30-10-2011, 06:13 18
E poi tieni presente che all'inizio neanche è in grado di immaginare lontanamente che ciò che fate a tavola sia 'nutrirvi' né che le cose che portate alla bocca siano potenziali 'sostituti' del latte, quindi cibo.
Nella sua testolina immagino che 'mangiare' sia esclusivamente 'ciucciare'!
La curiosità iniziale è gioco e basta e non fa differenza fra cibo, giochi, pezzi di carta e posate.
L'unica differe za la farebbe vedervi provare soddisfazione con questo strano 'gioco'.
Volendo anche guardare insistentemente con un brillio negli occhi può essere un modo di esprimere curiosità.
Però secondo me ciò che pensiamo ci abbia 'chiesto' dovremmo metterglielo solo a disposizione: in mano, sul seggiolone, in qualunque modo possa raggiungerlo da solo.
Perché un gioco mica glielo mettiamo noi in bocca, no?
Hanno bisogno di esplorarlo come fosse un cucchiaino e come dice Rikierikki solo una volta esplorato anche con il senso 'gusto', del tutto casualmente, iniziano a scoprire un qualcosa in più che ha questo gioco rispetto ad altri....
Da qui a dire che hanno capito tutto ce ne vuole, poi dipende dalla loro indole, il particolare personale percorso mentale di associazioni che compiono, la lenta graduale formazione-continua trasformazione-evoluzione del gusto ecc, oltre alla continuità delle occasioni di sperimentare, la quantità di tempo che può durare questa fase.
Poi passi indietro, rallentamenti, periodi solo latte e .....improvvisi salti avanti diventano all'ordine del giorno.
Per la mia esperienza personale, ripasso, ok?
Nella sua testolina immagino che 'mangiare' sia esclusivamente 'ciucciare'!
La curiosità iniziale è gioco e basta e non fa differenza fra cibo, giochi, pezzi di carta e posate.
L'unica differe za la farebbe vedervi provare soddisfazione con questo strano 'gioco'.
Volendo anche guardare insistentemente con un brillio negli occhi può essere un modo di esprimere curiosità.
Però secondo me ciò che pensiamo ci abbia 'chiesto' dovremmo metterglielo solo a disposizione: in mano, sul seggiolone, in qualunque modo possa raggiungerlo da solo.
Perché un gioco mica glielo mettiamo noi in bocca, no?
Hanno bisogno di esplorarlo come fosse un cucchiaino e come dice Rikierikki solo una volta esplorato anche con il senso 'gusto', del tutto casualmente, iniziano a scoprire un qualcosa in più che ha questo gioco rispetto ad altri....
Da qui a dire che hanno capito tutto ce ne vuole, poi dipende dalla loro indole, il particolare personale percorso mentale di associazioni che compiono, la lenta graduale formazione-continua trasformazione-evoluzione del gusto ecc, oltre alla continuità delle occasioni di sperimentare, la quantità di tempo che può durare questa fase.
Poi passi indietro, rallentamenti, periodi solo latte e .....improvvisi salti avanti diventano all'ordine del giorno.
Per la mia esperienza personale, ripasso, ok?
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello