17-08-2012, 01:06 13
Michy sono d'accordissimo: la scelta è il nocciolo, non la dimensione.
Ax mia figlia si butta sul pezzo con una voracità sorprendente. Lei NON succhia, lei già morde con quelle gengivette taglienti come shogun e non ha neanche mezzo dente! Il quarto di pesca messo in mano che sbuca lei lo addenta e ne stacca già un pezzo troppo grosso. È risuccesso anche stamattina a colazione. Che piacere c'è a lasciarla fare vedendola che sbava, che fa conati e che sembra le escano gli occhi di fuori? Sì, ce l'ha fatta alla fine, alla fine! Non capisco dove sia il buono in tutto ciò. E no, io non ho MAI insistito finora nel darle cibo quando non ne voleva. Io sono proprio l'ultima persona che potrà insistere con lei, considerati i miei trascorsi alimentari.
Come ho letto sul blog, e come ero già certa, tutti prima o poi mangeranno cibo solido, come tutti prima o poi impareranno a mangiare con forchetta e coltello pezzi più o meno grandi.
Quando torneremo a casa monteremo il seggiolone e avremo il nostro bel piattino con la ventosa con un po' del nostro cibo per toccarlo e conoscerlo, ma io o la forchettina ci saremo sempre. E non mi viene neanche da pensare che mia figlia ancora non sia pronta, perché lei si tufferebbe sul nostro piatto appena è ad altezza tavolo. È palese il messaggio che manda, non ti puoi sbagliare. Quindi neanche posso dire che vabbè, aspetto ancora un altro po' così magari è più abile a prendere i pezzi. E chi la tiene nel frattempo? Non posso andarle contro, per me la curiosità nei confronti del cibo è qualcosa di unico che non tutti hanno e che io posso trasformare il qualcosa a suo esclusivo vantaggio.
Sì, direi che la nostra strada sarà questa, e per carità, non mi sento sotto esame e le filippiche le leggerei molto volentieri perché mi piace cambiare idea, o provare a cambiarla
Ax mia figlia si butta sul pezzo con una voracità sorprendente. Lei NON succhia, lei già morde con quelle gengivette taglienti come shogun e non ha neanche mezzo dente! Il quarto di pesca messo in mano che sbuca lei lo addenta e ne stacca già un pezzo troppo grosso. È risuccesso anche stamattina a colazione. Che piacere c'è a lasciarla fare vedendola che sbava, che fa conati e che sembra le escano gli occhi di fuori? Sì, ce l'ha fatta alla fine, alla fine! Non capisco dove sia il buono in tutto ciò. E no, io non ho MAI insistito finora nel darle cibo quando non ne voleva. Io sono proprio l'ultima persona che potrà insistere con lei, considerati i miei trascorsi alimentari.
Come ho letto sul blog, e come ero già certa, tutti prima o poi mangeranno cibo solido, come tutti prima o poi impareranno a mangiare con forchetta e coltello pezzi più o meno grandi.
Quando torneremo a casa monteremo il seggiolone e avremo il nostro bel piattino con la ventosa con un po' del nostro cibo per toccarlo e conoscerlo, ma io o la forchettina ci saremo sempre. E non mi viene neanche da pensare che mia figlia ancora non sia pronta, perché lei si tufferebbe sul nostro piatto appena è ad altezza tavolo. È palese il messaggio che manda, non ti puoi sbagliare. Quindi neanche posso dire che vabbè, aspetto ancora un altro po' così magari è più abile a prendere i pezzi. E chi la tiene nel frattempo? Non posso andarle contro, per me la curiosità nei confronti del cibo è qualcosa di unico che non tutti hanno e che io posso trasformare il qualcosa a suo esclusivo vantaggio.
Sì, direi che la nostra strada sarà questa, e per carità, non mi sento sotto esame e le filippiche le leggerei molto volentieri perché mi piace cambiare idea, o provare a cambiarla
Vittoria è con noi dal 15/02/2012! - * I figli sono l'ultima occasione per diventare persone migliori *