12-10-2011, 01:27 13
(11-10-2011, 04:40 16)rossanalib Ha scritto:Ho impostato male la domanda ed effettivamente sembrava quasi che volessi porre questo dubbio esistenziale al mio pargolo di nove mesi e mezzo. In realtà è un quesito che mi pongo io. Domenico, devo dire, che ha sempre preferito mandare giù il boccone piuttosto che buttarlo a terra, anche se ovviamente è capitato che qualcosa gli scivolasse, o che a fine pasto quando ormai era stremato, facesse volare giù qualcosa; a quel punto smettevamo di proporgli ancora cibo perchè era chiaramente un segnale per avvisarci che il limite massimo di capienza era stato raggiunto.(11-10-2011, 12:26 12)blackbird Ha scritto: quello che mi chiedo è: probabilmente è una fase necessaria, va bene farlo sperimentare col cibo, ma qual è il confine che divide la scoperta/ con lo scarso rispetto per il cibo stesso?
io direi che è una domanda eticamente importante ma in pratica...mooooolto prematura! lo scarso rispetto per il cibo è un concetto piuttosto astratto da spiegare a bambini così piccoli! diciamo che prima del valore etico del cibo tuo figlio capirà che se va per terra poi non lo può mangiare. succederà più di frequente quando siete in giro, magari gli dai un biscotto, lui lo lancia e si mette a frignare perchè lo rivuole. tu gli spieghi che è sporco e che non si può mangiare quello che ha lanciato, e gliene offri un altro se ce l'hai.
Immagino però che effettivamente la voglia di prendere direttamente dal piatto sia uno step necessario, come lo è stato per esempio il passaggio dall'imboccamento (si potrà dire in italiano?) al mangiare con la presa a pinzetta tutto da solo. Ma questo passaggio prevede uno spreco di cibo. Ed è a questo punto che l'etica bussa alla porta.