29-04-2011, 10:22 22
Anche io arrivo in ritardissimo però volevo scrivere qualche considerazione sparsa sull'argomento. Ho letto in fretta quindi spero che perdonerete qualche imprecisione nel citare.
Il sonno è un evento fisiologico, come il mangiare, il camminare ecc...
Nessuno di noi autosvezzaneti si sognerebbe di forzare o addestrare un bimbo a mangiare, perché sappiamo che prima o poi mangerà da se'. Lo incoraggiamo, certo, mettendolo a tavola con noi, facendogli delle proposte, ma sappiamo che è inutile e deleterio forzare. CHi mangia presto, chi tardi, chi tanto e chi poco, va tutto bene.
Si incoraggia, si indirizza, ma non si forza perché l'evoluzione farà da se'. E questo nonostante le ansie o le fatiche che comporta.
Stessa cosa per il camminare, ad esempio. Si incoraggia, si guida, ma forzare un evento che avverrà comunque prima o poi non è il caos di farlo.
Così credo che sia il sonno. Chi dorme prima, chi poi, chi tanto e chi poco. Ogni piccolo crescerà.
Credo che sia doveroso indirizzare e guidare basandosi sui bisogni del bimbo che si accudisce, ma forzare e lasciare piangere un piccolo per una presunta "buona educazione del sonno" credo che sia deleterio a lungo termine.
Molte sono le cose che si possono fare per indirizzare verso un igiene del sonno e ogni famiglia trova le sue strategie. Però secondo me, far piangere dei bimbi pur di no prenderli in bracci o non portarli nel lettone se ne hanno bisogno non mi sembra educativo. Stessa cosa se chiedono si dormire per conto loro perché magari dormire in compagnia li fa dormire male.
Il compito e le scelte a cui siamo chiamati come genitori credo che stiano nel saper riconoscere e rispettare i bisogni dei piccoli e nel dare risposte a questi bisogni indirizzandoli sempre verso l'autonomia.
******
Alcune esperienze pratiche che mi va di condividere.
Qui se ci sono io l'addormentamento avviene al seno, se no in braccio. Cogliendo bene i segnali del sonno non dura più di 15 minuti. Concordo con chi dice che più si a fretta di scappare più tempo si impiega. Se invece ci si rilassa si fa in un attimo.
C'era poi chi chiedeva se chi addormenta in braccio non lavora (spero di ricordare bene). Io addormento in braccio, allatto alla notte, e lavoro al pubblico di pomeriggio, più un extra che faccio spesso la sera, se non sono stremata, se no durante i pisolini, in più devo spesso studiare. Non nascondo che sono spesso stremata. Ma l'addormentamento per me è un piacevole momento di relax. Anzi, delle volte cerco di tirarla per le lunghe, perché davvero sentirla rilassarsi in braccio e dormire mi rilassa infinitamete.
Il sonno è un evento fisiologico, come il mangiare, il camminare ecc...
Nessuno di noi autosvezzaneti si sognerebbe di forzare o addestrare un bimbo a mangiare, perché sappiamo che prima o poi mangerà da se'. Lo incoraggiamo, certo, mettendolo a tavola con noi, facendogli delle proposte, ma sappiamo che è inutile e deleterio forzare. CHi mangia presto, chi tardi, chi tanto e chi poco, va tutto bene.
Si incoraggia, si indirizza, ma non si forza perché l'evoluzione farà da se'. E questo nonostante le ansie o le fatiche che comporta.
Stessa cosa per il camminare, ad esempio. Si incoraggia, si guida, ma forzare un evento che avverrà comunque prima o poi non è il caos di farlo.
Così credo che sia il sonno. Chi dorme prima, chi poi, chi tanto e chi poco. Ogni piccolo crescerà.
Credo che sia doveroso indirizzare e guidare basandosi sui bisogni del bimbo che si accudisce, ma forzare e lasciare piangere un piccolo per una presunta "buona educazione del sonno" credo che sia deleterio a lungo termine.
Molte sono le cose che si possono fare per indirizzare verso un igiene del sonno e ogni famiglia trova le sue strategie. Però secondo me, far piangere dei bimbi pur di no prenderli in bracci o non portarli nel lettone se ne hanno bisogno non mi sembra educativo. Stessa cosa se chiedono si dormire per conto loro perché magari dormire in compagnia li fa dormire male.
Il compito e le scelte a cui siamo chiamati come genitori credo che stiano nel saper riconoscere e rispettare i bisogni dei piccoli e nel dare risposte a questi bisogni indirizzandoli sempre verso l'autonomia.
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Alcune esperienze pratiche che mi va di condividere.
Qui se ci sono io l'addormentamento avviene al seno, se no in braccio. Cogliendo bene i segnali del sonno non dura più di 15 minuti. Concordo con chi dice che più si a fretta di scappare più tempo si impiega. Se invece ci si rilassa si fa in un attimo.
C'era poi chi chiedeva se chi addormenta in braccio non lavora (spero di ricordare bene). Io addormento in braccio, allatto alla notte, e lavoro al pubblico di pomeriggio, più un extra che faccio spesso la sera, se non sono stremata, se no durante i pisolini, in più devo spesso studiare. Non nascondo che sono spesso stremata. Ma l'addormentamento per me è un piacevole momento di relax. Anzi, delle volte cerco di tirarla per le lunghe, perché davvero sentirla rilassarsi in braccio e dormire mi rilassa infinitamete.
N. 12/03/2010
E. 03/03/2013