COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


Cinque anni, pasta in bianco, purè &c.
#11

Giuggino, non so se per merito dell'AS, è un "sugaiolo": odia le cose in bianco mentre annegherebbe nella salsa di pomodoro e nel ragù, e oltre a immensi piatti ci fa pure la scarpetta col pane...però forse come in tutte le cose, è anche questione di gusti e di età, magari a 5 anni ne riparliamo... Wink


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#12

Mhhh non ne sarei cosi' sicura. Col "senno di poi" penso di aver as molto piu' il mio primo che giorgia. Abbiamo fatto il classico brodo, con farine e introducendo una cosa alla volta (d'altronde lui era tutto una crosta di dermatite e figlio di allergici, oltre ad essere primo figlio) ma:
- mai "pesato" le quantita', era una fogna e noi assecondavamo (sento di bambini che piangono perche' la pappa e' finita e non ne danno di piu' perche' la pediatra ha detto cosi'°-°)
- a 8 mesi si e' disperato perche' gli era stata tolta la vellutata di zucca al curry
- a 10 mesi era passato alle pastine con condimento, fac-simile degli adulti,
- a 10 mesi mangiava la frutta di stagione a pezzi da solo in mano
- a 11 mesi batteva le posate sul tavolo per avere il suo pasto
- all'anno e' passato alla cucina familiare, tutti insieme a tavola e si mangia tutti uguale
- a 18 mesi mangiava un'intera pizza e il minestrone con cereali misti e le verdure
Poi dopo i due anni e' cominciata la fase in cui la diffidenza non faceva altro che aumentare, complice secondo me anche la scuola. Un po' il grido: le verdure no, a scuola hanno incominciato a non mangiare frutta, la diffidenza sempre piu' forte.
Le ho provate tutte. :-(
Ora ad otto, siamo veramente a poche cose, pochissima frutta e verdura, stimo provando con una sana indifferenza e un po' di "costrizione" (frutta a tavola tutti insieme ad esempio, e faccio uno sforzo perche' a me la frutta piace mangiarla tra i pasti)- della serie "almeno un pezzetto lo mangi". Pero' i suoi piatti preferiti sono: lasagna, pasta al forno e riso completamente bianco con uno strato di 1cm di parmigiano senza nemmeno l'olio. Pero' noi prendiamo il parmigiano 36 mesi :-)


(06-11-2012, 03:29 15)Linda Eva Ha scritto:  rispondo, ma non è ot.
Credo sia l'evoluzione naturale della dieta 'svezzante'. Gusti piatti, delicati senza colore.
Le prime paste asciutte le condisci normalmente con gli stessi condimenti delle pappe: olio+parmigiano.
Nessun mmistero.
Se poi ci metti che tutti gli altri sughi hanno odori, pezzetti vari e sapori sconosciuti, la frittata è fatta.
Poi si arriva intorno all'anno e la fase di diffidenza/monotonia fa il resto.
Tutte complicazioni che creiamo 'noi' adulti.

Che poi io personalmente adori la pasta e anche in bianco non fa testo.


Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#13

Secondo me lo svezzamento c'entra poco... Piú una questione di affermare i propri gusti... Non so, ma M , cresciuto con AS , detesta quasi tutte le verdure, piu o meno da sempre...conosco chi ha iniziato a mangiare verdure quando ha iniziato a capire che gli facevano bene, 14 anni circa... Per il resto solo frutta!
http://www.autosvezzamento.it/forum/Thre...re-nemiche
Rimango dell'idea che non sia giusto camuffare le verdure con quiche o tortini... Che poi a cuocerle a 200' perdono qualsiasi proprietà , secondo me è giusto che imparino a mangiarsela cruda...

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#14

Rispondo a Ameliaedaniele e Maryluisette:
lo svezzamento, quando è quello 'tradizionale', c'entra molto, purtroppo.

Chiaramente ci sono una vasta gamma di fattori che può contribuire a fare la differenza, non da ultimo il grado di ansie della mamma, ma anche il grado di elasticità rispetto alla 'regola' che può attenuare la mancanza di spazio dei gusti del bambino della 'regola svezzante' e soprattutto la sua consapevolazza di cosa mangi.

Ma la vera differenza la fa, ovviamente, il carattere e il grado di ,schizzinosità', o 'pridenza' che lo contraddistinguono.

Lo svezzamento fatto 'artificialmente', ovvero secondo regole, tabelle e pasti iper "prudenti", costringe a fare a meno della maggior spinta motivazionale naturale che apre il bambino a tutte le nuove esperienze (merito dei neuroni-specchio che sono alla massima espressione fino a circa l'anno di età) proprio perché normalment, per regola, ne viene frustrato deliberatamente o non incoraggiato, anche l'elemento curiosità.
Anche il solo proporre senza alternative sostanziali cibi pariconsistenza e similsapore molto a lungo, svolge questa funzione.

E' probabile, poi, che se un bambino invece trova divertente e stimolare anche questo, e se è di quelli che amano i cambiamenti, probabilmente non avrà problemi ad affrontare i salti successivi, quelli 'da manuale' di svezzamento o anche quelli secondo iniziativa libera dei genitori, verso pezzetti e sapori più decisi.

C'è però una larga schiera di bambini per cui la spinta motivazionale in questo modo viene accuratamente fiaccata.
Voglio dire che lo svezzamento tradizionale espone per ovvi mativi naturali il bambino al rischio di anticipare il periodo della 'monotonia' alimentare.

L'AS no perché lascia a lui tutta la possibilità di seguire i propr tempi, i gusti, lo induce a prendere iniziative e a dar libero corso alla propria curiosità.
Gli lascia sperimantare la modalità dell'assaggio senza che questa debba venire imparata successivamente o imposta più avanti negli anni, e gli resterà familiare anche al momento in cui i suoi neuroni specchio non glielo renderanno più così automatico.
Avrà, inoltre, anche ampliato il proprio "database" di esperienze di gusti e consistenze ponendo le basi, già così presto, per una cultura alimentare che comprenda (si spera oltre alla 'sanezza') una vasta gamma di alimenti già considerati da lui 'familiari', quindi anche nel periodo di la monotonia, la naturale maggior prudenza nella fase del post 'neuroni-specchio', potrà fornirgli un raggio di scelte possibili più ampio, oltre ad assisterlo con una certa abitudine ad accogliere (assaggiare) il "nuovo".

Poi il bambino "schizzinoso" (come il mio grande), invece di aver bisogno di essere 'recuperato', avrà un suo modo sicuramente più cauto di procedere con assaggi ed entusiasmi, uno più 'iioviale' (come accade al piccolo) procederà più velocemente e con maggior spirito di conquista.
Però, entrambi avrebbero avuto le stesse opportunità di sviluppare liberamente le proprie potenzialità.

In regime di svezzamento pediatrico, quelli che ne escono vincenti sono anche molti, ma da considerare fortunati!

<Poi io mi reputo il massimo della 'sfortuna' nella scelta (scelta? non avevo capito che ce ne fosse una seconda, e in che misura fosse diversa dall'altra!) degli approcci:
Il figlio pruidente e schizzinosino l'ho sottoposto allo svezzamento tradizionalmente 'ammazza-curiosità' 001_wub Thumbdown,
al figlio esploratore ho offerto, invece, la via migliore per chiunque, figuriamoci per lui Thumbup!>

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#15

Dai, non ti fare colpe che non hai! Salvo menti rigide che seguiranno alla lettere le tabelle perché il loro cervello è fatto così, lo svezzamento tradizionale di solito non si fa senza tenere almeno un pò conto del carattere del bimbo, della sua maggiore o minore curiosità, e sono sicura che se il tuo primogenito avesse dato segnali in tal senso, lo avresti assecondato. Semplicemente, gli andava bene così (forse avrà qualche gene in comune con la zia ... Smile ). Non è il metodo, bensì la paura del genitore, ad influenzare eventualmente il bimbo, ma seguire uno schema non significa necessariamente avere paura.

Con la mia Cucciola, svezzata a pappette, era stato evidente sin dal primo giorno che se le davo due giorni di seguito la stessa cosa, me la potevo anche tenere. Introdurre la zucchina n giorni dopo la carota, e il pollo n giorni dopo il tacchino, sarebbe stato ridicolo. (Ieri, lei che stravede per il pesce in generale, e il salmone in particolare - la settimana scorsa, addirittura sotto forma di sushi - me l'ha scartato per sbafarsi a cucchiaiate giganti lo spinacio bollito con poco sale e olio, commentando "bono questo" - e tornare sul pesce solo 2 ore dopo. Invece, ho fatto lo strudel di mele, e dopo essere accorsa a tutte zampe per la "torta", me l'ha bocciato con una smorfia al primo boccone: de gustibus ...). D'altra parte, ho visto esempi, proprio qui sul forum, di totale assenza di curiosità e completa diffidenza riguardo il cibo, anche in bimbo autosvezzato.

L'autosvezzamente è sicuramente meglio, ma non per quello il metodo "a tabellina", se adoperato con un minimo di buon senso e interattività, come sono sicura che lo sia nella maggior parte dei casi, sarà distruttivo. Alcuni suoi presupposti o corollari emozionali, forse, ma un autosvezzamento fatto nell'angoscia non sarà tanto meglio. (manzitudine, sempre manzitudine...).

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#16

Ah, io tabelline non ne seguii....ma pappe frullate e svezzamento dal seno sì! :<

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#17

L'Alimentazione Complementare a Richiesta (ACR) fa sempre la differenza ma non la fa tutta. Fino alla fine del primo anno, circa, difficilmente qualcosa va storto ma, a cavallo del primo anno, circa, alcuni fondamentali possono cambiare. Sicuramente cambia il bambino che, oltre ad arrivarci spesso con discrete scorte energetiche (ergo minore slancio verso il cibo), cerca di affermarsi come individuo e, in un mondo che oggi sembra fato apposta per portarlo fuori strada, non perde mai occasione per provare a contare qualcosa ( e ci mancherebbe pure che non o facesse!). Se in questo quadro la famiglia non è pronta a rispondere correttamente, mantenendo l'approccio a richiesta e regolando la disponibilità di cibo quotidianamente sulla base di quanto registrato il giorno precedente, si comincia con un primo piccolo errore e si rischia di moltiplicarlo giorno dopo giorno, fino a perdere il ricordo di quando tutto sia cominciato e perché. Morale, l'ACR non finisce mai!
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#18

Sono completamente d'accordo, a partire dall'ultima frase.
Credo di essere diventata monotona qua dentro (e non solo qua) a forza di affermarlo con assoluta fermezza.
No, non fede, fermezza e fiducia confermata in molti momenti della mia vita di mamma da un anno e mezzo a questa parte.

E un figlio non Autosvezzato (e pensare che avrei potuto farlo se avessi compreso qualcosa di più di un certo pediatra ternano al famoso mio primo corso pre-parto) dai 3 anni ha iniziato il suo percorso AS tardivo ed è riuscito pian piano ad uscire dal 'tunnel' in cui 'ci eravamo cacciati'!
Se volete credermi, la mia famiglia è una 'verifica-scientifica-vivente' (Smile) di un non-metodo unicamente basato sulla richiesta ed un'oculata scarsità virtuale di cibo assolutamente consapevole e ragionata (e i miei mangiano anche dolci, non ho eliminato il sale benché cerchi di moderarne al meglio l'uso).
Non applicato (il non-metodo) in modo perfetto, non senza errori, non sempre con l'alimentazione più sana al mondo (sana moderatamente e serenamente) ma con lo sguardo fisso all'unica linea guida:
richiesta, fine ansie a tavola e tempi e quantità suoi.

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#19

Ciao a tutti, vorrei portare anche la mia esperienza. Martino e' stato autosvezzato e fino ai 12-18 mesi non si e' mai presentato nessun problema. Ha sempre gradito la cucina di casa, mangiava dalle lasagne ai carciofi alla torta salata al radicchio, mai avuto problemi ne con sapori forti ne con consistenze diverse. L'unica cosa che non ha mai gradito e' la frutta, ma anche noi ne mangiamo poca. Pian piano ha cominciato a diventare sempre piu' selettivo, ma leggendo il forum sapevo che era una fase comune e non me ne sono preoccupata, le sere che non apprezzava la cena, si beveva il suo latte e non c'erano problemi. Ora pero' siamo ad un punto dove i piatti che gradisce sono davvero pochi e, avendo ormai 2anni e 3 mesi ho a che fare con un bambino che la pasta in bianco te la chiede, che sa che comunque ci sono alternative possibili a quello che c'e' in tavola, che se non gli piace niente ti chiede il grana (fosse per lui vivrebbe di formaggio grana) o il latte...ma anche i biscotti! Io cerco di assecondare i suoi gusti, nel senso che lascio la sua porzione 'scondita' (pasta e riso con olio e parmigiano, carne e pesce senza aromi o verdure...) e di lasciargli affermare le sue preferenze così come faccio in tutti gli altri ambiti, pero' mi spiace molto il punto in cui siamo arrivati. Soprattutto vedendo i figli di amici che frequentiamo regolarmente svezzati a pappe che ora hanno gusti mooooolto piu' aperti dei suoi. Non per fare paragoni, in realta' non mi interessa minimamente, era solo che avevo letto che lo svezzamento poteva influire ma dalla mia esperienza direi categoricamente di no! Poi noi continuiamo come abbiamo sempre fatto...senza grosse paturnie anche perche' ormai ho a che fare con un bambino che capisce e sa dialogare quindi cerchiamo i tanto odiati compromessi aspettando che magari possa aprirsi un po' ai piaceri della tavola!
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#20

Per essere onesta, anch'io che ho quarant'anni ho dei periodi in cui mi piace tutto scondito (la pasta, no, ma il riso senza proprio nulla, niammmmmm!, verdure al vapore senza olio né sale né niente, carne alla griglia e basta ...), e altri in cui ho voglia di mettere spezie dappertutto, di mischiare sapori, e chi più ne ha più ne mette. Visto che nei bimbi, l'unica cosa perpetua è il cambiamento, non c'è tanto da preoccuparsi. L'unico limite è, secondo me, capire che non si può gravare su tutti gli altri, ma se si tratta solo di non condire una porzione, senza dover cucinare a parte, poco male.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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