[arkadian]

Scusate il ritardo, ma il tempo è sempre più tiranno...

Allora oggi pomeriggio ho fatto i compiti anzichè la siesta!Ho preso alcuni studi (il titolo però è tradotto in italiano) pubblicati su riviste non omeopatiche.
1)"L'omeopatia ha effetto placebo?Studio controllato delle diluizioni omeopatizzate utilizzando i pollini come modello nella oculorinite allergica" Reilly D.T.,Taylor M.A.,Mc Sharry C.,Aitchinson T.,Lancet 1986,2:881-886

2) "studio randomizzato controllato dei farmaci omeopatici versus placebo nella rinite allergica stagionale:risultati di 4 studi" Taylor M.A.,Reilly D.T.,Llewellyn-Jones R.H., McSharry C.,Aitchinson T.C., British Medical Journal 2000,321(7259):471-476

3) "Studio controllato randomizzato con gel (piroxicam) ad uso topico versus gel omeopatico nell'osteoartrite del ginocchio" Van Haselen R.A. Rheumatology (Oxford) 200,7:714-719

e poi vi aggiorno perchè sono a lavoro

Allora, il terzo non l'ho neanche guardato per mancanza di tempo e poi non conosco la rivista.
Il secondo articolo non è un gran che, infatti subito dopo è stato rilevato che avevano sbagliato l'analisi statistica.
Per esempio lo vedete qui:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1119423/
inoltre ci sono diversi articoli che lo riportano.

Più interessante è il primo articolo... quello datato 1986. È chiaramente vecchio come il cucco ed è stato pubblicato da una rivista molto prestigiosa; inoltre non ho trovato riferimenti dove venisse contraddetto. Tuttavia non sembra essere conosciuto. Ho chiesto a un ricercatore che si occupa di cose simili e a un immunologo e nessuno dei due lo conosceva. Cosa ancora più sorprendente, chiaramente quest'articolo non ha causato il solito can can (sai che delusione gli autori...). Il perché di tutto ciò non lo so, né sono in grado di giudicare l'articolo, ma devo presumere che si stato scritto decentemente. Tuttavia (e questo è importante) gli autori non sembrano essere stati in grado di fornire risultati simili in altri ambiti simili. A quanto ho visto (e magari mi sbaglio) non mi sembra che Reilly abbia pubblicato un gran che su riviste come il Lancet dal 1986 sull'argomento omeopatia.
Bisognerebbe chiedere a qualcuno che ne sa di più e che studia l'argomento cosa ne pensa. Di certo, come una rondine non fa primavera, così ci vuole di più per provare che l'omeopatia funziona. Questo studio (come mi è stato detto) potrebbe essere frutto di una semplice aberrazione statistica.

Sono stati pubblicate successivamente molte meta analisi che dicono che omeopatia=placebo, per cui questo studio (più vecchio) va visto in questa ottica.

i ricercatori alla fine sono dei poveri pirla tipo me che ottengono risultati che poi tentano di pubblicare, ma personalmente non ho testimonianze di risultati falsati per compiacere il finanziatore (che foraggia troppo più in alto rispetto al poveraccio che spipetta). appena riesco vado a vedere gli studi di cancy

Sicuramente no (o per lo meno che ne so...).
Anche se uno studio sugli effetti benefici delle nocciole viene sponsorizzato dalla Nutella, ciò non vuol dire che sia stato fatto in mala fede o sia falso, ma certo non lo vado a pubblicare nella rivista "Amici della Nutella", ma cerco qualche altro posto.

Un'ultima cosa che mi sono sempre dimenticato... L'effetto "Topo Morto": come mai l'acqua ha una memoria così incredibilmente selettiva da ricordarsi solo una determinata cosa (sembrano i racconti di una moglie sul proprio marito e delle sue scappatelle...) e si dimentica il resto? L'acqua in questione sarà sicuramente entrata in contatto da qualche parte con un topo morto (per non dire di peggio), per cui come mai non chiamiamo quel rimedio "topomortis" invece di oscillococcinum? Dopo tutto al suo interno c'è una quantità di topo morto ALMENO uguale a quella di "principio attivo". Possibile che il "topomortis" non abbia effetti curativi (o altro) da vantare?

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Aggiungo questo brano tratto che ho trovato per puro caso sul blog di Bressanini sulla Repubblica

È un fenomeno che si riscontra anche in altri campi controversi, ad esempio l’omeopatia. I preparati omeopatici risultano avere un effetto superiore al semplice effetto placebo (in cui al paziente viene somministrata a sua insaputa una sostanza inerte ma che lui crede essere un farmaco) solamente negli articoli di bassa qualità, il che fa supporre che i risultati siano viziati da errori metodologici.[2] Negli studi di qualità elevata, controllati sin nei minimi particolari e basati su analisi statistiche corrette, le pillole omeopatiche risultano equivalenti ai placebo, e questo la dice lunga sulla qualità di molta ricerca pubblicata, che invece di essere bloccata è passata dal filtro imperfetto della revisione dei pari.

[2] Per una panoramica godibile del problema si legga Ben Goldacre, La cattiva scienza, Bruno Mondadori, Milano 2009.