[estrellita]

Qui ci sono in giro ancora medici che dicono di non prendere in braccio il bimbo di pochi giorni se no lo si vizia, o di non farlo dormire vicino la mamma altrimenti ne sente l'odore e si sveglia.... insomma, morale della favola, secondo me è meglio se i pediatri si facciano gli affari loro riguardo l'educazione e l'alimentazione dichiarando "non è mia competenza". In fondo crescere e alimentarsi non è mica una malattia a cui bisogna trovare una cura. Se stessero zitti molte più mamme allatterebbero e molti più bimbi crescerebbero con il cibo della tavola. A me hanno prescritto l'aggiunta quando mio figlio cresceva 200 gr. a settimana (per fortuna che non l'ho data)... ho detto tutto.

dio che rabbia!!!
purtroppo è verissimo che ci sono pediatri così...quello che è toccato a noi è uno di questi, sob
io sto proprio arrivando alla conclusione che dal pediatra non ci si debba andare in situazioni normali. con bimbo malato si, con crescita bassa credo andrei prima da un'ostetrica brava!
comunque i pediatri secondo me sono andati ariempire il vuoto di conoscenze riguardo la cura dei figli creatosi con la scomparsa della famiglia tradizionale..e ormai son troppe le generazioni passate per tornare indietro temo!

[raffaella]

emily,
mi ero persa la discussione che nel frattempo è andata parecchio avanti.
allora, lilla mangia ancora pochissimi solidi, davvero pochi, il mio/nostro latte continua ad essere il suo principale alimento. cresce bene lo stesso anche se la pediatra l'ultima volta mi ha detto che ha rallentato un po', ma c'è anche la questione delle curve che non tengono in considerazione i bambini che dopo l'anno continuano ad essere allattati al seno. a me comunque sembra che la bambina stia bene.
se ti può consolare o magari anche solo far sorridere con un po' di amarezza, ieri mia suocera mi ha detto che è una fortuna che lunedì prossimo io riprenda a lavorare così "lo stomaco e l'intestino di questa bambina si rimettono un po' a posto!" ahahaha, ma si può? non ho approfondito ma credo intenda dire che lilla (che soffre ancora un po' di reflusso) sia una specie di otre oberata di latte ristagnato, che ne so?!

[Valina]

che madre snaturata... la tua bambina, a stare con te, è tutta sottosopra!!!

[raffaella]

valina, sapessi quante ne sento, mica solo dai miei suoceri! la settimana scorsa sno venuti deigli amici carissimi da torino, con i loro due figli, di dieci e sette anni. siamo proprio tanto amici, io sono madrina della bimba, ci conosciamo da una vita. insomma, sono stati qui tre giorni e ne ho sentite di tutti i colori: lilla è viziata, ormai ha un anno e dovrei "litigare" con lei mentre invece gliele do tutte vinte; non dovrei tenerla in braccio perché i loro figli all'età della mia così come lilla camminavano e se un bambino cammina non ha più bisogno di stare in braccio; non dovrei più allattarla perché ormai il mio latte è acqua; non ha senso farla mangiare a tavola perché è più la roba che va per terra che quella che ingurgita; i bambini vanno educati spietatamente e ci vuole sport, ucciderli di sport.
i loro bambini sono meravigliosi, solari, allegri, educati. lilla è una lamentina, piagnucola spesso, se le cose non vanno come lei si aspetta che vadano si dispera, si butta per terra. se ci sono io vuole quasi sempre stare in braccio, mi si appiccica alle gambe e piagnucola finché non la prendo. d'altronde stiamo quasi sempre insieme, da sole, io e lei, mi sembra comprensibile. per il resto mi sembra una bimba simpatica, socievole, soprattutto con gli altri bambini. alla fine mi fanno venire il dubbio, tanti dubbi, la paura di sbagliare, di far male a comportarmi come faccio, il fatto di cercare sempre il dialogo nonostante lilla sia tanto piccola, di non sgridarla, ma cercare di spiegare, cercare di mantenere sempre la calma. quando però vedo che piange spesso, che fa ciò che loro chiamano capricci mi domando se magari non abbiano ragione loro, ma quando poi mi dicono tutti fieri " e quando li sgridiamo devono stare sull'attenti e guardarci negli occhi, senza abbassare lo sguardo, e devi vedere come sussultano"...che dire, io neanche volendo riuscirei a comportarmi così, con nessuno, figuriamoci con mia figlia. emily, mi sono sfogata anch'io, un po' ot.

[Valina]

Ah, ma allora se è così, mettiti il cuore in pace. Sembra il mio caso: non sarà mai merito tuo (io però ho dalla mia i miei che mi sostengono e incoraggiano!).
Tu vai avanti per la tua strada e non dare retta. Ad un certo punto il merito sarà tutto tutto del bambino. Che vuoi farci?

[raffaella]

valina, per fortuna anch'io ho i genitori che mi danno sostegno, purtroppo sono lontanissimi. mio padre fa continuamente il rinforzo positivo: mia nipote non è viziata, ha le idee chiare; lilla non è testarda, è ferma nei suoi propositi; non è piagnona, è molto sensibile...e così via.

[lialeali]

Io trovo ostacoli ( di solito, ma ancora sull'allattamento no, perchè Alice è ancora piccola e a 7 mesi "va ancora bene" allattarla) solo dalla parte della famiglia di mio marito.
Vuoi che mia madre sia una "figlia dei fiori" sempre stata molto ribelle e quasi anarchica, vuoi che sono la loro figlia e hanno molta fiducia in me .. ma da parte dela mia famiglia ho sempre trovato appoggio: sia sul fatto di usare i lavabili inizialmente ( mentre mia suocera ha esplicitamente affermato che "li odia" perchè si inzuppano di pipì!) sia sul fatto di intraprendere la strada dell'EC ( che lei trova innaturale, inutile, per non dire antigenico - ma qui avrei molto da dire ...-) e sia, ultimamente sull'AS.
Mia mamma, mio papà e i miei nonni mi hanno sempre detto che credono siano tutti modi più scrupolosi di crescere un figlio, più affettuosi, che tengono conto delle vere necessità del bimbo e non delle nostre comodità, e che comunque, se anche non fossero d'accordo, io sono libera di fare e decidere quello che ritengo più giusto per MIA figlia, così come loro hanno fatto con me.
Poi qualche consiglio magari differente dal mio modo di pensare me lo danno anche loro, ma sanno che se non sono d'accordo lo dico, spiego il perchè e stop.
Invece con l'altra parte della famiglia non riesco ad avere questo rapporto : Parto sempre con il piede sbagliato forse, con il pregiudizio che tanto penseranno che faccio male ( anche se poi in realtà è così) allora non provo nemmeno a spiegare. Loro mi dicono che sbaglio, io mi arrabbio e poi finisce che non ho nemmeno più voglia di andare a trovarli. Ed è sbagliato, lo so... perchè abbiamo sempre avuto uno splendido rapporto...
Sulla questione allattamento, so che è solo una questione di tempo... fosse per loro avrei dovuto dare l'aggiunta già la sera che siamo tornati a casa dall'ospedale. Che dare l'aggiunta non è mica un disonore! E chi dice questo, solo che io SENTIVO che non era il caso. E più volte mi hanno detto che forse un pò di lattino la sera sarebbe meglio .. Intanto Alice ha 7 mesi e va avanti con il mio latte benissimo. E già è stata una bella rivincita. Ma ora, crescendo, mi sento già nelle orecchie che ormai il mio latte non sa più di niente, che è solo un vizio, che diventerà una bambina viziata e dipendente dalla mamma ... eccetera eccetera eccetera, E io che mi tapperò le orecchie come al solito!

[Valina]

Ma che palle, ragazze. Ma io mi chiedo: perché tanto odio????
Ma soprattutto...notavo che qui nel forum siamo molte ad avere avuto il supporto della famiglia materna e lo scetticismo della paterna, o sbaglio?

[lialeali]

forse perchè siamo figlie loro, ed è più facile che i genitori abbiano fiducia nei propri figli ( se gli hanno sempre dato motivo di crederlo) piuttosto che nelle compagne dei figli, che in fondo conoscono solo in parte... ma poi è anche questione di caratteri, magari farebbero lo stesso anche se fossi figlia loro!

[Valina]

Sì ok, ma il papà conta meno di una cicca, allora? Io ho preso ogni decisione parlandone con lui. Certo, io ero quella che si preparava e studiava, ma abbiamo sempre scelto insieme. Evidentemente a volte questo messaggio non passa. Oppure sono abituati a non considerarli? Tanto ci pensa mamma? Boh, devo aprire un thread sulle cose da ricordare di non fare da grandi quando dovessimo diventare nonni. Una sorta di promemoria.