27-11-2012, 06:24 18
Noi e' praticamente un anno che stiamo smettendo . Ora io sarei pronta, la piccola al 50%, rimane l'assalto delle sei- sei e trenta a cui io sono troppo in coma per controbattere/distrarre/sviare.
Io ho trovato suggerimenti molto utili qui:
http://www.allattare.net/faq/svezzamento...ogrammato/
In ogni caso forse appunto meglio che ne hai ridato un poco, perche' un "addio" ad una cosa cosi' importante a seguito di un litigio/incomprensione/momento di tensione sarebbe stato triste per entrambi....
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In ogni caso forse appunto meglio che ne hai ridato un poco, perche' un "addio" ad una cosa cosi' importante a seguito di un litigio/incomprensione/momento di tensione sarebbe stato triste per entrambi....
(27-11-2012, 04:55 16)blackbird Ha scritto: Eccomi, vi racconto. Innanzitutto è vero: non si può gradualmente, ma più perchè il soggetto in questione non sono solo io, e non è una cosa che mi devo vedere con me e solo con me (il paragone con il fumo non è per comparare l'entita della cosa, ma la forza di volontà che c'è dietro). Ieri sera avevo le tette granitiche, un dolore micidiale, le ho un po' drenate ma sinceramente non ho ben capito quando fermarmi. E poi: il panno caldo lo devo tenere tutta la notte? Va bene una borsa dell'acqua calda?
Domenico stava per addormentarsi col papà, ma mi chiamava ogni qualvolta stava per chiudere gli occhi; così abbiamo letto il fumetto della pimpa e poi ha voluto un po' di tetta ed io gliel'ho data perchè mi facevano malissimissimo. Si è comunque addormentato senza poppare. Durante la notte me lo sono trovato attaccato due volte, una terza l'ho tolto e gli ho solo detto "Amore, ricordi?" e lui "Mamma...". Mi ha fatto una carezzina e si è addormentato con la mano sulla mia faccia. Lo amo.
Stamattina ha fatto colazione col mio latte, ma da allora me lo ha chiesto solo una volta, alchè gli ho ricordato tutto e mi ha chiesto di stare un pochino in braccio, così abbiamo fatto. Ci siamo coccolati, abbiamo sfogliato un giornale e commentato le figure. Poi abbiamo pranzato e pennichella. Non ha chiesto più niente. E non ha mai pianto
Considerazioni lampo: ho superato i sensi di colpa, abbiamo avuto modo di parlarne altre volte da ieri e credo abbia capito che non è una decisione dipesa da un suo comportamento; ieri ad un certo punto mi aveva pure chiesto scusa, così dal nulla; me lo sono abbracciato e sbaciucchiato, gli ho detto che non ero arrabbiata, che ero felicissima e che non si doveva scusare, e che se era per la tetta era una cosa mia, dovuta alla stanchezza e non una punizione. Mi ha sorriso con tutti i denti.
Non è una cosa da fare in maniera drastica, sarebbe brutto e doloroso per entrambi, ho deciso di mantenere la poppata della colazione e limite le incursioni notturne, ma tenere presente che può capitare.
Ieri ero triste anche perchè temevo che il capolinea fosse arrivato solo per me, e invece volevo finire questo percorso con lui, in questi due anni m'ero immaginata che lui avrebbe smesso da un giorno all'altro, così: una mattina si sarebbe svegliato dicendomi "Madre, è stato bello, ma reputo che ora questa parentesi possa definirsi conclusa " .
Scherzi a parte, credo invece che nonostante io abbai dato l'imput, anche per lui i tempi sono maturi: da ieri non ha mai insistito e ai miei rifiuti non ha nè urlato, nè pianto. Ho l'impressione che i tempi siano giusti, sono comunque disposta a fare marcia indietro se dovessi capire che per lui per ora non è il momento.
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)