O, scusa Ale, non volevo criticare il tuo consiglio.
Il fatto aè che il mio fino a un mesetto fa se non mangiava, tanto poi aveva il latte. E se aveva fame mi svegliava anche 2 3 volte la notte.
Per lui il latte era una cosa il cibo un'altra.
Tra cena e latte ci passa circa un'ora. Dopo il 'passaggio', non gli do mai latte al posto di un pasto. Cerco di dissociare una cosa dall'altra.
Comunque, in ogni caso, non è detto che funzioni.
Secondo me sono le alternative al menu che andrebbero eliminate...
Il termine carestia non mi piace.
LP parlava di 'scarsità fittizia di cibo'.
Cioè, non proporre alternative al menu, fare porzioni piccole perché possa averre il gusto di chiederne di più, non lasciar gestire il cibo al bambino in assoluto.
Non è che può mangiare ogni volta che vuole, quello che vuole prendendoseli dalla dispensa!
Non credo che il latte possa essere completamente inserito nel discorso.
La premessa della scarsità virtuale è ancora più facile da affrontare quando ancora il latte è complementare agli assaggi, poi si fa lo stesso, ma per la mamma può risultare meno......sereno.
A 2 anni siamo in pieno AS avanzato.
Fin qui è stato facile.
Ora viene la prova del fuoco.
Sappiamo sostenere il principio educativo dell'autosvezzamento veramente?
(12-11-2012, 07:11 19)Lucio Piermarini Ha scritto: si comincia con un primo piccolo errore e si rischia di moltiplicarlo giorno dopo giorno, fino a perdere il ricordo di quando tutto sia cominciato e perché. Morale, l'ACR non finisce mai!