Non so se posso essere granchè d'aiuto, ma io ho notato che il sonno del mio cucciolo è andato progredendo così. Da piccolo piccolo aveva anche lui un paio d'ore di sonno pieno dalle 23 in poi (il sonno che noi adulti definiremmo "vero"), mentre il resto erano solo pisolini in dormiveglia di circa 45 minuti. Poi, piano piano i pisolini diurni si sono accorpati sino a diventare un unico pisolo pomeridiano (sempre molto leggero però, solo adesso più pesante) e quel sonno vero si è a poco a poco dilatato per diventare di 3 ore, 5, 6 ed ora di 8-10 ore (in realtà, anche il sonno vero era di un tempo di multipli di 45 minuti.... perchè credo che questo fosse la durata del suo ciclo di sonno).
Ora non è stabile negli orari come un adulto, ma quasi. Ha conservato l'orario delle 23/23.30 per addormentarsi, come se avesse un orologio in testa ed indipendentemente dal pisolo pomeridiano o dalla sveglia mattutina.
Io mi sono fatta una mia idea (tanto per cambiare
) sul sonno dei piccoli. Credo che un po' dipenda dalla grande capacità di adattamento che hanno gli esssri umani. Se nascessimo con già l'imprinting di 10 ore di sonno consecutive..potrebbero essere quelle sbagliate (ad esempio di mattina). Invece nasciamo con tanti piccoli intervalli di sonno e piano piano ci adattiamo ai genitori. Mi sento quindi di consigliarti di non cambiare più modalità di sonno. Io sono una che non crede assolutamente alla "routine" perchè sono una sregolata e le cose sempre uguali mi annoiano tremendamente. Ma credo molto che il sonno dei bimbi debba essre accompagnato da certezze (o lettone, o side bed, o culletta: basta che sia sempre quello). Perchè dormire per loro vuol dire separarsi dalla madre. Ed hanno biosogno di capire dove sono loro e dove è la mamma.
E qui è la seconda parte della mia idea: secondo me è proprio questa paura della separazione che porta ai risvegli frequenti dei piccoli, come a tranquillizzarsi che la mamma è ancora lì. Tanto mi sembra vero, che il sonno del mio cucciolo si è miracolosamnete prolungato nel momento in cui lui è stato in grado di sopportare e di CAPIRE, anche di giorno, la separazione da me. Per capire intendo che lui sapeva che io sarei ritornata e dove ero. E ciò è avvenuto dopo i 18 mesi.
Non so che altro dirti, se non la mia esperienza, che non è difficile come la tua perchè io non lavoro e perchè Mario ha ciucciato tanto anche di notte, ma avendo io un sonno leggerissimo, ho evitato sempre di farlo svegliare: semplicemente gli davo il seno appena lo sentivo muovere (dormiva con me nel lettone, ora in un letto accanto). L'unica cosa che mi viene in mente e che io farei al posto tuo (nei momenti di lucidità, magari...perchè se perdo troppo sonno divento isterica!) è sussurrarle ad ogni risveglio "mamma è qui e non ti lascia" e di giorno lavorare molto su questo concetto: dirle che vai a lavorare ma lei è sempre nel tuo cuore, che hai la sua foto sul cell, che le dai una cosa tua da portare all'asilo e le chiedi se ti dà qualcosa lei da portare al lavoro, che ti dispaice da morire ogni volta che la lasci e piangi per la tristezza ma davvero non puoi fare diversamente. Poi, non so che lavoro fai, ma se ti è possibile, qualche volta portala con te. Insomma, placale un po' l'ansia da separazione, per quanto è possibile e cerca di mantenere sempre al stessa modalità di sonno (non di addormentamento, eh! Proprio di sonno!).
Io farei così, anche se non so se è la cosa giusta.
Un abbraccio e in bocca al lupo!