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In linea di massima sono d'accordissimo con te arkadian... Però non riesco proprio a capire il male della parola proporre.....
Ribadisco il fatto che son d'accordo sul fatto di non insistere, sbuffare, preoccuparsi, dare troppa attenzione a quello che mangia o no....
Ribadisco che si capisce se un bimbo è attratto dal cibo o no...... Ad Agnese se metti un piatto di qualsiasi cosa l'afferra.. Che sia cibo o spazzatura.."..
Ma in base all'età secondo me imboccare è essenziale..... Per dire, ad Agnese piace afferrare lei il cucchiaino... A volte lo prende da sola e spiattella ciboovunque..... A volte cerco di guidargli la manina..... Secondo me non è giusto fargli solo mangiare cibi chele i riesce a portassi alla bocca da sola, perche sarebbero pochissimi..
Yogurt, minestre ecc. Le propongo davanti alla sua bocca.. Se la apre bene se no pace....
Si capisce chiaramente se vuole o no mangiare...
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A questo punto mi chiedo se oltre alle parole AUTO - A RICHIESTA -ATTIVAMENTE - CONDIVISIONE non sia utile introdurre anche la parola/concetto COMUNICAZIONE.
Tenendo presente quei presupposti che fanno di uno svezzamento qualunque, 'autosvezzamento', il punto chiave è mantenere una comunicazione continua fra il bimbo e noi. Lui comunque ci fa capire quello, quando e COME lo vuole.
Non capisco, sinceramente, perché ci si possa sentire spiazzati da questa precisazione puramente 'metodologica' e d'impostazione di Piermarini (by Arkadian).
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-09-2011, 12:09 12 da
Linda Eva.)
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la precisazione di arkadian la trovo giustissima e doverosa! onestamente ero un po' timorosa dalla piega che stavano prendendo situazioni tipo "ha 4 mesi gli faccio ciucciare un po' della mia mela e gradisce tantissimo"...ecco qua manca il principio dell'AUTO-svezzamento! quel bambino se nessuno gli avesse messo in faccia la mela la ciucciatina l'avrebbe data lo stesso? probabilmente no. ecco cosa secondo me intendeva Arkadian con il termine "proporre" in accezione non consona all'autosvezzamento.
poi mi sono tornata in mente delle immagini di quando ero ragazzina: a casa mia abbiamo sempre avuto gatti in giardino. quando era il momento che i gattini cominciassero a mangiare mamma gatta portava loro delle lucertole, dei topini morti, dei pezzi di carne. li metteva davanti ai gattini e basta. non faceva nulla. la cosa si ripeteva quasi tutti i giorni e poi finalmente un giorno come per magia un gattino cominciava non solo a giocare con la lucertola ma anche a mangiarla. i fratelli presto lo imitavano. così si AUTOsvezzavano! avolte erano gli stessi gattini che raggiungevano la ciotola dove mettevamo le crocchette per la mamma.
Quando capitava che dei gattini non ancora svezzati rimanessero orfani li allattavamo con il biberon fino a che non erano abbastanza grandicelli e usavamo "accelerare" lo svezzamento. ovvero prendevamo carne morbida in scatola, o macinata e affondavamo delicatamente il musetto dei gattini nella ciotola. per pulirsi con la lingua il muso, il gattino assaggiavano il cibo, di solito lo trovava buono e da là cominciav a mangiare. ma non era stato lui ad autosvezzarsi, eravamo stati noi a svezzarlo proponendo il cibo anche quando lui non aveva mostrato nessun interesse spontaneamente.
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La richiesta è fondamentale all'inizio per non incorrere nelle incomprensioni inevitabili che nascono di fronte a un bambino non ancora "pronto". Corretamente è stato detto che successivamente, a pasti ormai consolidati, vale la proposta della famiglia che la proposta per tutti, e non solo per il bambino. Ma quando, con il passare dei mesi (e anni) il bambino, perso nella nostra abbondanza di tutto, diventa suscettibile a innumerevoli e insidiosi condizionamenti e perde la naturalità primordiale (e la curiosità) del comportamento alimentare, mai dimenticare di ritornare immediatamente al'attesa della richiesta, favorendone la ricomparsa diminuendo progressivamente le porzioni fino al livello necessario a far ritornare l'appetito vero.
Quanto a mani libere o posate, come ho già dichiarato ognuno a casa sua fa le sue proprie regole, anche se trovo più logico e pratico permettere le mani quando i genitori usano le mani e obbligare le posate (ma spesso le pretendono loro) se i genitori mangiano con le posate (ma è solo una mia opinione).
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io vorrei solo capir meglio............ non creare discussioni...
a 7 mesi la pasta intera, le verfure, la frutta (a parte banana ) non ce la fà da sola....
anche riso e pasta se non la imbocco con mani o cucchiaino non mangia nulla... incuriosita si... ci gioca e cerca di portarsele alla bocca ma nopn riesce a mangiare.....
allora mentre lei si esercita a gestire cibo e cucchiaino non ci vedo nulla di male ad imboccarla...
come avete fatto voi??? avete fatto fare tutto ai bimbi stando a guardare???