04-06-2012, 05:35 17
(04-06-2012, 10:09 10)Laurag Ha scritto: Aggiungo....forse quello che termina in qualche modo non è l'autosvezzamento del bambino ma la presa di coscienza di noi genitori, la comprensione di tutti gli aspetti che il metterlo a tavola con noi comporta, il superamento delle paure e quindi la capacità di andare oltre ad esse per il bene dei bambini.
Termina, in pratica, il nostro SVEZZAMENTO da tutto quello che ci è stato inculcato come necessario e giusto nell'alimentazione dei lattanti, la disintossicazione dalla pubblicità della plasmon!
Laura: ma che leggi nel pensiero a distanza!!!
Diciamo che questo lo avevo lasciato latente nel mio primo post!
@ Rikierikki
Il passaggio citato da Principessavespa lo considero molto utile.
È un'altra angolazione da cui vedere la questione.....sempre che non si dia per scontato e, quindi, ormai superato il discorso RICHIESTA.
Voglio dire (anche in seguito ad alcuni interventi del Vate che mi hanno confortato di non aver interpretato male) che possono esserci molte occasioni di regressione, dovute a vari motivi, ma le più frequenti alla stanchezza, occasioni di esperienza di 'insistenze' dovute a terzi, o MALATTIA.
In questi casi ci si deve ricordare cosa ci amima e cosa può SEMPRE far risalire il livello di motivazione dei bambini: curiosità, imitazione, possibilità di scelta.
Molte persone, invece, considerando passata la fase 'svezzamento' (anche a me non piace Autosvezzamento, ma nasce dal titolo del libro che, ovviamente, ha un tono polemico col termine/concetto di svezzare qualcuno) possono rischiare di considerarsi pronte a tornare in 'carreggiata-tradizionale' pur essendo passati per un'altra strada.
E meno drasticamente, potremmo noi tutte ripiombare in uno stato d'ansia dovuto a cali d'appetito e dimenticarci come la pensiamo e perché.
L'importante è credere veramente che quella della 'manzitudine' è la strada-filosofia giusta e non scordarcela nei possibili momenti no.
Sui timori di non saper riconoscere il limite fra appetito e golosità.......direi che il consiglio di 'ricreare una situazione fittizia di scarsità di cibo' cade a puntino.
Come mangiare mezzo paté de foigra (n.d.a. perché non tutto, poi? ) se non ce né così tanto a disposizione?
Fatte le parti, via la tentazione, ad esempio.
O altre accortezze di uguale entità.
2/10/2007 Tartarughino
27/6/2010 Torello