05-09-2012, 03:06 03
Si, questo certamente. Un inizio che è nella consuetudine, ma che tanto ha di artificioso, potrebbe averti creato delle aspettative illusorie almeno quanto socialmente accettate, e persino poco produttive.
Io il primo figlio l'ho preticamente 'svezzato'.
Mangiava a meraviglia doppie razioni più frutta frulla, tanto che mia suocera (4 figli anni 70) esclamò sollevata: -Questo figlio non ti darà mai problemi per mangiare!
Mai previsione fu più fallace.
Il passaggio verso i cibi veri si rese indispensabile perché annoiato dalle pappe, non riusciva però ad adattarsi alle alternative.
Non sapevo che pesci prendere.
Storia, ormai.
Poi, comunque, per necessità qualcosa iniziò a spizzicare, ma il salto lo inizò a fare ripartendo con lo svezzamento del piccolo.
Parti bene e sarà tutto lavoro utile e salutare.
Quindi quoto Ax su tutto, ma sottolineo:
Da quello che descrivi io, a questo punto, continuo a pensare che tu non debba necessariamente togliergli la pappa.
Precedentemente ho scritto che secondo me lui ora ha 2 tipi di pasto facile e che apprezza: il latte e un semiliquido a cui è abituato detto 'pappa'.
StellaLuna ti ha fatto un ottimo esempio.
E tu non potendo, in futuro (su questo ci torno dopo), contare sulla tua presenza ad ogni pasto, dovresti trattare le pappine come faremmo e faresti tu potendo, con il seno.
Il presupposto da tener presente che un bambino 'affamato' non pensa minimamente a giocare. Prima i bisogni primari, poi sicuramente il gioco, e la curiosità per imitare igrandi è un'ottima spinta proprio perché appartiene a questa sfera.
Ora, potendo tornare indietro e finché ci sei è preferibile saltare la pappa e dargli il seno.
Lui placa la fame, e partecipa al gioco.
Non potendo, però. Giocati la carta pappa. Magari in dose molto minore, ma sufficiente a farlo tornare ben disposto a giocare.
Potresti notare che allora si interesserebbe più di buon grado a quello che fate e iniziare chiederti di toccare, annusare, forse assaggiare.
Pian piano, ti assicuro che ha funzionato in molti casi, arriverebbe ad avere lui delle aspettative al momento dei pasti, l'aspettativa della sua parte. Per un po' mangiandone ancora poco o niente, ma felice di partecipare. Allora riserveresti la poppata (o pappa) per 'dessert',
tanto per completamento.
Continueresti poi la sera e la notte ha fornirgli il latte di cui ha ancora bisogno.
Vorrei però chiarire un paio di punti.
Ti consiglio quanto dicevo, solo per renderlo ben disposto agli assaggi, ma Alimentazione Complementare non significa necessariamente 'complementare ad ogni singolo pasto'.
Il latte, a differenza delle pappe, è l'alimento più ricco per composizione che lui possa ricevere, l'alimento e, in questo caso, l'"integratore" ideale per un bambino.
Non importa cosa (in termini di nutrienti) e quanto ancora spilucchi dalla tavola perché l'apporto QUOTIDIANO dei nutrienti necessari al suo sviluppo viene comunque garantito dal tuo latte sia che lo prenda a cadenze più o meno regolari distribuite nell'intera giornata/notte, sia che si concentri la sera e/o la notte.
Quindi la bella notizia n°1 è che anche tu puoi permetterti (direi meglio, Nick può permettersi ) il latte complementare.
E non preoccuparti, anche se arriverà più tardi del consueto, saprà adattarsi.
Il mio tornata dal lavoro mi spolpava ed era felice (e per me una gioia!).
Poi, pian piano procederà sul fronte 'assaggi' e ci prenderà tanto gusto da allentare i ritmi di poppata.
L'altro punto, che mi era sfuggito finora:
non serve abituarlo a fare a meno del seno.
Finché ce l'ha se lo merita!
Anche perché, oltre che non necessario, davvero lo sottoponi ad uno stress inutile!
Fagli godere questi ultimi giorni serenamente.
Questa è la bella notizia n°2.
Ed era anche il punto su cui ti avevo anticipato che sarei tornata.
Lascia questo per il poi. Ora ci sei e lasciati andare.
Inizierete il percorso più dolcemente.
Io il primo figlio l'ho preticamente 'svezzato'.
Mangiava a meraviglia doppie razioni più frutta frulla, tanto che mia suocera (4 figli anni 70) esclamò sollevata: -Questo figlio non ti darà mai problemi per mangiare!
Mai previsione fu più fallace.
Il passaggio verso i cibi veri si rese indispensabile perché annoiato dalle pappe, non riusciva però ad adattarsi alle alternative.
Non sapevo che pesci prendere.
Storia, ormai.
Poi, comunque, per necessità qualcosa iniziò a spizzicare, ma il salto lo inizò a fare ripartendo con lo svezzamento del piccolo.
Parti bene e sarà tutto lavoro utile e salutare.
Quindi quoto Ax su tutto, ma sottolineo:
(30-08-2012, 12:12 00)ax76 Ha scritto: Sai quando dici che ti stai pentendo di aver mollato lo svezzamento tradizionale...? Credo che queste difficoltà le avrebbe probabilmente avuto lo stesso ma più avanti, come accade a moltissimi bambini nel passaggio dalle pappe ai primi pezzetti, rendendo le cose secondo me un bel po' più complesse. Quindi oserei un "meglio adesso che dopo".
Da quello che descrivi io, a questo punto, continuo a pensare che tu non debba necessariamente togliergli la pappa.
Precedentemente ho scritto che secondo me lui ora ha 2 tipi di pasto facile e che apprezza: il latte e un semiliquido a cui è abituato detto 'pappa'.
StellaLuna ti ha fatto un ottimo esempio.
E tu non potendo, in futuro (su questo ci torno dopo), contare sulla tua presenza ad ogni pasto, dovresti trattare le pappine come faremmo e faresti tu potendo, con il seno.
Il presupposto da tener presente che un bambino 'affamato' non pensa minimamente a giocare. Prima i bisogni primari, poi sicuramente il gioco, e la curiosità per imitare igrandi è un'ottima spinta proprio perché appartiene a questa sfera.
Ora, potendo tornare indietro e finché ci sei è preferibile saltare la pappa e dargli il seno.
Lui placa la fame, e partecipa al gioco.
Non potendo, però. Giocati la carta pappa. Magari in dose molto minore, ma sufficiente a farlo tornare ben disposto a giocare.
Potresti notare che allora si interesserebbe più di buon grado a quello che fate e iniziare chiederti di toccare, annusare, forse assaggiare.
Pian piano, ti assicuro che ha funzionato in molti casi, arriverebbe ad avere lui delle aspettative al momento dei pasti, l'aspettativa della sua parte. Per un po' mangiandone ancora poco o niente, ma felice di partecipare. Allora riserveresti la poppata (o pappa) per 'dessert',
tanto per completamento.
Continueresti poi la sera e la notte ha fornirgli il latte di cui ha ancora bisogno.
Vorrei però chiarire un paio di punti.
(26-08-2012, 09:14 21)ChiaraNick Ha scritto: dove sbaglio? io non posso permettermi il latte complementare, perche' per quanto adori allattarlo, tornero' tra poche settimane a lavoro e potro' continuare a farlo solo la sera e la notte.
Ti consiglio quanto dicevo, solo per renderlo ben disposto agli assaggi, ma Alimentazione Complementare non significa necessariamente 'complementare ad ogni singolo pasto'.
Il latte, a differenza delle pappe, è l'alimento più ricco per composizione che lui possa ricevere, l'alimento e, in questo caso, l'"integratore" ideale per un bambino.
Non importa cosa (in termini di nutrienti) e quanto ancora spilucchi dalla tavola perché l'apporto QUOTIDIANO dei nutrienti necessari al suo sviluppo viene comunque garantito dal tuo latte sia che lo prenda a cadenze più o meno regolari distribuite nell'intera giornata/notte, sia che si concentri la sera e/o la notte.
Quindi la bella notizia n°1 è che anche tu puoi permetterti (direi meglio, Nick può permettersi ) il latte complementare.
E non preoccuparti, anche se arriverà più tardi del consueto, saprà adattarsi.
Il mio tornata dal lavoro mi spolpava ed era felice (e per me una gioia!).
Poi, pian piano procederà sul fronte 'assaggi' e ci prenderà tanto gusto da allentare i ritmi di poppata.
L'altro punto, che mi era sfuggito finora:
non serve abituarlo a fare a meno del seno.
Finché ce l'ha se lo merita!
Anche perché, oltre che non necessario, davvero lo sottoponi ad uno stress inutile!
Fagli godere questi ultimi giorni serenamente.
Questa è la bella notizia n°2.
Ed era anche il punto su cui ti avevo anticipato che sarei tornata.
Lascia questo per il poi. Ora ci sei e lasciati andare.
Inizierete il percorso più dolcemente.
(30-08-2012, 12:27 12)ChiaraNick Ha scritto: poi sto cercando di non dargli la tetta dalle 8 alle 16 , orario in cui tra 2 settimane lavorero' e non saro' a casa....
sono tanti acmbiamenti per lui, e per me. :o((((
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello