COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


(auto)svezzamento fallito?!
#1

ciao, scusate il titolo un po' provocatorio.
Qualche tempo fa mi ero inserita in un altro thread per porre la domanda: "ma a che età si svezzano"? perché posso dire che a 17 mesi mia figlia Luna preferisce di gran lunga la tetta e anziché aumentare l'interesse per il cibo quel poco che aveva sembra diminuire! Diciamo che non ho mai imposto, come da svezzamento tradizionale, che il pasto debba sostituire la poppata. Molto lentamente sembrava aver disgiunto poppate da pappa, ora invece è un mesetto che appena messa a tavola se va bene fa due assaggi e poi chiede la tetta e dà in escandescenze se non arriva subito. Per intenderci, ecco quello che mangia suppergiù in una giornata:
colazione: niente (neanche la ciuccia di mamma)
metà mattino: spuntino di frutta al nido
pranzo al nido: mezza porzione di primo, niente secondo
alle 13 vado a prenderla, poppata intensa.
ore 14: poppatina per addormentarsi
ore 15 circa: risveglio, si riaddormenta se la faccio poppare 2 minuti
ore 16.30: risveglio, alle volte chiede di poppare, altre volte no
ore 17: 100g circa di yogurt intero o qualche pezzo di frutta e/o un paio di grissini
ore 19.15 cena: spesso salta, se mangia qualcosa sono 1-2 fusilli oppure un cucchiaino di riso oppure un pezzetto di carne o pesce di 2-3 cm quadri
poi inizia la lunga sera/notte in cui poppa ogni ora o due, senza per altro prendere grandi quantità (in una notte siamo intorno ai 200g di latte)

So che devo stare manza, ma comincio a stufarmi dei suoi perenni rifiuti davanti al cibo e mi chiedo per quanto tempo può andare avanti a "micro-mangiare" e quando mollerà qualche poppata...


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#2

Ciao Neda, anche Fabio (che ha quasi 22 mesi) fa così a volte: vuole scendere da tavola per ciucciare. Lui in genere lo fa quando è stanco, ma ci sono giornate che mangia poco o niente e si va solo di latte mio. Ora ho imposto la regola che: ok, può scendere da tavola, ma la mamma deve finire di mangiare e poi avrà il suo latte, ma è ancora difficile da accettare per lui e spesso (direi ogni volta) finisce in lacrimoni disperati.
Non so se ti può essere utile il mio racconto. Per lo meno sai di non essere da sola!

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#3

grazie chiara, sì, un pochino è vero che mal comune è mezzo gaudio!
il fatto è che quando va tutto bene, va tutto bene, ma quando come nel nostro caso la bimba mangia poco, cresce poco (perde costantemente percentili) e soprattutto dorme poco, ecco che per medici e familiari è facile puntare il dito su quanto di "non convenzionale" si è fatto (allattamento prolungato, svezzamento a richiesta...)

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#4

La mia piccola, che ha 16 mesi e mezzo fa così solo quando i denti spingono. Però, non ciuccia tetta, non chiede latte. Se le offro il biberon lo prende (ma lo farebbe in qualsiasi momento della giornata). Non ha grandi cali. Non mi sono preoccupata. Se ti preoccupi vuol dire che la cosa ha preso una piega significativa.
Hai escluso denti, malattie, problemi in famiglia (cambiamenti, tensioni...)
Non credo che sia colpa dell'autosvezzamento: dalla descrizione sembra qualcosa che va oltre l'alimentazione.
La vedi comunque serena e attiva?
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#5

Con problematiche simili alle tue a 12 mesi (a propos ma come fai a dire che di note poppa 200 g. Curiosità. ) percentili che scendono eilmondo addosso. Mi sento molto meglio... :-)

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#6

Dopo aver letto la domanda ho deciso che era meglio evocarLo; ecco cosa mi ha detto:

Lucio Piermarini Ha scritto:L'autosvezzamento non è affatto fallito; tutt'altro, soprattutto se prima di questa fase la bambina aveva imparato a mangiare di tutto. Quello che sta accadendo ora fa parte della fase successiva, quella della stabilizzazione dei risultati una volta usciti dalla fase di curiosità e scoperta che garantisce l'acquisizione della familiarità con il gusto dei cibi della famiglia. Dopo l'anno di vita, tanto per rinfrescare la memoria a chi non ricorda più quel che ha letto, bambini e genitori hanno a che fare con due fenomeni molto importanti: un calo anche vistoso dell'appetito (con relative ansie), dovuto al rallentamento fisiologico della crescita che trasformerà il bambolotto di un anno nel segaligno di tre anni (e guai se ciò non avviene), e una sempre maggiore influenza dell'ambiente extrafamiliare sulle scelte del bambino (e anche dei genitori). Questi due eventi combinati, in ambito alimentare, possono portare a una certa confusione dietetica.
Nel caso specifico la bambina non mangia affatto poco e non si può dire che mangi poi così male, a parte quello yogurt pomeridiano che in un menù così ricco di latte non c'entra proprio nulla, e, in questo contesto specifico non fa altro che saziare eccessivamente la bambina e diminuire il suo appetito per la cena. Inoltre se il suo calo di percentile è riferito al peso senza interessare l'altezza, dovrebbe inserirsi nel processo di aggiustamento di cui ho parlato. Infine, se il livello di attività fisica è il solito di sempre non vedo motivo di preoccupazione. Se non fosse stata allattata la seno non avrei esitato a consigliare una riduzione progressiva delle poppate notturne per consentire una colazione puntuale, e avrei lasciato la poppatina pomeridiana dosando le quantità in funzione dell'appetito ai pasti solidi. Visto che prende il seno, invece, non avrei fretta e gli darei tempo, ma attenzione, non insistete per farla mangiare se no son guai veri e peggiori. Ovviamente sarebbe utile parlarne con calma con idoneo pediatra in carne e ossa.
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#7

Aggiungo solo dei particolari del mio caso alle parole del saggio dottore per farti capire che non è che Fabio sia poi così diverso da tua figlia: ci sono settimane che perde peso (infatti siamo sempre sui 9kg e 200 circa con il sali scendi, qui fatti il calcolo del percentile in cui è a 22 mesi, vabbe che è nato di 2kg, ma un suo compagno di nido di un anno più grande pesa il doppio di lui, una bimba coetanea pesa 13kg e un altro di 17 mesi quindi più piccolo era 12 kg a gennaio! Che dovrei dire io che ho un puffo per bimbo??), poi lo recupera, per il sonno noi pure siamo in alto mare. Per fortuna noi il medico lo vediamo per le visite filtro (ora forse dai 2 ai 3 anni) e i parenti vari sono a 300km e grazie al loro fare contestante li vediamo sempre meno.

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#8

Moh, io sono mamma mooolto propensa all'allattamento pero'...
pero' io non sono per la "tetta sempre e comunque", ma un po' per regolarla.
Io interpreto il "a richiesta" come modo per dire non pesare, non limitare l'alimentazione di latte, ma non come " la tetta come risoluzione di tutti i mali"...

Cioè se piange ho sempre cercato di consolare i miei pargoletti in altro modo senza il seno cercando di capire la vera origine del malessere e agire su quella, perchè offfrile la tetta semprissimo, poi puo' succedere che per il bambino diventi l'unico modo per calmarsi, l'unica strada per le coccole, l'unica rassicurazione dopo di chè difficile non averli perennemente attaccati.

Per cui così a sentimento ti direi di pian piano cercare di diminuire il continuo tittare, proponendo altro soprattutto la notte, perchè rischi di finirti allattando ogni ora...Potresti darle dei colpetti nel sedere cantandole qualcosa, oppure prenderla su, darle una tua maglia per sappia di te.
Anche il mio Sebastiano la notte si sveglia più volte, ma io cerco di giocarmi altre carte prima della tetta, riducendo le tittate a 1 - 2 a notte e pure per addormentarsi non lo attacco. Lo allatto, poi quando ormai non titta più e sta prendendo sonno, lo stacco, gli do il ciuccio (il mio lo prende) e lo metto nel suo letto sveglio. A volte ha bisogno che lo accarezzi un po' e ci ritorni 2-3 volte, ma alla fine si addormenta da solo e questo fa sì che se la notte si sveglia la capacità per addormentarsi in autonomia ce l'ha.

Anche a pranzo, se non vuoi mangiare amen, ma per la tetta aspetti perchè mamma deve mangiare pure lei

Insomma io cercherei di circoscrivere un po' la tetta. Non toglierla, eh, per carità, figurati io le mi le ho allattate fin quasi a 2 anni per cui...
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#9

io in parte concordo, non tanto per la notte quanto per il giorno. Anche io ho sempre cercato di consolare in altri modi. La notte, sinceramente, a volte capisco che è sete, ma la tetta è più comoda che il bicchiere e quindi vado di tetta (niente ciuccio nè bibe).
Sull'addormentarsi nel lettino... i risvegli sono molto limitati (periodo dentini o ha mangiato qualcosa di troppo salato) ma dall'esperienza della prima poi comunque non c'entra l'addormentamento con il dormire tutta la notte senza risvegli. Amelia ha iniziato ad addormentarsi nel lettino a 17 mesi con me vicina, a 25 mesi invece in cameretta proprio da sola ma ancora chiama mentre sta addormentandosi... solo per sapere che la sentiamo. Ognuno matura con i suoi tempi. Ah, lei ha smesso di svegliarsi, se non raramente, finita la dentizione (22 mesi ha finito di mettere i secondi molari).
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#10

(06-06-2011, 08:01 20)Valina Ha scritto:  La mia piccola, ... non chiede latte.

Come non detto, stasera ha mangiato solo zucchine e grana in piccola quantità. Dopo un'oretta si è aggrappata al frigo piangendo che voleva il latte. Ci ho messo qualche secondo a capire cosa volesse e pareva che stesse perdendo la pazienza. Attendere che il microonde lo scaldasse le sarà parsa una tortura. Comunque subito dopo si è addormentata secca.
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