10-04-2012, 09:00 21
(10-04-2012, 11:28 11)Linda Eva Ha scritto:(10-04-2012, 10:50 10)alessimdon Ha scritto:(10-04-2012, 10:06 10)cancy Ha scritto:(09-04-2012, 04:47 16)rikierikki Ha scritto: mi sembra una pagina di mamme che seguono tabelle di introduzione alimenti
No però con bimbi potenzialmente allergici credo sia da genitori responsabili evitare gli accumuli,non si è mai detto di aspettare tot o "introdurre" prima Tizio di Caio.La prima volta che Ale ha mangiato la pasta al pesto si è ritrovato il culetto rosso ma non ho pensato come prima cosa "oddio è allergico!"Ho pensato che magari la sera prima aveva mangiato omelette e a pranzo pomodori.Quindi ho lasciato passare qualche giorno e quando è capitato una giornata senza potenziali allergizzanti ho rifatto il pesto:no problem.
E'un buon sistema per tranquillizzare le mamme e soprattutto non far eliminare certi alimenti dalla dieta del bimbo solo per una reazione da accumulo
Sono d'accordo: e' un dato di fatto, se i genitori sono allergici i figli potenzialmente lo sono di piu' degli altri, e meglio accorgersene con un brufolino e identificare che dover intervenire di cortisone (o peggio).
Ti rispondo quotando,
Riki.
sì ma qui si quota a partire da dei ritagli
infatti io non parlavo di bambini potenzialmente predisposti ad allergie alimentari
mi sembra che l'autrice del tread avesse parlato di allergie di tutt'altro tipo che non sono correlate a quelle alimentari
e io pure mi riferivo a casi di genitori non aventi allergie alimentari