Sicuramente quella frase l'ho scritta io
!! Io non credo nei bimbi difficili, perchè ho avuto a che fare, per tanti anni, con bimbi che questa società malata considererebbe "border line", non semplicemente difficili. E dall'esperienza vissuta ne ho tratto l'insegnamento che ogni bambino, in quanto essere umano, necessita di RISPETTO prima che di Amore (perchè "L'amore non basta"..come dice un bellissimo testo di Bettelheim). E che la "difficoltà" non è altro che una risposta negativa che il bimbo dà quando non si sente capito. I bambini hanno bisogno di uno sforzo enorme, da parte degli adulti, perchè si apra una comunicazione fluida con loro. Siamo noi che dobbiamo capirli, per aiutarli a capirsi. Siamo noi chiamati a sciogliere i nodi in cui si aggrovigliano a volte le loro emozioni. I bimbi non sbagliano mai, secondo me. Può essere che l'adulto, troppo preso dai suoi pensieri, possa non cogliere i segnali e interrompere la comunicazione. Ma loro sono in continuo contatto ...il loro "cellulare" interno prende sempre (oddio che paragone!!!) e non lo spengono mai. O meglio, a volte lo spengono, ma in quei rari casi è davvero troppo tardi
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Stella luna, nel tuo caso, mi sembra solo che tua figlia sia una bimba vivace, che è segno di grande intelligenza. Sta facendo le sue scoperte. Si oppone a te (come tutti i bimbi si oppongono alla mamma) perchè sta imparando a distinguere se stessa da te. A formare la sua personalità. Prova a immaginarti uno scambio di ruoli. Prova a immaginare una giornata in cui la bimba piccola sei tu. Ti prendono, ti lavano, ti cambiano il pannolino, ti dicono che fare e che mangiare....senza che tu ne colga l'effettiva necessità. Come reagiresti? Forse proprio come tua figlia. Del resto il patrimonio genetico non mente....
Ps: aggiungo che se ritengo che lo sforzo lo debba fare l'adulto è perchè siamo noi che abbiamo scelto di metterli al mondo, non ce l'hanno chiesto loro. Ritengo, quindi, che sia un NOSTRO DOVERE renderli felici.
Aggiungo questo episodio di cui sono venuta a conoscenza ieri e che mi ha rattristato moltissimo. Un mesetto fa, su richiesta del mio cucciolo che ripeteva sempre "bimbi bimbi", sono andata per qualche giorno in un asilo/ludoteca per farlo giocare con gli altri bimbi. Ovviamente io sono rimasta lì. Abbiamo giocato con i bimbi presenti e fra questi ce n'era uno che mi ha colpito particolarmente per lo sguardo un po' triste. Questo bimbo mi si era letteralmente appiccicato addosso e non mi mollava (fra le proteste di Mario). Io l'avevo osservato a lungo, perchè mi aveva inquietato che , pur essendo il più piccolo, era l'unico che non piangeva cercando la mamma. E la risposta delle educatrici era quella di lasciarlo lì buono buono in un angolino, per correre dagli altri bimbi urlanti! Un bambino che, sicuramente, le educatrici stesse consideravano "FACILE". A me aveva lasciato una pena nel cuore, perchè pensavo alle parole di Gonzalez sul bimbo che smette di piangere perchè nessuno lo ascolta. Ho scoperto che quel bimbo, che non mi si staccava di dosso, è il figlio di una mia parente (forse sentiva il richiamo del sangue!!). Ieri mia madre mi ha detto che l'hanno portato a Roma a visita perchè ancora non cammina e temevano che ci fosse un problema motorio. Il medico gli ha detto che è sano come un pesce ed ha solo bisogno di qualcuno che si dedichi a lui (ma una cosa così ovvia te la deve dire un professorone???!!). Ecco... i bimbi che urlano e piangono perchè vogliono la mamma, che fanno "capricci" e sbattono i piedi, che gridano a tutta forza la loro presenza ad adulti disattenti.... non sono bambini difficili, sono bambini SANI.