Ancora sull'omeopatia -
cancy - 28-06-2012
Per preparare i rimedi omeopatici si parte sempre dalla Tintura Madre di un erba,animale etc.Cioè una soluzione fatta mettendo in alcool la materia prima.A questo punto il rimedio viene "omeopatizzato" cioè viene diluito molte volte,tutte le volte poi viene agitato con un apparecchio apposito di cui al momento mi sfugge il nome.
Per dosaggio di un omeopatico si intende il numero delle diluizioni.Esistono le diluizioni decimali ( D più il numero) le Centesimali ( es 5CH) e queste sono le principali.Quello che nessuno sa è che nelle diluizioni decimali è possibile rinvenire la sostanza,cioè non sono acqua e basta per dirla con Arkadian.Se il numero della diluizione è basso vuol dire che la soluzione è stata diluita poche volte (quindi è un dosaggio più alto),viceversa se il numero è alto la soluzione è stata diluita molte volte (e il dosaggio è più basso).Per dirla tutta le diluizioni decimali possono dare reazioni avverse (per lo più in caso di allergie alla pianta usata).
Il rimedio fitoterapico invece usa per lo più TM o estratti idroalcolici,cioè prendi la pianta e ci metti l'alcool (avete presente come si fa il mirto?)o una soluzione acqua e alcool,o altrimenti si estraggono i principi attivi con altri solventi.I rimedi fitoterapici hanno effetti collaterali e interazioni,es l'iperico rende inutile la pillola anticoncezionale.
Per quanto riguarda le ricette.Per il farmacista (in Italia) qualsiasi foglietto con su scritto qualcosa dal medico,timbrato,datato e firmato è una ricetta.La ricetta di Cecilia serve al farmacista per preparare nel laboratorio della farmacia il rimedio cosi come ordinato dal medico,evidentemente la diluizione o la forma farmaceutica non erano disponibili nei preparati industriali (che seguono le stesse regole della farmacia per la preparazione).Tali ricette seguono dei formalismi dettati dalla farmacopea ufficiale (ormai è quella europea).In farmacia si può preparare tutto,iniettabili compresi però ci vuole la prescrizione o il preparato deve essere compreso tra le ricette classiche della farmacopea (es acqua Dalibur o soluzione borosalicilica).
Ricordo ad esempio un bimbo cardiopatico che doveva assumere un farmaco antiaritmico,ebbene lo si preparava in farmacia secondo la ricetta del medico perchè in commercio esisteva solo in pastiglie col dosaggio da adulto.
@Arkadian ho riesumato il libro della Guna sugli studi dei farmaci omeopatici,quando ho tempo vi scrivo quali sono
RE: Spasmi affettivi -
alessimdon - 28-06-2012
(28-06-2012, 12:16 12)cancy Ha scritto: Per preparare i rimedi omeopatici si parte sempre dalla Tintura Madre di un erba,animale etc.Cioè una soluzione fatta mettendo in alcool la materia prima.A questo punto il rimedio viene "omeopatizzato" cioè viene diluito molte volte,tutte le volte poi viene agitato con un apparecchio apposito di cui al momento mi sfugge il nome.
Per dosaggio di un omeopatico si intende il numero delle diluizioni.Esistono le diluizioni decimali ( D più il numero) le Centesimali ( es 5CH) e queste sono le principali.Quello che nessuno sa è che nelle diluizioni decimali è possibile rinvenire la sostanza,cioè non sono acqua e basta per dirla con Arkadian.Se il numero della diluizione è basso vuol dire che la soluzione è stata diluita poche volte (quindi è un dosaggio più alto),viceversa se il numero è alto la soluzione è stata diluita molte volte (e il dosaggio è più basso).Per dirla tutta le diluizioni decimali possono dare reazioni avverse (per lo più in caso di allergie alla pianta usata).
Il rimedio fitoterapico invece usa per lo più TM o estratti idroalcolici,cioè prendi la pianta e ci metti l'alcool (avete presente come si fa il mirto?)o una soluzione acqua e alcool,o altrimenti si estraggono i principi attivi con altri solventi.I rimedi fitoterapici hanno effetti collaterali e interazioni,es l'iperico rende inutile la pillola anticoncezionale.
Per quanto riguarda le ricette.Per il farmacista (in Italia) qualsiasi foglietto con su scritto qualcosa dal medico,timbrato,datato e firmato è una ricetta.La ricetta di Cecilia serve al farmacista per preparare nel laboratorio della farmacia il rimedio cosi come ordinato dal medico,evidentemente la diluizione o la forma farmaceutica non erano disponibili nei preparati industriali (che seguono le stesse regole della farmacia per la preparazione).Tali ricette seguono dei formalismi dettati dalla farmacopea ufficiale (ormai è quella europea).In farmacia si può preparare tutto,iniettabili compresi però ci vuole la prescrizione o il preparato deve essere compreso tra le ricette classiche della farmacopea (es acqua Dalibur o soluzione borosalicilica).
Ricordo ad esempio un bimbo cardiopatico che doveva assumere un farmaco antiaritmico,ebbene lo si preparava in farmacia secondo la ricetta del medico perchè in commercio esisteva solo in pastiglie col dosaggio da adulto.
@Arkadian ho riesumato il libro della Guna sugli studi dei farmaci omeopatici,quando ho tempo vi scrivo quali sono
Molto interessante. Ma quindi un dosaggio 30ch e' piu' diluito di uno 6ch? O ho capito male? In questo caso sarebbe sorprendene: di solito per i bambini mi davano il 6ch mentre per me il 30ch....
RE: Spasmi affettivi -
rossanalib - 28-06-2012
alla bella spiegazioen di cancy volevo aggiungere una cosa: potrebbe anche essere che a Giovanni sia stato prescritta pulsatilla particolarmente alta nella diluizione e quindi il farmacista si vuole accertare che sia il frutto della prescrizione del medico, perchè in realtà dire che l'omeopatia non ha effetti collaterali non è proprio esatto. Quando si usano diluizioni alte potrebbero anche causare dei problemi...faccio un esempio: se viene prescritto un rimedio contro iperattività, agitazione, nervosismo, potrebbe anche succedere che il rimedio non viene centrato al primo colpo e queste caratteristiche al posto di diminuire si accentuano perchè la diluizione alta agisce in maniera molto forte e decisa...in questo caso, se non si centra al primo colpo si dovrà cambiare rimedio, anche perchè non tutti reagiamo alla stessa identica maniera, per questo l'omeopatia deve essere individualizzata quando si usano diluizioni importanti e ancor più nei bambini che di solito rispondono benissimo all'omeopatia. Cmq il discorso omeopatia non è così semplice come possa apparire ai profani che la intendono come "acqua fresca" (ogni riferimento a certe persone è puramente casuale...
), ma presuppone davvero molte variabili che un medico omeopata deve tener presente. Riguardo agli studi che mi chiedeva arkadian bè ne trovi diversi, alcuni link li avevo già postati diverso tempo fa in un'altra discussione, ma mi sa che non li hai letti
...e sennò ne puoi trovare tantissimi anche da te, così come puoi trovare una marea di libri che parlano dell'argomento perchè in UK ce ne sono molti di più che in Italia, l'importante è che tu voglia approfondire l'argomento, anche da scettico, l'importante è la VOLONTA'....
RE: Ancora sull'omeopatia -
arkadian - 28-06-2012
Per chi fosse interessato alla discussione che ha generato questa, la trovate qui:
http://www.autosvezzamento.it/forum/Thread-spasmi-affettivi?pid=38875#pid38875
RE: Spasmi affettivi -
arkadian - 28-06-2012
(28-06-2012, 12:16 12)cancy Ha scritto: Per preparare i rimedi omeopatici si parte sempre dalla Tintura Madre di un erba,animale etc.
...
@Arkadian ho riesumato il libro della Guna sugli studi dei farmaci omeopatici,quando ho tempo vi scrivo quali sono
Grazie Cancy, soprattutto per il pezzo sulla fitoterapia sulla quale non sapevo niente.
Ho visto che la Guna è una ditta che vende rimedi omeopatici (tra le altre cose) quindi non so cosa possa dire di attendibile o di indipendente sull'argomento.
(28-06-2012, 02:45 14)alessimdon Ha scritto: Molto interessante. Ma quindi un dosaggio 30ch e' piu' diluito di uno 6ch? O ho capito male? In questo caso sarebbe sorprendene: di solito per i bambini mi davano il 6ch mentre per me il 30ch....
Sì vero, ma se credi all'omeopatia, i rimedi maggiormente diluiti sono più potenti di quelli meno diluiti.
Comunque approfittiamo della tua osservazione per fare due conti...
Un dosaggio di 6ch vuol dire che prendi 10 g (1cl) di tintura Madre e la diluisci in 1 l d'acqua. Agiti il tutto. Poi prendi 10g del preparato ottenuto e lo diluisci in 1 l d'acqua e ricominci ad agitare. Ripeti l'operazione in totale per 6 volte. Ciò vuol dire che in 1l di soluzione finale sono presenti 0,000000001g=10^-9 g ovvero un 1 miliardesimo di grammo o 1 milionesimo di milligrammo. Se ogni granulo viene imbevuto di questa sostanza usandone, diciamo 0,5g, questo granulo conterrà 0,005 milionesimi di milligrammo di tintura madre. (Spero di aver fatto i conti giusti...).
In altre parole i miei 10 g di tintura madre (1cl) sono stati dispersi in 1 miliardo di m3 o se preferite in 1 km cubo di acqua...
Forse ci possono essere degli effetti misurabili causati da tale "preparato", ma mi piacerebbe davvero vederli... Per lo meno c'è ancora traccia della tintura madre.
In ogni caso questo è il rimedio non molto diluito (chiamiamolo un preparato omeopatico in versione junior), poiché i rimedi omeopatici "migliori" ripetono il processo di diluizione 20-30 volte o più.
Dalle scuole superiori ci ricordiamo del numero di Avogadro che ci dà il numero di molecole presenti in un volume campione di sostanza. Questo numero è dell'ordine di 10^23, per cui una diluizione superiore a CH12 statisticamente non conterrà alcuna molecola di tintura madre. Zero. Nulla.
Bisogna precisare però che chi crede nell'omeopatia dice che rimedi omeopatici funzionano non grazie al "principio attivo" che (non) contengono, ma sfruttando una fantomatica "memoria dell'acqua" che, in un modo non meglio specificato, fa sì che l'acqua anche se priva di "principio attivo" ne abbia in qualche modo assorbito le qualità. La cosa mi potrebbe stare anche bene, dato che di cose che non si capiscono in questo mondo ce ne sono tante, peccato però che nessuno sia riuscito a provare/misurare/dimostrare che questa "memoria dell'acqua" effettivamente esista.
Tra l'altro stavo riflettendo sul fatto che un rimedio omeopatico in granuli, dove i granuli stessi sono stati bagnati con l'acqua (miracolosa) di cui sopra, l'acqua non la contengono più in quanto evaporata (se così non fosse in vece che granuli avremmo una poltiglia). Desumo quindi che le proprietà medicamentose del principio attivo sono state spostate nell'acqua (che non lo contiene più) e dall'acqua sono state trasferite allo zucchero che forma i granuli...
In sostanza, ho un rimedio che non contiene principio attivo, che è stato preparato con metodi che non hanno significato e senza riscontri oggettivi riguardo la loro efficacia, ma ciononostante mi si chiede di credere che funzionino.
Aggiungo che articoli pubblicati da comilva o da informasalus e compagnia non valgono niente, in quanto è come rivolgersi all'associazione degli astrologi per una prova che l'astrologia funziona.
Se ci fosse un articolo che anche solo suggerisse che l'omeopatia possa funzionare e che la memoria dell'acqua in qualche modo esista (o almeno che spieghi come funziona), sono sicuro che Nature o simili riviste si farebbero in quattro per pubblicarle, garantendo nel contempo ricchezza e fama imperitura per chi ha effettuato la scoperta.
Parlando di Nature, qui potete leggere (in inglese) del famoso scandalo relativo alla pubblicazione, proprio su Nature, di un articolo (se cercate in rete trovate montagne di siti che ne parlano) che sembrava provare l'esistenza della memoria dell'acqua nel 1988.
http://en.wikipedia.org/wiki/Water_memory
Qui invece si accenna alla storia più recente di Luc Montaigner
http://it.wikipedia.org/wiki/Memoria_dell%27acqua
Se ho detto qualcosa di inesatto fatemi sapere.
RE: Ancora sull'omeopatia -
cancy - 29-06-2012
Nessuno sa spiegare in maniera scientifica come funzionano gli omeopatici,su questo siamo d'accordo tutti.Ovviamente per i conti fatti da Arkadian è vero che dopo una certa diluizione non c'è più sostanza e questo è il motivo per cui gli omeopatici vengono considerati acqua fresca.Gli studi che sembrano trovare una qualche forma di spiegazione sul perchè funzionino* la stanno danno gli studi sui campi elettromagnetici delle sostanze ma non sono un fisico quindi non posso dire nulla.Vero è che anche miei professori (che sono scettici più di Arkadian) ammettono che molte volte anche dosi inesistenti danno un effetto.Nello specifico in laboratorio un feromone per far reagire l'insetto deve avere tot concentrazione (misurabile) invece in natura l'insetto reagisce a km di distanza (quindi non c'è la concentrazione ideale):come si spiega?BO.Tenete conto che anche l'organismo umano usa dosi minimali per comunicare tra i vari organi e che molti sistemi sono ancora sconosciuti.Anche i farmaci tradizionali sono stati usati per tantissimo tempo senza che si conoscesse effettivamente il meccanismo d'azione e molti effetti collaterali saltano fuori solo con l'uso sulle persone proprio perchè non conosciamo a fondo tutti i meccanismi di regolazione del corpo umano.
*l'omeopatico funziona: è un dato di fatto.Un adulto che assume un farmaco/omeopatico può lasciarsi suggestionare e falsare l'effetto (sia positivamente che negativamente) ma un bambino-lattante no.Le suppostine per la febbre omeopatiche la fanno scendere e il dato del termometro non si può influenzare.E tanti genitori miei clienti sono davvero scettici ma continuano a comprare l'omeopatico perchè funziona.
RE: Ancora sull'omeopatia -
arkadian - 29-06-2012
(29-06-2012, 11:26 11)cancy Ha scritto: *l'omeopatico funziona: è un dato di fatto.Un adulto che assume un farmaco/omeopatico può lasciarsi suggestionare e falsare l'effetto (sia positivamente che negativamente) ma un bambino-lattante no.Le suppostine per la febbre omeopatiche la fanno scendere e il dato del termometro non si può influenzare.E tanti genitori miei clienti sono davvero scettici ma continuano a comprare l'omeopatico perchè funziona.
Se così fosse, allora ci sarebbero studi che lo confermerebbe, invece NIENTE.
Lo scandalo dell'articolo su Nature ne è un buon esempio. Hanno fatto salti mortali per vedere di provare che quel pezzo aveva un fondo di verità, ma hanno fallito miseramente.
Sulla storia del campo elettromagnetico, non ne so niente. È vero che il campo elettromagnetico si propaga nel vuoto, e lo stesso lo fa la gravità, ma mi sfugge proprio come si possa concludere che ci sia un legame con l'omeopatia (leggi per esempio l'altro articolo su Luc Montaigner e la diatriba che ne è conseguita).
Insomma, come ho già detto diverse volte, di cose che non si capiscono il mondo è pieno, ma prima di (non) capirle, bisogna determinare se siamo davanti a un effetto o meno.
Finora ci sono esattamente ZERO studi che dicono che ci sia un qualsivoglia effetto dovuto ai rimedi omeopatici.
Altrimenti, come mai per sapere la
posologia della camilia o del chamodent ti devi rivolgere alla vicina o a internet?
PS
I genitori continuano a comprare l'omeopatico molto probabilmente perché non sanno cosa comprano davvero. A mio avviso pensano di comprare un qualcosa a base di erbe.
PPS
Vogliamo mettere sul prontuario anche il bacino che fa passare la bua? E magari insieme possiamo prendere il massaggino e la carezzina. Anche questi rimedi sono ottimi sui bambini piccoli.
RE: Ancora sull'omeopatia -
rossanalib - 29-06-2012
Arkadian, cancy parlava di LATTANTI! altro che bacio che fa passare la bua! cmq non ho mai linkato materiale che parla di omeopatia dal sito comilva...vedi che non leggi!
da informasalus sì, ma tutti gli articoli di informasalusa sono correlati da bibliografia o citano studi scientifici. riguardo ai casi di veterinaria di cui ti parlavo eccone alcuni:
http://www.omeopatia.org/upload/Image/my_operatori/displasia.pdf
e poi un interessante articolo che parla dei costi dell'omeopatia che tu reputi tanto alti..non capisco da dove ti venga questa certezza visto che non sei mai stato da un omeopata nè usi rimedi omeopatici...ma bo? ecco l'articolo comunque
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=281&ID_articolo=41&ID_sezione=646
RE: Ancora sull'omeopatia -
arkadian - 29-06-2012
(29-06-2012, 05:33 17)rossanalib Ha scritto: ... studi scientifici. riguardo ai casi di veterinaria di cui ti parlavo eccone alcuni: http://www.omeopatia.org/upload/Image/my_operatori/displasia.pdf
e poi un interessante articolo che parla dei costi dell'omeopatia che tu reputi tanto alti..non capisco da dove ti venga questa certezza visto che non sei mai stato da un omeopata nè usi rimedi omeopatici...ma bo? ecco l'articolo comunque http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=281&ID_articolo=41&ID_sezione=646
Ho dato un'occhiata agli articoli. Quello della Stampa è interessante, ma non ho ben capito quali conclusioni, a tuo dire, bisognerebbe trarvi.
Dice che l'omeopatia fa risparmiare il servizio sanitario (se non altro non credo che i rimedi li passi la mutua...) e chi usa medicine alternative sembra vivere più a lungo. Ma piuttosto che credere a una fantomatica memoria dell'acqua, ecc. ecc. non sembra più ragionevole dire che chi si affida all'omeopatia è più probabile che abbia uno stile di vita più attento, per cui vive di più? Né l'articolo della Stampa, né quello che citano fa alcuna illazione sulla VALIDITÀ del metodo stesso, ma riportano solo un risultato che non ho problemi ad accettare per vero.
Il secondo articolo riportato nel pezzo della Stampa cita uno studio che esamina chi utilizza l'omeopatia in Germania. Non vedo dove sia il problema. Anche un numero enorme di utenti non provano che la teoria sia vera. È un po' come dire che se un numero crescente di persone va a messa, allora Dio esiste... Interessante poi la dimanda che si pongono al termine del pezzo: "
Insomma, l'articolo della Stampa è interessante, ma non capisco proprio perché me lo hai sottoposto daro non mi sembra oggetto di controversia.
Per quanto riguarda l'articolo sui cani, chiaramente NON l'ho letto in quanto non è che ne capisca niente di tutto ciò. Da ignorante quale sono è facile rimbambirmi con qualche parolone e grafici ben piazzati. TUTTAVIA uno non può non chiedersi perché, se l'articolo è così ben scritto e probatorio, non sia stato pubblicato altrove e non solo su omeopatia.org, informasalus e su omeopatiapossibile (e se il tipo è così bravo perchè non pubblichi anche altrove...). Chi ha fatto la peer-review? Se pubblichi solo su testate amiche, a cosa conta? Te la suoni e te la canti? Posso andare sul sito degli ufologi e riportare articoli che dicono che gli UFO esistono e sicuramente alcuni saranno molto convincenti. Ma allora? Esistono gli UFO?
RE: Ancora sull'omeopatia -
rossanalib - 30-06-2012
ho pubblicato l'articolo della stampa per rispondere a te che dici che l'omeopatia è costosa! l'avevo anche scritto
e poi in effetti l'articolo offre anche altri spunti interessanti! i testi di veterinaria che parlano di omeopatia e relativi studi esistono ma se non vuoi cimentarti nemmeno sull'articolo che ti ho mandato sui cani pensi di volerti cimentare sugli studi veterinari????
e cmq la verità è che quando una cosa ti interessa ti applichi per bene e sei anche capace di stupire ( vd allattamento
) ma quando sei prevenuto su qualcosa sei tosto eh!