COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


le minacce...
#21

Lo so, scappano. Però no, le minacce no... non fini a se stesse...
Sono scappate anche a me ma non me lo perdono e cerco sempre di migliorarmi.
Perciò piuttosto che minacciare mi fermo. Del tipo, stiamo qui in bagno fino a quando non lavi i denti perché è una cosa molto importante per la tua salute. Non lo farei mai con il cibo per esempio. E non mi arrabbio e spiego sempre che non è una imposizione, ma la lascio scegliere. Può scegliere anche di non lavarli, ma deve portarmi una argomentazione valida (e lo sa fare!!) ed anche se non mi piace devo assecondarla, perché è questo che accade anche al contrario. Se devo educarla con l'esempio devo farlo anche a mio sfavore!
A volte le dico "dai che facciamo in fretta così non ti perdi l'inizio di Peppa Pig" ma solo per accelerare qualcosa che è già iniziato.
Per il resto cerco sempre il dialogo oppure lascio perdere
- (tanto se arriva spettinata o in pigiama al nido non importa... solo la nonna romperebbe le palle con frasi del tipo che non ci si può far vedere così in giro. Che già la vedo mì fijia che je disce: "Ao', mbè? io c'ho 'r piggiama da'a Pimpa, gl'io faccio vedè" ahahahah!) -
Le cose verranno da sè. Quando non voleva fare pipì le dicevo che, come già accaduto, poi le sarebbe bruciata la piselletta e che avrebbe (come sopra) dovuto bere tanto. Mai imposto, mai scappata, forse solo al nido durante il sonnellino. Alla fine ha imparato e adesso la fa quando scappa, spesso anche due volte a distanza di pochi minuti, come se se ne fosse dimenticata un po'.
A volte, quando mi prende la rabbia e capisco che è solo che sono sotto pressione, cerco di mettermi a ridere.
Altre volte penso che sono piccole, che anche LaPiccola è ancora piccola. E se è piccola devo pensarla tale.
Mi chiedo come possa aver anche solo pensato ad un terzo figlio... fortuna l'età fa sì che mi fermi qui...



(19-04-2013, 02:47 14)alessimdon Ha scritto:  sperimentare la frenata brusca. da allora si lega da sola sul seggiolino (o quasi)
si naviga a vista, sapendo di sbagliare

Mioddio, ma tu come ti senti?
Mi ricordi lo stesso fattaccio orrendo. Ero per commissioni con mia mamma e LaPiccola, avevo BNR nella navicella, urlava e si dimenava (un sacco di gente in giro) che voleva stare in braccio e io non ce la facevo. Mi ha tirata fuori dalle grazie, non sono stata capace di tenere botta. Così ci siamo quasi trascinate urlanti fino alla macchina, dove non voleva salire e l'ho seduta a forza. Poi non si voleva allacciare e così ho sperimentato la frenata brusca. Andavamo a 5 all'ora, in un parcheggio, e nonostante questo è volata sul cruscotto (la portavo con il seggiolino sul sedile passeggero tirato tutto indietro) e poi a terra, con una facciata che a quella velocità non sono stata capace di calcolare. Ha pianto fino a quando non mi sono riuscita a calmare capendo che voleva solo le mie attenzioni. Ho fermato la macchina, l'ho abbracciata per venti minuti, fino a calmarsi.
Mi chiedo come faccia mia madre a guardarmi con gli occhi di prima.
Una cosa orribile, un fatto increscioso. A volte ci penso con terrore. Prima o poi ne farò un testo.
Quando dico di non essere una brava mamma penso a questi fatti. Non sono stata all'altezza del mio compito e ho rischiato di insegnare a mia figlia a condannare, imporre e ad essere stupida.
Avrei dovuto ricordare le parole di Gonzalez: perché non prenderla in braccio?

[Immagine: eNortjKzUjK0MDMxNVCyBlwwFZ8C1Q,,44.png]
[Immagine: eNortjKzUjK0MDMxsVSyBlwwFbYC3Q,,40.png]
Cita messaggio
#22

frenata brusca: Daniele aveva il vizio di slacciare il seggiolino, sganciando la cintura di sicurezza. Una volta l'ha fatto in montagna, sui tornanti. Non ci potevano fermare e un p.i.r.l.a. in moto ci ha tagliato la strada, costringendoci all'inchiodata. Lui è stato sparato sul sedile davanti e ci è dovuto stare incastrato per venti minuti perchè proprio non c'era modo di sistemare la situazione. Non vi dico i pianti e le urla. Non l'abbimo fatto apposta, però non si è più slacciato.
Io le minacce vere le uso... ma più nel senso del " guarda che se non mangi la frutta o la verdura ti fa male il culetto a fare la cacca". Funziona!
Cita messaggio
#23

Dimenticavo: ancora più orribile secondo me è il 'non fare X se no mi arrabbio'. mbè? che motivo è? equivalente al 'no perché lo dico io' con in più la minaccia dell'affetto condizionato dal gesto.
(oh, su st'argomento posso tirarmela perchè veramente la minaccia mi fa talmente incaxxare quando la sento che non mi viene proprio. poi però mi scappa -anzi, scappava, sono quasi guarita- la manata... ognuno ha il suo scheletro)

[Immagine: foxfoxsbu20100225_0_Fanco+is.png]

[Immagine: catcatcrd20120612_1_Alessandra+is.png]
Cita messaggio
#24

...vedete...a me, quello che mi lascia un pochino sconcertata e che ci ragionavo meglio tipo a 3 anni che non adesso, a quasi 5 Confused1 . Due anni fa la frase tipica era "ora ti spiego......." e partiva la storia, il motivo, la ragione per cui le cose si "dovevano" fare come le dicevo io. Lei mi ascoltava attentamente (era davvero piacevole la cosa, per entrambe) e bene o male si trovava il punto d'incontro. Adesso invece è più un "fai così" o "non fare colà" e ancora prima che le possa dire altro parte o il suo NO supremo o il menefreghismo più totale Sad . Al che io cerco pure di mantenere la calma e di motivare i miei "ordini" ma se mi accorgo che ho a che fare con l'ostinazione, o l'indifferenza o peggio ancora con la sfida....allora lì sì che mi parte l'embolo...proprio non riesco a trattenerlo. Ultimamente me ne sono uscita anche con un "verrà il giorno che verrai da me a chiedermi......" mi mancava solo il dito puntato al cielo a mo' di anatema 001_rolleyes ....e nello stesso istante in cui mi chiedevo che cavolo stavo dicendo notavo che a quelle parole la piccoletta aveva deciso di ubbidire 'ai miei ordini' Blink .
Se poi vogliamo parlare anche di manate..... to be continued.....

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
Cita messaggio
#25

Secondo me bisogna distinguere le minacce, che spesso sono irrealizzabili e quindi non mantenibili (per fortuna), e le conseguenze di un agire. Dire ad un bambino "se non ti vesti nei tempi non potrai vedere i cartoni animati prima di andare a scuola" e poi mantere il punto non mi sembra minacciarlo, mi sembra avvertirlo di una conseguenza reale. Quello che secondo me differenzia soprattutto le due cose è la rabbia che la mamma ci mette....quando si minaccia è perchè non si trovano altre strade, quando si avvisa delle conseguenze è perchè si è più sereni e con meno sensi di colpa!
Secondo me è anzi importante far rendere conto i bambini che il loro agire ha delle conseguenze, anche a costo di portarli in pigiama a scuola!!!
Quando lavoravo con i bambini, e riuscivo ad essere lucida, senza farmi prendere dalla rabbia, una cosa che funzionava nei momenti di muro contro muro era giocare a fare l'arrabbiata: "non provare a vestirti sa, se quando torni sei vestita mi arrabbio!", il tutto detto con il sorriso e la voce grossa....spesso funzionava! Oppure a volte funziona ridurre l'obbiettivo finale a piccoli passi: adesso mettiamo i calzini (vediamo se ci metti meno di dieci), poi i pantaloni mentre mamma si lava i denti (vediamo chi fa prima), ora la maglietta ecc. Certo io non dovevo andare a lavoro e quindi ero meno stressata dai tempi!!!

[Immagine: 67rgp1.png]
Cita messaggio
#26

In linea con Valina e LauraG, secondo me ci sono "minacce" e "conseguenze", suonano simili, ma sono diverse. Se le cose sono collegate, ci possono trovare un senso e una logica (appunto se non ti vesti velocemente non facciamo in tempo a fare quella cosa che ti piace, o se usi malamente un gioco, per esempio sbattendolo rumorosamente a terra alle 10 di sera, te lo porto via) e capire che ottengono una conseguenza delle loro azioni (giuste o sbagliate). Ma la minaccia scollegata é un pó fine a sé stessa, rimane solo una punizione e magari alla fine fará quello che gli é stato chiesto, ma non perché ne ha capito il senso, ma solo perché "spaventato" dalla possibile punizione.
Comunque tra il dire e il fare.... stasera proprio abbiamo avuto una crisi non da poco, ma piú che da topic "minacce" é da topic "terrible two", se riesco metto giú quello che é successo, perché mi piacerebbe avere un´opinione...

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
Cita messaggio
#27

(22-04-2013, 09:43 21)isottablu Ha scritto:  Dimenticavo: ancora più orribile secondo me è il 'non fare X se no mi arrabbio'. mbè? che motivo è? equivalente al 'no perché lo dico io' con in più la minaccia dell'affetto condizionato dal gesto.
(oh, su st'argomento posso tirarmela perchè veramente la minaccia mi fa talmente incaxxare quando la sento che non mi viene proprio. poi però mi scappa -anzi, scappava, sono quasi guarita- la manata... ognuno ha il suo scheletro)

Io sono quella che blocca le monellerie perchè sennò si arrabbia Smile . E ti spiego il mio punto di vista e perchè la considero una non minaccia.
Dire al proprio figlio "Stai facendo una cosa che mi fa arrabbiare" o "non fare questa cosa perchè altrimenti m'arrabbio" suonerebbe come se il motivo per cui mio figlio non deve lanciare il telecomando dalla finestra (esempio di vita vissuta) sia che altrimenti la mamma s'arrabbia, quando il motivo principe è che potrebbe far male a qualcuno, o anche peggio.
Ma è il freno, è il campanello d'allarme. Se un duenne viene colto nell'atto di lanciare qualcosa dal balcone o col pennarello blu a due centimetri dal divano, il campanello dall'arme è un NO, MI STO ARRABBIANDO! Che apre al dialogo (motivo per cui non lo considero imparentato al PERCHè NO). In quanto in automatico scatta la domanda "Perchè sei arrabbiata?" E da lì parte parte lo spiegone: mi fai arrabbiare perchè quello che fai è sbagliato, potresti fare molto male a qualcuno ecc.
E' la frase magica che lo frena, in quanto è legata ai miei momenti veri d'arrabbiatura, ora lo spiegone per voi: mi riferisco a un pezzo di Giulee che spiegava come anzichè esplodere come un vulcano con i propri figli e farsi venire l'ulcera e fare del male a loro (urlare al proprio figlio per me equivale a sculacciarlo), sarebbe meglio uno stizzito SONO ARRABBIATA. E' il mio salvagente, io urlerei (e a volte lo faccio), mi straccerei le vesti, sputacchierei rabbia da tutte le parti ma cerco di superare la mia parte animale e m'aggrappo al BASTA, SONO ARRABBIATA CON TE!
Motivo per cui, quando è sull'orlo della super monelleria gli preannuncio quello che sta per accadere (ma lo spiegone è incorporato). Non è un modo per tagliare il discorso che poi è quello che è insito nella minaccia e che corrisponderebbe a un NON LO FAI PERCHè TE LO DICO, o un PERCHè NO.
O al mio SE FAI COSì NIENTE TETTA, che è bruttissimo e che correggerò (prometto).

[Immagine: LSP0p2.png]
Cita messaggio
#28

Ma 'sono arrabbiata' non è uguale a 'se fai così mi arrabbio'. Certo con lo spiegone a seguire è tutto diverso, ma non so... sinceramente, lasciando perdere le filosofie posso dirti che quella frase a me fa proprio male 'dentro', e ho notato che è la frase tipica di mio padre... evidentemente non l'ho mai presa molto bene...

[Immagine: foxfoxsbu20100225_0_Fanco+is.png]

[Immagine: catcatcrd20120612_1_Alessandra+is.png]
Cita messaggio
#29

Aiuto aiuto io mi sento così confusa sull'argomento... Invidio tante di voi bravissime madri che hanno una linea e la seguono e io non ce la faccio! A dire il vero avevo letto Kohn quando M era piccolo e riletto poco tempo fa. non sempre sono d'accordo con questo stile soft. Sarà che vedo tanti ma tanti bambini diseducati e soprattutto non rispettosi del prossimo...
Ci sta anche che se fai certe cose la mamma 'si arrabbia', siamo esseri umani e lo deve imparare anche lui... Poi ci sta anche il senso di frustrazione e di ingiustizia che si può ricevere di tanto in tanto: altrimenti come e dove si farà le ossa???
Gli insegno io con amore o impara fuori a 16 anni a subire un po' di scontento e di privazioni? Impara quanto è dura stare al mondo da noi o gli offriamo un mondo di amore esclusivo e poi imparerà da solo? Io non riesco ancora a decidermi...
Ma intanto faccio così:tratti male 1 gioco: te li metto via tutti, perchè ci sono bimbi che non ne hanno neppure 1 e tu non puoi permetterti di distruggerli per divertimento... rispondi alla mamma: per punizione non guardi il tuo cartone preferito...
Secondo me l'essere umano ha anche bisogno di questi confinamenti: chi andrebbe piano in macchina solo per la paura di fare un incidente se non ci fosse la multa? Chi ha studiato solo per il gusto di imparare e non per passare l'esame?

[Immagine: an1cHr8002B0015OTU4OTY0ZHw0ODI3NjM0cGF8TWFyY28.gif]
Cita messaggio
#30

Ragazze, io vi leggo, vi ammiro....... ma a me sta cosa proprio non riesce. Le ho provate tutte, anche minacce e punizioniSad, eppure con mio figlio (il quasi settenne eh, la piccola per ora è un gioiello) nulla ha funzionato. Spiegoni, indifferenza, no decisi... incoraggiamenti... boh... lui ha sempre preso le cose di punta e non ha mai accettato di non fare quello che aveva in testa. Ora che è più grande e mi aspetterei un minimo in più di collaborazione spesso mi scontro verso ostilità e indifferenza/sfida... insomma, non è cambiato nulla.
Giuro che le ho provate tutte.. così tanto che a volte mi chiedo se non siano stati troppi i cambiamenti e se forse avessi mantenuto una linea fissa (morbida o dura) forse sarebbe stato meglio.
Ma di una cosa sono sicura: il genitore "fa" tanto, ma anche il carattere del bimbo conta tantissimo... Con Viola ora mi trovo in un universo completamente diverso e mi stupisco... complicità e fiducia (a 16 mesi con Ale già era diverso)... allora non sono forse una mamma così terribile e inetta.. o forse sì Confused, non lo so. Ma è così frustrante sentire che tuo figlio ti vede come un nemico da sempre invece che come un supporto.Crying

Alessandro 28/07/2006
Viola 19/12/2011
Cita messaggio


Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 6 Ospite(i)