16-12-2012, 07:24 19
Non hai colto il punto; il punto è che se non si può fare diversamente, e spesso non si può fare diversamente, i figli sono nel mondo lo stesso. Vivono la loro vita lo stesso. La vita è un dono comunque prezioso. Quando ho fatto il secondo bimbo tanti mi hanno tacciata di incoscienza, perchè già con una dovevo delegare. Ecco, io a questo mi oppongo. Io gli dono la vita, e quel che posso, al resto ci possono pensare con successo anche gli altri.
Mi ha cresciuta mia nonna, la adoravo, come adoro mia mamma... insomma, è un thread molto più natalizio di quanto non si pensi: il senso è che l'amore non si divide, ma si moltiplica. Le mamme gelose delle nonne, delle maestre, delle zie... non servono. Non servono a loro stesse, non servono ai loro bambini, non servono alle nonne, perchè comunque le nonne danno amore da nonne e fanno del loro meglio in questo ruolo.
Io mi chiedevo però se il rapporto con mamma è davvero così insostituibile. Se lo fosse, il legame di sangue intendo, non avrebbero senso le adozioni, gli affidi... e c'è tanto tantissimo amore in questo, forse un dono ancora più grande della maternità biologica.
Mi sono spiegata ora?
Ti rispondo: io la storia della mia amica a mia figlia l'ho spiegata, perchè il bimbo è un suo compagno di classe, perchè ha trovato delle foto e mi ha chiesto chi erano quelle persone... gliel'ho spiegata e ha capito. Lei è sempre stata molto molto indipendente come carattere, anche se molto dipendente quanto a cose pratiche. Lei odia le coccole, ma per lei l'equivalente della coccola è per es. farsi imboccare. E io dico no, spesso, perchè non posso/nn lo trovo giusto. Così come dico no a Daniele, quando fa troppo la colla e non mi lascia spazio per altro (la sorella per es.). Ho detto no molto presto, per entrambi anche se per motivi diversi. Amelia l'ho lasciata a tre mesi, è stata dura per me, ma per lei... no, non lo è stata. Ha trovato amore in modi diversi. Vedo tutto rosa, non nero come pare dal tuo post di risposta, non era chiaro mi sa. Il mondo nn è pieno solo di cose brutte, è pieno d'amore, ma abbiamo i paraocchi e non lo vediamo. Ho visto la maestra di Amelia piangere perchè entrando in maternità doveva lasciare i suoi bimbi. Non è forse amore questo? E' da lì che è partita la riflessione.
Mi ha cresciuta mia nonna, la adoravo, come adoro mia mamma... insomma, è un thread molto più natalizio di quanto non si pensi: il senso è che l'amore non si divide, ma si moltiplica. Le mamme gelose delle nonne, delle maestre, delle zie... non servono. Non servono a loro stesse, non servono ai loro bambini, non servono alle nonne, perchè comunque le nonne danno amore da nonne e fanno del loro meglio in questo ruolo.
Io mi chiedevo però se il rapporto con mamma è davvero così insostituibile. Se lo fosse, il legame di sangue intendo, non avrebbero senso le adozioni, gli affidi... e c'è tanto tantissimo amore in questo, forse un dono ancora più grande della maternità biologica.
Mi sono spiegata ora?
Ti rispondo: io la storia della mia amica a mia figlia l'ho spiegata, perchè il bimbo è un suo compagno di classe, perchè ha trovato delle foto e mi ha chiesto chi erano quelle persone... gliel'ho spiegata e ha capito. Lei è sempre stata molto molto indipendente come carattere, anche se molto dipendente quanto a cose pratiche. Lei odia le coccole, ma per lei l'equivalente della coccola è per es. farsi imboccare. E io dico no, spesso, perchè non posso/nn lo trovo giusto. Così come dico no a Daniele, quando fa troppo la colla e non mi lascia spazio per altro (la sorella per es.). Ho detto no molto presto, per entrambi anche se per motivi diversi. Amelia l'ho lasciata a tre mesi, è stata dura per me, ma per lei... no, non lo è stata. Ha trovato amore in modi diversi. Vedo tutto rosa, non nero come pare dal tuo post di risposta, non era chiaro mi sa. Il mondo nn è pieno solo di cose brutte, è pieno d'amore, ma abbiamo i paraocchi e non lo vediamo. Ho visto la maestra di Amelia piangere perchè entrando in maternità doveva lasciare i suoi bimbi. Non è forse amore questo? E' da lì che è partita la riflessione.