02-05-2011, 01:18 01
a proposito di questo tema vorrei segnalarvi sull'ultimo numero di Uppa un'articolo che appare a pag. 8 (Ridateci papà e mamma. Appello urgente ai genitori: rinunciare all'autorità fa male alla salute dei vostri figli)... la sua lettura mi ha inizialmente lasciato un po' così, visto che mi sembrava che in un certo qual modo stridesse con altri articoli del passato apparsi sulla rivista (qui si demonizza un sacco il lettone e in generale tutte quelle pratiche educative molto poco adultocentriche e piuttosto bambinocentriche, si parla di bambini viziati incapaci di crescere, genitori pigri che lasciano fare per non rischiare di scontrarsi con loro, vi si pontifica molto a mio parere e si presagiscono i futuri più nefasti)... l'articolo non nasce per UPPA, ma fa parte di un libro "Facciamola finita!" scritto da Paolo Sarti, pediatra, pittore, musicista fiorentino ultimamente molto "alla moda" (ha scritto molti libri, anche sull'alimentazione dell'infanzia, date un'occhiata al suo sito, anche se magari lo conoscete già: http://www.paolosarti.it/)... le mie impressioni di poca attinenza tra UPPA e quanto scrive Sarti (tra i suoi titoli ad esempio: "Neonati maleducati. Imparare ad essere genitori e a riconoscere i propri errori) si confermano dal trafiletto che segue l'articolo da parte del direttore responsabile della rivista, Vincenzo Calia che sotto il titolo di LETTONE FELICE scrive:
"La crescente difficoltà che moltissimi genitori hanno nel gestire gli inevitabili conflitti con i figli è sotto gli occhi di tutti, e chi fa il pediatra da molto tempo non può non essersi accorto di questo e non fa nessuna fatica a condividere l'accorato appello di Paolo Sarti. Che la presenza di un bimbo nel lettone venga avvertita come disturbante, e tuttavia i genitori sembrano incapaci di "liberarsene", è altrettanto evidente. Esiste però un'altra faccia della medaglia che potremmo chiamare "lettone felice": i genitori che invece godono di questa presenza e non l'avvertono come "devastante la loro vita sessuale e lavorativa". Forse è a queste situazioni che si addice veramente il termine di "cosleeping", inteso come modalità di allevamento "ad alto contatto fisico" di cui UPPA ha altre volte parlato (Speciale "la nanna dei bambini" settembre/ottobre 2009); una modalità che però non prescinde dall'assunzione in pieno delle funzioni di genitore, con tutto quello che ne consegue. Insomma, il lettone felice come terza via fra l'educazione superpermissiva, che giustamente ci allarma, e quella superdistaccata, che a molti non riuscirebbe spontanea.
"La crescente difficoltà che moltissimi genitori hanno nel gestire gli inevitabili conflitti con i figli è sotto gli occhi di tutti, e chi fa il pediatra da molto tempo non può non essersi accorto di questo e non fa nessuna fatica a condividere l'accorato appello di Paolo Sarti. Che la presenza di un bimbo nel lettone venga avvertita come disturbante, e tuttavia i genitori sembrano incapaci di "liberarsene", è altrettanto evidente. Esiste però un'altra faccia della medaglia che potremmo chiamare "lettone felice": i genitori che invece godono di questa presenza e non l'avvertono come "devastante la loro vita sessuale e lavorativa". Forse è a queste situazioni che si addice veramente il termine di "cosleeping", inteso come modalità di allevamento "ad alto contatto fisico" di cui UPPA ha altre volte parlato (Speciale "la nanna dei bambini" settembre/ottobre 2009); una modalità che però non prescinde dall'assunzione in pieno delle funzioni di genitore, con tutto quello che ne consegue. Insomma, il lettone felice come terza via fra l'educazione superpermissiva, che giustamente ci allarma, e quella superdistaccata, che a molti non riuscirebbe spontanea.
Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)