28-08-2012, 12:26 00
Nei prossimi mesi pensavo di iscrivere la cucciola alla materna, dato che a dicembre 2013 compirà 3 anni.
Fino ad ora l'ho sempre tenuta con me senza mandarla al nido, dato che non ho particolari esigenze lavorative.
Usciamo spesso, mattina e pomeriggio, e cerco di farla stare in mezzo agli altri bimbi.
Ma per ora lei è molto timida, osserva i bimbi giocare e difficilmente si avvicina spontaneamente a loro.
Devo dire che è anche stata un po sfortunata perchè durante i suoi primissimi spontanei tentativi di approccio ha incontrato bimbi/e che l'hanno spinta e fatta cadere. E da quel momento ci va cauta.
È attaccatissima a me, una cosa incredibile, quando siamo in giro mi tiene sempre la manina e, ultimamente in modo particolare, ogni volta che cerco di allontanarmi lasciandola ad esempio col papà son tragedie.
L'altro giorno, pur avendo una voglia matta di giocare, ha preferito interrompere la sua tappa al parco giochi per seguirmi spontaneamente al supermercato, perché non voleva che mi allontanassi senza di lei.
La mia domanda è: come farò a resistere (io!!!) al distacco della materna??? Se la sento o vedo piangere mi sento male, lo so, sono un caso patologico, pensate che mi son scese le lacrime solo a leggere i vostri racconti di inserimenti nel nido.
Se mi dice "mamma non andare via" io gia so che non ce la farò!
Probabilmente questa mia debolezza nasce dal ricordo traumatico del mio primo giorno d'asilo, in cui i miei genitori mi hanno 'parcheggiato' (pur avendo i nonni disponibili a seguire me e mio fratello) con il solo intento di farmi socializzare.
Piangevo tutto il giorno, lo ricordo bene, e non capivo come mai di punto in bianco i miei genitori mi avessero 'abbandonato' tra quelle 4 mura. Non vedevo nulla di divertente, volevo solo tornare a casa per continuare a giocare con mio fratello e i miei amichetti.
Nessuno mi spiegava, sentivo solo questa maledetta parola, "socializzare", "socializzare", "è troppo timida", "deve staccarsi".
Ed hanno creato il trauma.
Da quel momento ho odiato ogni occasione di socializzazione forzata.
La materna quindi alla fine non l'ho fatta perché dopo una settimana di pianti sono tornata a casa dai miei amati nonni.
Ora vi chiedo: secondo voi la materna è proprio indispensabile? E se il piccolo piange tanto? Mi dite la vostra?
Se ad esempio un bimbo non è pronto al distacco il primo anno potrebbe esserlo al secondo? O poi è peggio?
Ho ancora un anno di tempo prima di affrontare la cosa e sicuramente ogni tanto proverò a lavorare sul distacco per poco tempo, lasciandola ad esempio la cucciola ai nonni.
La porterò spesso in posti frequentati da altri bimbi, ma conoscendola ho qualche dubbio che si lasci andare facilmente...
Ditemi il vostro pensiero o raccontatemi le vostre esperienze... grazie mille
Fino ad ora l'ho sempre tenuta con me senza mandarla al nido, dato che non ho particolari esigenze lavorative.
Usciamo spesso, mattina e pomeriggio, e cerco di farla stare in mezzo agli altri bimbi.
Ma per ora lei è molto timida, osserva i bimbi giocare e difficilmente si avvicina spontaneamente a loro.
Devo dire che è anche stata un po sfortunata perchè durante i suoi primissimi spontanei tentativi di approccio ha incontrato bimbi/e che l'hanno spinta e fatta cadere. E da quel momento ci va cauta.
È attaccatissima a me, una cosa incredibile, quando siamo in giro mi tiene sempre la manina e, ultimamente in modo particolare, ogni volta che cerco di allontanarmi lasciandola ad esempio col papà son tragedie.
L'altro giorno, pur avendo una voglia matta di giocare, ha preferito interrompere la sua tappa al parco giochi per seguirmi spontaneamente al supermercato, perché non voleva che mi allontanassi senza di lei.
La mia domanda è: come farò a resistere (io!!!) al distacco della materna??? Se la sento o vedo piangere mi sento male, lo so, sono un caso patologico, pensate che mi son scese le lacrime solo a leggere i vostri racconti di inserimenti nel nido.
Se mi dice "mamma non andare via" io gia so che non ce la farò!
Probabilmente questa mia debolezza nasce dal ricordo traumatico del mio primo giorno d'asilo, in cui i miei genitori mi hanno 'parcheggiato' (pur avendo i nonni disponibili a seguire me e mio fratello) con il solo intento di farmi socializzare.
Piangevo tutto il giorno, lo ricordo bene, e non capivo come mai di punto in bianco i miei genitori mi avessero 'abbandonato' tra quelle 4 mura. Non vedevo nulla di divertente, volevo solo tornare a casa per continuare a giocare con mio fratello e i miei amichetti.
Nessuno mi spiegava, sentivo solo questa maledetta parola, "socializzare", "socializzare", "è troppo timida", "deve staccarsi".
Ed hanno creato il trauma.
Da quel momento ho odiato ogni occasione di socializzazione forzata.
La materna quindi alla fine non l'ho fatta perché dopo una settimana di pianti sono tornata a casa dai miei amati nonni.
Ora vi chiedo: secondo voi la materna è proprio indispensabile? E se il piccolo piange tanto? Mi dite la vostra?
Se ad esempio un bimbo non è pronto al distacco il primo anno potrebbe esserlo al secondo? O poi è peggio?
Ho ancora un anno di tempo prima di affrontare la cosa e sicuramente ogni tanto proverò a lavorare sul distacco per poco tempo, lasciandola ad esempio la cucciola ai nonni.
La porterò spesso in posti frequentati da altri bimbi, ma conoscendola ho qualche dubbio che si lasci andare facilmente...
Ditemi il vostro pensiero o raccontatemi le vostre esperienze... grazie mille