(07-03-2010, 12:17 12)giulietta Ha scritto: quoto daria in tutto e x tutto! anche io sono associata alla LLL e ho continui riscontri con la mia pupa.
è il bambino che pian piano acquisisce autonomamente i ritmi giorno/notte e deve essere lasciato libero di autoregolarsi con il seno (che, è importante ricordare, non costituisce esclusivamente un mezzo x placare fame e sete, ma anche il bisogno di contatto, calore, odore della mamma).
Quoto (nel senso di cito/riporto) fino a qui per brevità.
Seconde me (e ripeto, non ho dati scientifici alla mano e non sono pediatra), come dice la Hogg (Santa Subito!!), "feeding on demand gives you a demanding baby", ovvero, parafrasando un po', "allattando quando gli pare finisci con un bambino che fa quello che gli pare". Prima che le telebane dell'allattamento a richiesta escano fuori in forze vediamo come la pensa la Hogg.
Secondo lei ci sono cinque tipi di bambini (non ho il libro in italiano, per cio mi invento la traduzione):
Angeli Non lo vedi e non lo senti. Dove lo metti sta. Il sogno di ogni genitore
Orologi Fa tutto come previsto: mangia e dorme alle ore stabilite, ha uno scatto di crescita quando te lo aspetti, tutte le pietre miliari della crescita sono rispettate scrupolosamente, si calma facilmente, ecc.
Permalosi Facile da far stranire... niente sorprese, per favore!!! Bisogna imparare rapidamente i segnali che manda, altrimenti sono guai. Se si sballano gli orari, poi ne soffre finché non ritorna in carreggiata.
Spiritati Sembra sapere da subito quello che vuole. Se non si soddisfano i suoi desideri (Cambiami subito! State zitti! Voglio dormire!) sono guai. Quando comincia a piangere, se non si calma subito si raggiunge presto un punto di non ritorno dove il pianto non fa altro che aumentare.
Burberi Dei veri rompi!! Non sta mai fermo.... si muove sempre. Si irrita facilmente. Se il latte materno non scende subito a fiotti si scoccia ed è facile che anche il biberon abbia qualcosa che non vada... Qui ci vogliono genitori con taaaanta pazienza...
Supponiamo che quello che dice sia vero. BM appartiene alla categoria "angeli" (o forse Orologi, ma lei le pietre miliari le ha fatte un po' a casaccio) e credo che questa sia semplicemente una benedizione del Signore e che poco e niente abbia a che fare con noi (beh, diciamo almeno un pochino...), per cui con tutta probabilità con lei indipendentemente dalle nostre scelte sarebbe andato tutto bene: allattamento a richiesta, non a richiesta, biberon, maccheroni, dormire insieme, dormire da soli... insomma credo proprio che di problemi ne avremmo avuti pochissimi.
Ora, come testimoniano i tanti post che si leggono in giro, non tutti i bambini sono così... alcuni sembrano la reincarnazione di Satana, altri di Belzebù, altri l'Anticristo. Come mai? E chi lo sa... Tuttavia, è un bene assecondare un bambino con mille richieste al minuto con la tetta al vento a tutte le ore? Come fa una madre, soprattutto all'inizio, a distinguere un pianto dall'altro. Poverina, quello che farà sarà tirare fuori la tetta e sperare per il meglio. Un atteggiamento siffatto si dimostrerà costruttivo? Secondo me... no, e lo dimostrano i post delle madri che sono sull'orlo di un esaurimento nervoso. Loro hanno cominciato piene di speranza e buona volontà, ma hanno poi scoperto che sono oramai state travolte dagli eventi. Non hanno più una vita da vivere; si sono ritrovate con un'appendice, una sanguisuga costantemente attaccata a loro a tutte le ore del giorno e della notte (a sentire delle storie non credo che questa descrizione sia troppo dura o esplicita); pianti in continuazione... non si dorme più... neanche a letto si può stare in pace.
Si fa presto a dire di allattare a richiesta quando si ha un bambino buono di suo, ma se invece ti trovi con uno di questi che fai?
Citando di nuovo la Hogg lei dice una grande verità (e chi mi è rimasta immediatamente impressa): qualunque strada tu decida di intraprendere, "start as you mean to go on", ovvero, parafrasando di nuovo, "intraprendi la strada che sai vorrai/potrai percorrere fino in fondo". L'esempio classico è far addormentare un bambino un braccio... è facile quando è un neonato, ma quando ha 6 mesi? E quando ne ha 9 o 12?? Comincia a essere un po' pesante. Dormire insieme all'inizio è facile ma dopo 6 mesi? Dopo 12?? Sei sicuro che te la sentirai?? Cambiare un'abitudine all'inizio è facile, ma poi diventa sempre più difficile (anche se certamente non impossibile) quando cresce e comunque anche quando decidi di intraprendere una strada diversa ti devi sempre chiedere "È questa la strada che voglio? Mi sentirò di seguirla per x mesi?" Se la risposta è sì, allora i sacrifici che fari per instradarvi il bambino saranno soldi ben spesi.
Tornando all'allattamento, siamo sicuri che l'allattamento a richiesta sia una cosa saggia da fare con un bambino molto piccolo (ma non appena nato, dato che la madre deve poter cominciare a produrre la roba seriamente)? Cosa succede se piano piano ti ritrovi con un figlio "spiritato" o "burbero"? Senza accorgertene allattando a tutti i momenti ti ritrovi con un bambino che ti chiede cose tutti i momenti e non sai di preciso cosa e magari ti trovi sopraffatta dalla situazione. Non credo che queste succedano da un giorno all'altro, ma ci vuole tempo... Non credo proprio che le madri che raccontano dei loro figli che non li lasciano in pace per un microsecondo abbiano tutte sbagliato con i loro bambini, è solo che probabilmente i bambini hanno bisogno di confini che non gli sono stati proposti (ora non faccio di certo di tutt'un erba un fascio).
La Hogg dice di dare fin dai primi giorni una struttura alla giornata del figlio, e ciò renderà molto più facile interpretare i segnali che dà. Parlare di un figlio angelico (come il nostro) è facile... Se saremo così fortunati da averne un altro, speriamo che per allora avranno fatto i lavori alla centrale del latte così si potrà allattare (fino a quando gli andrà), ma credo proprio che opterei per lo stesso regime che abbiano adottato con BM... "intraprendi una strada che sai vorrai percorrere"!!
(07-03-2010, 12:17 12)giulietta Ha scritto: oltretutto vi consiglio di leggere l'illuminante "il mio bambino non mi mangia" di carlos gonzales:
Sì, il libro l'ho letto ed è da tanto che mi ripropongo di scriverne una recensione, ma questo è argomento per un'altra discussione. Devo dire però che non ne condivido l'entusiasmo (anche se per diversi motivi), anche se alcune parti sono davvero "illuminanti".
(07-03-2010, 12:17 12)giulietta Ha scritto: apprenderete che proprio grazie all'IRREGOLARITA' delle poppate il bambino riesce a modificare la composizione del latte materno in base alle sue esigenze nutrizionali del momento (mi sembra che con poppate + ravvicinate il latte sia + ricco di grassi e che con poppate + distanziate sia + ricco di proteine, se non ricordo male...).
E con questo chiudo ("Finalmente!!!!" stanno dicendo tutti)
Vero... il latte cambia composizione... Di nuovo citando la Hogg, all'inizio è come una specie di acquetta che diventa sempre più consistente più si ciuccia; se non ricordo male lei dice che ci sono tre stadi di una poppata e che la composizione cambia nel tempo (della poppata). Questo a dire il vero mi sembra un argomento più CONTRO l'allattamento a richiesta, dato che se si allatta (per dire) 10 volte al giorno, ma solo 2 costruttive, vuol dire che la gran parte di quello che ha ingerito è acquetta (il che va bene se fa caldo e ha sete). Se invece mangia (diciamo) 5 volte, 4 saranno dei pasti completi, mentre uno sarà usato per dissetarsi. Ho dato un'occhiata al libro di Gonzales e il passaggio che ho trovato fa riferimento fugace al fatto che all'ora del giorno più che alla durata delle ciucciate... Non so la risposta (ma so che la notte è quando le madri hanno più latte)