14-03-2012, 08:31 20
Sono d'accordo che la richiesta dell'As sia il mezzo e non il fine, ma penso che in questo modo i bimbi imparino davvero a regolarsi e non credo se lo dimentichino, almeno fino a quando sono cosí piccoli e i condizionamenti esterni non sono cosí tanti (come immagino sarà, invece, quando andranno a scuola o casa degli amici ecc ecc). Il buon rapporto con il cibo imparato con l'As significa anche sapersi autoregolare. Penso quindi che la richiesta di assaggi o spuntini fuori pasto, se non sbilancia l'alimentazione o compromette i pasti principali (e questa é e rimane una responsabilitá dei genitori), vada assecondata, ma sempre dietro esplicita richiesta! Penso sia diseducativo, e svilisca anche il valore del cibo, averlo sempre a disposizione. Non mi piacerebbe che Giulio ci giocasse fuori dalla tavola, confondendolo con un gioco come un altro o ancor peggio desse un morso qua e lá a una mela o a un biscotto solo per noia. Ma queste sono regole che variano da famiglia a famiglia, come uno meglio credo. Io sono un'appassionata sostenitrice del pensiero Montessori, ma credo che per la merenda autogestita si riferisse ai bimbi piú grandi. Anche con i giochi e i materiali, la Montessori lascia sí liberi i bimbi di scegliere cosa fare, ma l'esempio arriva sempre e comunque da un adulto, che spiega loro come si fa. Per me col cibo deve essere la stessa cosa: libertá di mangiare e chiedere quando si ha fame, scegliere tra quello che c'è in tavola, ma un minimo di istruzioni ci vanno, anche solo col buon esempio dei genitori.