(10-06-2011, 03:20 15)rossanalib Ha scritto: ma perchè non chiedi a tuo marito di farsi un giretto qua sul forum? sinceramente la storia del neuropsichiatra infantile mi sembra davvero esagerata....Arkadiaaaaaaaaaaaan ci sei? arkadiaaaaaaaaaan pensaci tu al marito di neda!
È da stamattina che volevo rispondere e solo ora sto al computer...
(10-06-2011, 09:32 09)neda09 Ha scritto: ...avere a che fare con un marito ... con "problemi" di crescita e sonno rende tutto più difficile. Aggiungete che per il sonno stiamo andando da una neuropsichiatra infantile (se non avessi accettato mio marito mi avrebbe mandato al diavolo)
Anche se capisco che deve essere difficile, andare dal neuropsichiatra infantile... mi sembra davvero un'esagerazione... Di bambini che "dormono" in modo agitato sai quanti ce ne sono e a parte portare pazienza (o togiere la tetta) cosa vuoi che ti dica, che ti consigli uno psicofarmaco? Insomma, il neuropsichiatra infantile c'è, ma per malattie e traumi ben peggiori e non mi pare da quello che dici che tua figlia stia male e che sia rimasta traumatizzata da qualcosa.
Se l'allattamento crea tensioni in famiglia potete pure pensare a rallentare (se non ricordo male Luna va per i 18 mesi), dopo tutto se il beneficio del latte viene a inficaire il rapporto in famiglia non so quanto valga la pena (ora speriamo che rossanalib non mi ammazzi
), ma da questo ad andare a chiedere aiuto a un neuropsichiatra infantile (scusa se continuo a ripetermi, ma ti riempie proprio la bocca
) ce ne corre e ce ne corre tanto. Se le dovesse venire il raffreddore che fate la portate a Lourdes dopo averle fatto fare l'estrema unzione?
Rossanalib ha ragione, mandami tuo marito che te lo sistemo io
(10-06-2011, 03:58 15)Sonia Ha scritto: E' tanto che non scrivo,
Male!!!
(10-06-2011, 03:58 15)Sonia Ha scritto: anche se quasi tutti i giorni cerco parole di supporto nelle discussioni delle colleghe mamme...
...
Mi chiedo continuamente quale è la soluzione più legata alla natura del rapporto antico e universale madre-figlio e so che l'allattamento prolungato e a richiesta, il sonno condiviso, l'accettazione e la risoluzione dei bisogni primari di cura e contatto sono la risposta....ma poi ho una bimba che deve andare al nido per tre-quattro ore al giorno, degli orari che mi fanno essere presente a casa non poco ma non in maniera regolare (una volta il mattino, l'altra il pomeriggio)... e così vedo Irene che si smarrisce un po', che col cibo (che a volte apprezza ed altre rifiuta), la richiesta di tetta e i risvegli notturni cerca ancora un equilibrio con se stessa e con me.
Faccio del mio meglio per mantenere la serenità ma sembra davvero una corsa ad ostacoli, ogni giorno, sommando poi malattie e disturbi vari...
Mantenere la serenità, anche se non facile, deve essere l'obiettivo sempre e comunque, tenendo allo stesso tempo a mente che, dopo tutto, questo è un periodo in fondo piuttosto breve della nostra vita e che anche se sembra un tunnel senza usicta, si risolverà da solo abbastanza presto.