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autosvezzamento per tutti


"insultare" i bambini
#31

(31-01-2012, 08:04 20)ax76 Ha scritto:  Gente, io ho una domanda: ma al di là di tutte queste belle parole (condivido profondamente quelle di Giuleee), vi ci siete mai trovate in preda alla rabbia, al risentimento, annebbiate dal fumo che vi esce dalle orecchie, con le mani che prudono e la sensazione di esplodere come un vulcano?
Io sì. E tutte quelle cose riprovevoli che elencate le ho fatte tutte.
E mentre prima le avrei condannate senza pensarci due volte, adesso CAPISCO che possono accadere e perché.

E' stato difficile uscirne fuori, e ancora non è del tutto OK. Anzi, credo che potrà succedere ancora, ogni volta che il problema sarà più grande di me, più grande delle mie scarse risorse e mi troverò in panne a non sapere cosa fare e ricorrerà alla più ancestrale delle reazioni: la rabbia.

Come ti capisco, a me sta succedendo la stessa cosa e ogni volta mi sento in colpa...
Quando sgrido Tommaso, perchè combina qualcosa che non va fatto o "molesta" sua sorella, gli spiego sempre il perchè, ma lui neanche mi ascolta, oppure mi dice sì, ma dopo 2 minuti si comporta allo stesso modo, come si fa a stere calmi!
Quando esagero gli chiedo scusa, lo abbraccio e gli dico che anche se mi sono arrabbiata gli voglio sempre bene, spero che almeno questo lo capisca.
Riguardo ai sentimenti e alle loro manifestazioni, è giusto che conoscano anche quelli negativi, non possono vivere in una sfera di cristallo e allo stesso tempo devono imparare che certe cose non si fanno.
La cosa difficile, almeno per me, è proporzionare la reazione alla gravità del fatto, ad esempio se prende Giulia per la testa e le fa male è normale che lo sgrido molto, sempre facendogli capire perchè non si fa. Il risentimento ce l'ho quando ho una reazione esagerata e incontrollata, cerco di migliorare, ma non è facile Confused
Gli insulti gratuiti (tipo sei scemo) anch'io li condanno, ma dire "sei monello" secondo me non ha una connotazione negativa, almeno io non lo dico con quel significato, per me è un po' come dire "sei vivace" e credo che i bambini capiscano più di quanto noi pensiamo, è un po' come quando imparano a stare allo scherzo.

Marianna
+ Tommaso 16/12/2008
+ Giulia 11/06/2011
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#32

@ax76: ti ho mai detto che ti adoro?!

Assolutamente contraria a parole come scemo, cretino e compagnia cantante, ma monello, birbante, capatosta, furbetto, non ci vedo proprio neinte di male. Io uso anche piccione, per dire tontolotto, lo uso da sempre e non lo vedo come un insulto. Se è per questo chiamo anche mio marito terrone e non lo faccio come insulto (sennò se fosse dispregiativo perchè me lo sarei sposato?)...insomma credo che molto dipenda dal contesto e dal tono.
Ovviamente uso anche espressioni come cuore di mamma, gioai della mia vita, amore della mia vita, mentre in friulano si usano anche moltissimi ortaggi: zucchina, zucca, patata...insomma pare di essere dei contadini con sti bambini!
Non penso che si usino solo termini negativi, ma di sicuro se ne usano tanti e, mi ripeto, l'importante credo stia nel tono e nel contesto.
Però se i miei suoceri dicono "ma fai la monella o o fai la modella?!?!" mi esce il fumo dalle orecchie, ma questo è un altro discorso001_tongue

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#33

(01-02-2012, 01:21 13)Le83 Ha scritto:  Però se i miei suoceri dicono "ma fai la monella o o fai la modella?!?!" mi esce il fumo dalle orecchie, ma questo è un altro discorso001_tongue

ma cosa vuol dire????

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#34

(31-01-2012, 11:56 23)alessimdon Ha scritto:  Io più che altro mi riferivo alla facilità con cui si affibbiano etichette semmai poco lusinghiere.
E anche la facilita' con cui si caratterizza un bambino in negativo, anche quando non si vuole esprimere negatività. Mi chiedevo perché li chiamiamo "monello" semmai col toni affettuoso? Cosa ci spinge a utilizzare questo tipo di convenzione? Perché per " scherzare" usiamo termini essenzialmente negativi? Perché non diciamo loro cose belle se in quel momento proviamo un sentimento bello? E loro come riusciranno a risolverla la dicotomia tra il significato letterale e quello vero (che semmai è espresso dal sorriso sotto)? Non sono domande retoriche :-) me lo chiedevo e volevo condividere questo dubbio....

questa è una questione secondo me davvero interessante! e credo che risieda proprio in questo il fulcro di tutto il discorso!
e poi mi piace assai l'esempio dei genitori che fa irenotta:là non si tratta di essere zen, si tratta di essere menefreghisti!!! un genitore che non insegna al proprio figlio che esistono dei confini e uno di questi è a mio avviso davvero inderogabile, è quello che recita "la libertà di un individuo finisce dove comincia quella degli altri"è per me un genitore deprecabile. se mio figlio picchia un bambino (anche se a dire il vero non l'ha mai fatto) sono io la prima che lo allontana dagli altri! ed evitare gli scontri per non causare "traumi" è una forma di abbandono vero e proprio. essere zen non vuol dire disinteressarsi, ma semplicemente sforzarsi per trovare altre modalità comunicative, diverse da quelle violente, mortificatorie e autoritarie.

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#35

Cosa vuol dire la frase dei miei suoceri o che mi esce il fumo dalle orecchie?

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#36

(01-02-2012, 03:02 15)Le83 Ha scritto:  Cosa vuol dire la frase dei miei suoceri o che mi esce il fumo dalle orecchie?

AHAHAHHA!
Non capisco il senso della frase che i tuoi suoceri pronunciano!!

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#37

Molte cose che escono dalla bocca dei miei suoceri sono incomprensibili ai più...Glare
Penso che secondo loro sia divertente il gioco di parole tra modella e monellaBlink

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#38

Ho ragionato su quello che avete scritto, e penso che le parole abbiano un significato preciso. Quando si dice monello o birba a un bimbo, con tono amorevole, comunque lo si dice con ironia. Mi spiego meglio: il tono dice una cosa e la parola peró significa comunque altro. Il risultato é qualcosa di scherzoso, ironico, fatto con amore su questo non ci sono dubbi. Il punto é che i bimbi non sono stupidi e capiscono perfettamente la contraddizione, ma l'ironia non fa ancora parte della loro comprensione. Per questo io cerco di evitare appellativi del genere.
Il discorso degli insulti veri é un altro (inconcepibili, e siamo tutte d'accordo).
E la rabbia é ancora un altro discorso. Io per carattere non perdo quasi mai la pazienza, ma non so se sia un bene, perché spesso reprimo e fa male sia a me sia a chi mi sta intorno.
Con Giulio non l'ho mai persa devo dire (finora) e cerco sempre di spiegargli le cose, ma lui é ancora piccolino, immagino che quando sono piú grandi sia più difficile.
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#39

Uffa avevo scritto un post lunghissimo e si è cancellato...ci riprovo con calma.Però Ax tranquilla che non siamo in un forum pre-beatificazione e anche io urlo parecchio e il prurito alle mani lo sento!

10900 Ale 17/07/2010
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#40

Se avere a che fare coi bimbi fosse facile, non si scriverebbero tanti libri su come educarli... I bambini sono molto molto impegnativi. Io ho smesso di lavorare per poter essere più lucida e calma nel crescere mio figlio e nonostante questo la sera sono uno straccio...mentre lui zompetta arzillo per casa!

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