28-04-2011, 12:10 12
Continuo a leggere la parola "addestrare" e la trovo veramente sbagliata nel contesto. Non necessariamente e' tutto bianco o nero, giusto o sbagliato, buono o cattivo. E non necessariamente si sta parlando di obbligare il bambino a fare qualcosa che non gli si confa' (esiste questa parola??), ma si parla di indirizzarlo verso una strada piuttosto che un'altra. Io questi metodi di addestramento per figli di una societa' di un certo tipo non li conosco, e faccio pure fatica ad immaginarli. Non parliamo (o almeno non io, ma forse e' qui il problema? Stiamo riferendoci a cose diverse?) di legare i figli al letto o non toccarli per 24 ore, dai... Si parla di correggere alcune abitudini nel momento in cui qualcuno ne soffre al punto da non poterne piu'. Nessun genitore resisterebbe come una statua di marmo al pianto disperato del figlio, ma a 3 minuti di lagna per una notte di sonno decente si'.
Credo che tutti siamo d'accordo che gli eccessi sono condannabili, e per quando il puntatore sulla linea dell'accettabilita' e' sicuramente molto mobile a seconda di chi ha il mouse in mano, c'e' un range di media ampiezza prima che la si arrivi alla zona rossa.
Poi queste fantomatiche conseguenze negative per il bambino (parolone sovrastato da una grossa nuvola nera, con tuoni e fulmini)... mi suona come un'enorme mastodontica esagerazione
Io ogni tanto guardo mia figlia e mi chiedo "Ma ti manca qualcosa perche' l'allattamento non ha ingranato? perche' dormi nel tuo lettino abbracciata alla maglietta di Peppa Pig invece che a me? o perche' hai degli orari pressoche' fissi tutti i giorni?". E ci penso tanto... Ma poi la guardo, mi sorride, mi risponde "Gno" quando le chiedo se e' l'amore di mamma... e mi viene da ridere al pensiero di quanto posso essere stata cretina solo a mettere in dubbio che lei sia la bambina serena e tranquilla che io vedo (o meglio, osservo, scruto, analizzo... perche' il verbo vedere non e' profondo abbastanza....).
Io non ho parlato di egoismo e l'egocentrismo e' una cosa diversa.
Il mammocentrismo di cui parlo io, come ho provato a spiegare, ha radici molteplici.
Non credo che esistano al mondo madri che creano distanza tra se stesse e il proprio figlio, ma ci sono modi diversi e molto personali di vivere la vicinanza. E di certo l'amore della mamma "empatica" (?) non vale di piu' di quella che lo e' di meno.
Credo che tutti siamo d'accordo che gli eccessi sono condannabili, e per quando il puntatore sulla linea dell'accettabilita' e' sicuramente molto mobile a seconda di chi ha il mouse in mano, c'e' un range di media ampiezza prima che la si arrivi alla zona rossa.
Poi queste fantomatiche conseguenze negative per il bambino (parolone sovrastato da una grossa nuvola nera, con tuoni e fulmini)... mi suona come un'enorme mastodontica esagerazione
Io ogni tanto guardo mia figlia e mi chiedo "Ma ti manca qualcosa perche' l'allattamento non ha ingranato? perche' dormi nel tuo lettino abbracciata alla maglietta di Peppa Pig invece che a me? o perche' hai degli orari pressoche' fissi tutti i giorni?". E ci penso tanto... Ma poi la guardo, mi sorride, mi risponde "Gno" quando le chiedo se e' l'amore di mamma... e mi viene da ridere al pensiero di quanto posso essere stata cretina solo a mettere in dubbio che lei sia la bambina serena e tranquilla che io vedo (o meglio, osservo, scruto, analizzo... perche' il verbo vedere non e' profondo abbastanza....).
(28-04-2011, 11:41 11)LatteMiele Ha scritto: In fine volevo chiedere ad Ax: Pensi che le mamme che scelgono di vivere l'affettività con il proprio figlio nel modo più empatico possibile, lo facciano perchè sono egocentriche?
Perchè vogliono che la vita del proprio figlio giri intorno a lei?
Secondo te, sono più egoiste delle mamme che creano distanza tra se e il proprio figlio?
Dal mio puno di vista, direi che quasi quasi è il contrario...
Io non ho parlato di egoismo e l'egocentrismo e' una cosa diversa.
Il mammocentrismo di cui parlo io, come ho provato a spiegare, ha radici molteplici.
Non credo che esistano al mondo madri che creano distanza tra se stesse e il proprio figlio, ma ci sono modi diversi e molto personali di vivere la vicinanza. E di certo l'amore della mamma "empatica" (?) non vale di piu' di quella che lo e' di meno.