01-07-2011, 12:55 12
Ti posto le risposte:
1)Convenzioni ce ne saranno di sicuro, ma non con l'ospedale, con la ditta che ha l'appalto del cibo in ospedale.
Bisogna vedere cosa prevedono i regolamenti sulle diete ospedaliere, può darsi che sia previsto per legge che sotto una certa età si debbano dare cibi omogenizzati e che la ditta che ha l'appalto abbia fatto un conto che sia meno costoso acquistare omogenizzati industriali piuttosto che omogenizzare il cibo in loco.
Poi anche lì possono esserci accordi o convenzioni sospette, ma come possono esserci per tutte le altre categorie alimentari e relativi fornitori.
Dal punto di vista dell'educazione alimentare non è accettabile l'omogenizzato, ma dal punto di vista della gestione dei pasti di un'intero ospedale trovo che quello che dettero da mangiare a ME prima e dopo il parto fosse ancora meno accettabile dal punto di vista nutrizionale e "psicologico".
Lo so, non ti ho risposto...
Annalisa di Carpi
2)se sia una scelta appropriata ed accettabile se ne può discutere; per me
non lo è. ma forse non c'è bisogno di sospettare convenzioni ed
intrallazzi vari. anche se, come diceva belzebu, a pensar male ... ciao,
adriano
(si tratta di Adriano Cattaneo che mi è stato detto è stato anche presidente dell'IBFAN)
1)Convenzioni ce ne saranno di sicuro, ma non con l'ospedale, con la ditta che ha l'appalto del cibo in ospedale.
Bisogna vedere cosa prevedono i regolamenti sulle diete ospedaliere, può darsi che sia previsto per legge che sotto una certa età si debbano dare cibi omogenizzati e che la ditta che ha l'appalto abbia fatto un conto che sia meno costoso acquistare omogenizzati industriali piuttosto che omogenizzare il cibo in loco.
Poi anche lì possono esserci accordi o convenzioni sospette, ma come possono esserci per tutte le altre categorie alimentari e relativi fornitori.
Dal punto di vista dell'educazione alimentare non è accettabile l'omogenizzato, ma dal punto di vista della gestione dei pasti di un'intero ospedale trovo che quello che dettero da mangiare a ME prima e dopo il parto fosse ancora meno accettabile dal punto di vista nutrizionale e "psicologico".
Lo so, non ti ho risposto...
Annalisa di Carpi
2)se sia una scelta appropriata ed accettabile se ne può discutere; per me
non lo è. ma forse non c'è bisogno di sospettare convenzioni ed
intrallazzi vari. anche se, come diceva belzebu, a pensar male ... ciao,
adriano
(si tratta di Adriano Cattaneo che mi è stato detto è stato anche presidente dell'IBFAN)