io ri-quoto alessidmon Smile

aggiungo solo per Elina: il mio primo ricordo risale a quando avevo un anno e mezzo. Quando l'ho raccontato a mio padre è rimasto allibito perchè dice che non è possibile che io ricordi alcuni particolari in maniera così vivida (non li ricordva neanche lui ma io glieli ho fatti riaffiorare). Quanto alla rimozione: è un meccanismo di difesa quando il cuore (non la mente) è troppo immaturo per sopportare il dolore di alcuni eventi. Ci protegge lì per lì, ma poi se il processo di rimozione continua negli anni e le cause degli eventi dolorosi non vengono portate a galla, rischiamo di avere comportamenti inspiegabili ed incontrollabili razionalmente di varia gravità. Tutta la psicoanalisi si fonda su questo concetto. I maggiori delitti sono collegati, in psicoanalisi (A. Miller), a eventi infantili traumatici RIMOSSI e mai riaffiorati alla coscienza.
Appellarsi alla rimozione come "rimedio naturale" alle nostre sofferenze (quando perlopiù ne diventa con-causa in futuro) mi pare un po' sbrigativo.

Io non sto affermando che ricordi passati, soprattutto traumatici non possano influire sul comportamento futuro, anzi!!! Io a tre anni sono finita incastrata tra il letto e il muro durante il pisolo pomeridiano, lo ricordo come se fosse ieri con grand angoscia, bene ora odio gli spazi angusti!!! Pocopiù in la in una fiera sono quasi stata schiacciata dalla folla.. ora non riesco a stare inmezzo alla gente se non ho almeno un metro di spazio vitale attorno!!!

Ma il ricordo della nascita è decisamente un altra cosa!!!! pensateci!! Se davvero fosse così traumatico (o se la nostra macchina perfetta non ci permettesse di dimenticare) ci saremo davvero estinti!!

Per quanto riguarda i pianti del figlio al racconto della nascita da parte della mamma... i bimbi sono davvero molto empatici, sopratutto nei confronti della mamma, Nadia a un paio di mesi, mentre ciucciava, è scoppiata in un pianto inconsolabile, perchè io nel frattempo mi ero commossa nel vedere una scena trite in tv!!! Big Grin

E' ovvio che se tieni in braccio il tuo cucciolo e gli racconti una storia struggente che tifa star male lui piangerà!! Lui sente la tua angoscia!! è esattamente come quando cadono e riescono ad avvertire la tua paura e si mettono a piangere (se invece cadono da soli si rialzano e cntinuano a fare ciò che stavano facendo).

Io, è vero, sono molto razionale, sono anche stata "curata" da un omeopata quando ero adolescente per dei traumi infantili (non quelli descritti), ma continuo a non crederci fino in fondo, credo nell'effetto placebo, siadella medicina tradizionale che di quella omeopatica questo si!! Io sono convinta che se ho mal di testa e bevo, il mal di testa mi passa, ci crediate o meno mi passa per davvero!!!

Infine in tutta onestà la storia dell'autismo legata ai vaccini, la devo ancora studiare, ma fino a qualche anno fa la diagnosi di autismo era molto rara e i genitori non la facevano fare per "paura" di scoprire di avere un figlio "non normale", per vergogna. Credo di aver avuto io stessa in classe un paio di bambini autistici non dichiarati!!!

Sono felice che cecilia stia superando il brutto periodo, sono convinta che il fatto che sia più serena aiuti parecchio!!! E credo che le cose si aggiustino da sole prima o poi.. ecco, direi che questa è la mia filosofia di fondo!! Big Grin

Elisa e Nadia 27/09/2011

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