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Su Estevil (o come cavolo si chiama) ho sentito dal vivo vari commenti positivi, oltre alla mia amica che si rammaricava per non essere riuscita a tenere duro...
Davvero, leggere questo forum mi rincuora, perché nel "mondo reale" spesso mi sento una mosca bianca...
Miriam 20/05/2011
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Guarda... il libro lo devo prima scovare (non so in che scatolone è andato a finire), poi vedrai...
C'è da dire, rimandando alla discussione tra me e Linda nel blog, delle volte è difficile capire cosa sia giusto e cosa sbagliato. Qualcuno ti dice una cosa che magari fa presa e ti basi si di essa; cambiare idea o ammettere che forse si era in errore non è facile (specialmente con se stessi).
Qui lavoriamo per chi non ha avuto ancora questi problemi, più che per chi li ha giù passati e che certo non cambierà idea sull'argomento.
BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11
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Probabilmente me la sbrigherei mostrando il perché io ho fatto le scelte che ho fatto, ovvero citando link, libri o quello che è per supportare il proprio modo di fare. Non è per calpestare quello in cui credono gli altri, ma per dire "sì, vedi, mamma chioccia ha letto questo questo e quell'altro, e fa così perché.. bla bla bla".
Comunque va detta una cosa che secondo me è importante: tanti genitori che dicono di aver applicato Estivil in realtà non l'hanno fatto nel senso in cui lo intendiamo noi. Mi spiego... Ci sono bambini "Estivilizzati" che piangono per 5 minuti e poi si addormentano. Ne segue che il genitore, tutto orgoglioso, poi se ne va giro a dire "ah sì sì, Estivil, mi ha salvato la vita! E non è affatto vero che è crudele". Lo stesso genitore, non avrebbe probabilmente emotivamente retto nemmeno a 20 minuti di pianto (perché sennò quei 5 minuti necessari affinché il figlio smettesse di chiedere di dormire con lui li avrebbe sperimentati già, no?), figuriamoci a mezzore intere! Insomma, chi parla bene di Estivil in genere ha dovuto lasciare piangere il figlio solo per pochi minuti prima di raggiungere il suo obiettivo, mentre chi ne parla male immagina scenari apocalittici di bambini inascoltati che annegano nel proprio vomito.Ma non è quasi mai così, o almeno non lo è stato per chi ho sentito io.
Inoltre una certa maniera di vedere i bambini è solo frutto della paura che si ha di loro, secondo me.
E un sacco, ma proprio tanta gente, non si sogna nemmeno di prendere in mano un libro che parla di bambini, non ne sente proprio il bisogno (beati loro, questa è la vera maniera di essere genitori, del resto, lo dovremmo avere in noi). E poi... se incappi nel libro sbagliato, che ti dà l'imprinting, non è facile mica uscire fuori dalla visione che ti ha inculcato...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-02-2012, 08:09 20 da
ax76.)
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Sono d'accordo con ax per buona parte di quello che scrive. Conosco anche io alcune mamme che hanno utilizzato il metodo Estevill, ma da che ho capito i loro bimbi non hanno mai pianto più di qualche minuto.
Io comunque devo essere stata fortunata perchè non ho mai trovato gente che mi guardasse "storto", ma sempre persone molto interessate all'AS e molte erano più che altro timorose di cambiar strada, più che convinte per la scelta fatta.
Anche i parenti non hanno dato grandi problemi, magari ho visto mia madre un po' timorosa per le strozzature, ma niente di più. Forse perchè mi hanno sempre visto come una persona che se fa una scelta la fa con cognizione di causa. Vedremo i suoceri la prossima volta che ci incontreremo cos'avranno da dire.
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Concordo sulle corde delicate: in seguito ad una discussione a me si è tagliata un'amicizia ventennale! E anche senza avvenimenti "traumatici" si scopre che non si riesce più a stare insieme: appena i bambini crescono un po' gli approcci diversi rischiano di creare solo tensioni. E alla fine scopri anche che con le persone con cui hai troppa disparità di vedute non ci riesci a stare più insieme bene. A me succede anche con la politica.
Io certe volte per certe scelte mi sento sotto "assedio". Giorgia ha due cuginetti coetanei (si passano un mese): il confronto è continuo.
Il mio mantra è: "il bisogno soddisfatto si
estingue" e quindi vado avanti. E' questo che non capiscono, che paradossalmente mi tengo mia figlia appiccicata perché un giorno possa seguire la sua strada di autonomia.
Estivil: confesso che con Daniele ci abbiamo provato e fortunatamente non ha retto il mio compagno. Col senno di poi è stata una cavolata mostruosa e anche un po' il voler negare un'orrida separazione alla nascita che invece ci ha segnati. Daniele urlava come un ossesso e non accennava a diminuire la sua disperazione. Abbiamo mollato. Ma i bebe che metti a letto e si addormentano da soli sono invidiabili. Il bambino di mio fratello è così. Pero' è anche stato stettato prima dell'anno e così se ci penso nel computo generale preferisco la scelta che ho fatto io.
Probabilmente Ax ha ragione: l'amica che me lo ha propagandato ci ha messo tre giorni a "risolvere" con la figlia. O ci sono quelli disperati per mancanza di sonno che proverebbero qualunque cosa. (io a Giorgia da neonata mettevo Elvis su replay :-)).
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)