28-04-2011, 06:09 18
(28-04-2011, 05:38 17)aleberto Ha scritto: (perché adesso nel passeggino ci sta eh? Mica come gran parte delle persone pensano: perché l'ho viziato con la fascia per i primi mesi adesso continua a voler rimanere attaccato a me come una cozza sullo scoglio ),
per il mio modo di vedere questo è stato il vero segreto per il conseguimento della sua autonomia, un'autonomia non imposta dall'esterno ma raggiunta in modo (scusate il gioco di parole) davvero autonomo...
... secondo questo principio dovremmo cercare di abituare i nostri bimbi piccolissimi a dormire in una tenda in giardino in modo tale che quando da adolescenti andranno al campeggio sapranno già bene come comportarsi?????
Per chi può interessare:
anche per me è stato così con Filippo: quando era piccolo non voleva stare nel passeggino/ovetto/sdraietta, piangeva all'infinito! La fascia mi è stata di grandissssssimo aiuto! Tra l'altro io l'avevo comprata quando Filippo era solo nei nostri pensieri, ma mi è stata consigliata anche in ospedale, visto che Filippo ha passato il primo mese di vita nel reparto Patologia Neonatale e non a casa sua. Come Tobia, adesso sta nel passeggino anche per molto (a patto che ci siano cose che lo interessano da vedere o meglio da "studiare", al primo posto le brumm-brumm)
Secondo punto: credo fermamente che l'autonomia, la fiducia in se stessi, si conquista solo se i precedenti bisogni sono stati soddisfatti. Io conosco una infinità di persone che, per esempio, hanno figli che sono andati a dormire senza costrizioni nella propria cameretta intorno ai tre anni, dopo aver dormito con i genitori...e aggiungo, come più volte detto qui: in giappone il co-sleeping per i primi anni di vita dei bambini è pratica comune, credete forse che i piccoli giapponesi vengono tutti costretti (magari con metodo Estivill) a dormire da soli, quando sono più grandicelli?
Non è togliendo ora che si ottiene dopo, ma è dando ora, che dopo si otterrà di più!!!
Terzo punto: ah ah ah, mi hai fatto ridere un sacco!!! Comunque la tua provocazione centra in pieno il problema: come dice la Montessori (perdonatemi, ora sono nella fase montessoriana): i bambini vivono nel presente, a differenza di noi adulti che viviamo nel passato e nel futuro. Se hanno un bisogno adesso, è adesso che questo bisogno va soddisfatto. Sempre tenendo fermi i due punti fondamentali: amore e rispetto!
mannaggia, mi sono accorta ora che sono diventata "membro esperto"! Wow!!