16-02-2012, 12:59 00
Ciao,
come ho scritto nella presentazione, ho parecchi dubbi su questo percorso, e mi rendo conto che non è il modo migliore per iniziare. Ma parto dal principio.
Di autosvezzamento avevo già sentito parlare (parecchio) quando era piccola Martina. Forse ci avevamo anche un po’ provato, le abbiamo quasi sempre lasciato la libertà di partecipare ai nostri pasti – non a caso i suoi veri primi pasti sono stati a base di pizza e pollo arrosto – ma siamo comunque passati attraverso i frullati, i brodini, il pancotto e soprattutto gli omogeneizzati di frutta. Questo probabilmente ha creato IL DANNO, e ancora adesso Martina non mangia la frutta e la verdura in pezzi.
Per questo vorrei provare una strada diversa. Ma…
Mi rendo conto di avere una paura pazzesca nel vedere Susanna che mette in bocca pezzi di cibo che siano più grandi di una briciola. Passa? Come??
Il problema principale però è che Susanna ora ha fame e non so come sfamarla. Il suo allattamento è iniziato a richiesta per qualche settimana, poi ho dovuto regolarizzarla un po’ perché mi stava esaurendo. A 2 mesi faceva già solo 4 pasti, ma uno era in gran parte composto da latte che mi tiravo in tarda serata quando lei dormiva. Dai 4 mesi in poi i pasti sono passati a 5, con necessità di LA. A 6 mesi sono tornata al lavoro e sono aumentati i pasti col biberon, ma per assurdo le aggiunte di LA sono diminuite.
Da qualche giorno capita anche che i pasti siano 6… ma rifiuta il LA e talvolta anche il biberon con il mio latte, mentre se la attacco mangia volentieri.
A tavola ovviamente è ancora un paciugo. Se prova a mangiare da sola finisce tutto per terra. La prima mela è stata “intaccata” con i denti, con conseguente vomitata…e mia paranoia. Ogni tanto “pretende” qualcosa col cucchiaino, ma dopo un iniziale entusiasmo in genere si stufa presto. Quindi in sostanza mangia poco o niente.
Non mi preoccupo per la crescita, all’ultima pesata era quasi 9 kg e davvero non è una bimba patita. Ma si sveglia di notte, e io sono convinta che sia esclusivamente per fame.
Il papà, che mi aveva appoggiata in questa scelta, ha già iniziato a dirmi di darle qualche pappa… ma “per fortuna” lui ai pasti c’è poco. Ovviamente ci si mettono anche i nonni, e loro invece ci sono per gran parte della giornata.
Infine, speravo che sarebbe stato un percorso più facile anche per la grande, senza vedere un’orda di adulti cucchiainomuniti che si avvicendano intorno a sua sorella. Invece sta facendo un sacco di storie e fa scene per mangiare qualsiasi cosa. Ovviamente il papà ha tirato fuori la storia del lupo che arriva e mangia quello che avanza. Io odio queste cose, ma non riesco a combattere su 2 fronti, ne devo scegliere uno.
Va beh, vi ho annoiato abbastanza. Grazie di avermi letta e a presto!
come ho scritto nella presentazione, ho parecchi dubbi su questo percorso, e mi rendo conto che non è il modo migliore per iniziare. Ma parto dal principio.
Di autosvezzamento avevo già sentito parlare (parecchio) quando era piccola Martina. Forse ci avevamo anche un po’ provato, le abbiamo quasi sempre lasciato la libertà di partecipare ai nostri pasti – non a caso i suoi veri primi pasti sono stati a base di pizza e pollo arrosto – ma siamo comunque passati attraverso i frullati, i brodini, il pancotto e soprattutto gli omogeneizzati di frutta. Questo probabilmente ha creato IL DANNO, e ancora adesso Martina non mangia la frutta e la verdura in pezzi.
Per questo vorrei provare una strada diversa. Ma…
Mi rendo conto di avere una paura pazzesca nel vedere Susanna che mette in bocca pezzi di cibo che siano più grandi di una briciola. Passa? Come??
Il problema principale però è che Susanna ora ha fame e non so come sfamarla. Il suo allattamento è iniziato a richiesta per qualche settimana, poi ho dovuto regolarizzarla un po’ perché mi stava esaurendo. A 2 mesi faceva già solo 4 pasti, ma uno era in gran parte composto da latte che mi tiravo in tarda serata quando lei dormiva. Dai 4 mesi in poi i pasti sono passati a 5, con necessità di LA. A 6 mesi sono tornata al lavoro e sono aumentati i pasti col biberon, ma per assurdo le aggiunte di LA sono diminuite.
Da qualche giorno capita anche che i pasti siano 6… ma rifiuta il LA e talvolta anche il biberon con il mio latte, mentre se la attacco mangia volentieri.
A tavola ovviamente è ancora un paciugo. Se prova a mangiare da sola finisce tutto per terra. La prima mela è stata “intaccata” con i denti, con conseguente vomitata…e mia paranoia. Ogni tanto “pretende” qualcosa col cucchiaino, ma dopo un iniziale entusiasmo in genere si stufa presto. Quindi in sostanza mangia poco o niente.
Non mi preoccupo per la crescita, all’ultima pesata era quasi 9 kg e davvero non è una bimba patita. Ma si sveglia di notte, e io sono convinta che sia esclusivamente per fame.
Il papà, che mi aveva appoggiata in questa scelta, ha già iniziato a dirmi di darle qualche pappa… ma “per fortuna” lui ai pasti c’è poco. Ovviamente ci si mettono anche i nonni, e loro invece ci sono per gran parte della giornata.
Infine, speravo che sarebbe stato un percorso più facile anche per la grande, senza vedere un’orda di adulti cucchiainomuniti che si avvicendano intorno a sua sorella. Invece sta facendo un sacco di storie e fa scene per mangiare qualsiasi cosa. Ovviamente il papà ha tirato fuori la storia del lupo che arriva e mangia quello che avanza. Io odio queste cose, ma non riesco a combattere su 2 fronti, ne devo scegliere uno.
Va beh, vi ho annoiato abbastanza. Grazie di avermi letta e a presto!