COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


allattamento e latte artificiale
#31

(04-04-2011, 10:12 22)Lyra Ha scritto:  Se allattare non è solo fortuna, non allattare non è solo sfortuna.

molte volte si hanno le informazioni ma se non sei tosta e capace di far valere le tue opinioni ripieghi sul LA,io credo che queste non siano veramente scelte.Una mia amica aveva iniziato splendidamente l'allattamento esclusivo,poi un paio di giorni che il pupo richiedeva tetta più spesso ha introdotto l'aggiunta perchè pensava che non gli bastasse più il latte.Allora le avevo consigliato di avere pazienza e lasciare che la richiesta del bimbo riportasse il tutto in equilibrio.Purtroppo ha mollato al 2 mese.Riparlandone dopo 6 mesi ha ammesso che se la suocera e altri parenti non avessero tanto battuto con "non gli basta il tuo latte" probabilmente avrebbe continuato.Secondo voi è stata una scelta o mancanza di carattere?

10900 Ale 17/07/2010
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#32

(04-04-2011, 09:35 21)rossanalib Ha scritto:  ale wonder ha linkato questo post nel suo blog....!!!! w la nostra PR!!! Big Grin
dimenticavo di linkare anche io Big Grin http://www.facebook.com/machedavvero

Thumbup1
(E questo ci ha portato ad uno schizza in verticale degli indici d'ascolto)




Comunque mi prudono le mani, avrei voglia di mettermi ad urlare a leggere certe cose, ragazze mie...
Magari quando trovo tempo mi metto a sbraitare un pochetto qui...

[Immagine: vDMJp1.png] [Immagine: 6DRT.png]
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#33

Anche io condivido tutto pienamente..Tettalebana a rapporto!! Thumbup1
Onestamente per me non è un peso..ma un privilegio enorme!
Anche io ho avuto la fortuna di seguire un corso preparto splendido, dove l'argomento dell'allattamento era particolarmente sentito e mi hanno trasmesso questo valore perfettamente.
I primi mesi Mattia poppava continuamente e stava attaccato per ore, ed era un continuo "ma quanto lo allatti" "ma hai allattato poco fa" "forse il tuo latte non lo sazia" addirittura"fallo analizzare"!!! MA FATTI ANALIZZARE TU!! Angry e anche "dagli il ciuccio" bla bla bla..ma voglio dire se non da fastidio a me stare a tetta al vento a ore, che vi frega a voi??? A me non ha mai fatto fatica allattare, voglio dire: perché dovrebbe farmi fatica nutrire mio figlio??? per quanto poi? Chi proprio non ha voglia può smettere all'anno..non mi sembra questo sacrificio insormontabile..
condivido chi ha detto che è una questione di priorità..e comunque io allatto a richiesta ma non sono murata a casa, vado a casa da amici o vengono loro..il giorno esco e a volte anche a cena; certo non esco a bere e non faccio le 2, ma questo credo a prescindere, altrimenti non avrei fatto un figlio se non fossi stata pronta a rinunciare a certe cose.
Comunque penso che oltre alla mancanza di informazione(molte ritengono di non avere bisogno del corso preparto-io lo ringrazierò tutta la vita-)c'è anche il fatto che molte ascoltano i consigli della mamma-suocera-parenti-amiciconfigli-ecc e purtroppo ci sono tante idee malsane a giro.
Io per fortuna (grazie al corso) avevo tanta sicurezza in quello che facevo e non ho ascoltato nessuno,non solo per l'allattamento ma su tuuuutte le altre cose, ma non è stato facile, mi sono avvelenata il fegato, ma sono felice di tutte le scelte che ho fatto..c'è solo una persona che dobbiamo ascoltare: nostro foglio, solo lui lo sa..il resto sono invenzioni comode; credo che prima di fare una cosa dovremmo domandarci: lo faccio per lui o per me? Forse la scelta sarebbe più facile Smile
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#34

(04-04-2011, 10:12 22)Lyra Ha scritto:  Sono appunto questi casi quelli che mi fanno interrogare sul fatto che allattare o no è una scelta.

Se la scelta fosse del bambino.... ci sarebbero molte più tette al vento!

E' vero che ogni donna è libera di scegliere, ma l'allattamento è una "partita" a due: perchè deve scegliere solo la madre? Il parere del cucciolo non conta?

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#35

(04-04-2011, 06:43 18)Lyra Ha scritto:  Però allattare o no, è ANCHE una questione di scelta. Perché naturalità quanto si vuole, ma le donne non sono animali, e sono dotate del libero arbitrio. Le donne non sono passive nell'allattamento.
Va bene addossare i pochi allattamenti alla disinformazione, al marketing scorretto, alla scarsa preparazione di parte del personale sanitario... tutte cose vere e sacrosante... però chi vuole allattare riesce ad allattare comunque. Per lo meno nel 2011, dove la possibilità di raggiungere informazioni diverse da quella dell'ostetrica che dà il latte artificiale perché dopo 2 giorni non è ancora arrivata la montata.
(04-04-2011, 05:30 17)rossanalib Ha scritto:  allattare è meraviglioso ma ha anche degli aspetti meno belli! con questo non è che sto rinnegando il mio essere tettalebana, è solo che voglio dire che è normale a volte sentirsi stanche, sole, un po' "incastrate" . D'altronde è il gesto stesso di mettere al mondo un figlio che cambia tutto!
(03-04-2011, 11:52 11)begolo giuliana Ha scritto:  Anche a me quando dicono che una mamma è fortunata ad avere il latte monta il nervoso,perchè non è fortuna è impegno,volontà e sacrificio.
Sono più che d'accordo con tutte voi anche io, forse non mi ero spiegata bene: altro se è anche una questione di scelta. Soprattutto chi sceglie di non allattare sceglie di non dare al proprio bambino il suo giusto e naturale nutrimento. Se lasciarlo autosvezzare è naturale, e ovvio secondo natura, allattare è ancora più normale, naturale e ovvio secondo natura e buonsenso. Decenni di medicalizzazione lo hanno caricato di sovrastrutture e reso complicato. Non vale neanche l'obiezione che si sente spesso dell'esistenza da sempre delle balie, perché ovviamente problematiche di ogni tipo sono esistite sempre e soprattutto in passato si aggiungevano problemi di malattie, malnutrizione grave, ma anche la voglia di non essere legate alle esigenze e i tempi della propria creatura che rendeva "status symbol" avere la nutrice per coloro che avevano i soldi per pagarla.

E' proprio su chi sceglie di non allattare pur non avendo problematiche effettive o indotte, ma perché non possono passare almeno 6 mesi (figuriamoci 1/3 anni!!!!!) adeguando la propria vita alle proprie necessità di madri (figuriamoci a quelle del figlio!) per nutrirli d'amore e "cibo naturale" (LM) che avevo concentrato la mia attenzione nel mio post, spero si sia capito.
Però la mia opinione è che non se ne dovrebbe fare essenzialmente una questione di scelta, come non avrebbe senso scegliere una famigerata gamba-protesi se si avesse la fortuna di poter usare la propria gamba!
<<Ma gli esami di idoneità per istinto materno prima di essere autorizzati a fare figli non sarebbero costituzionali, vero? (Scherzo, non sono TettAlebana fino a questo punto!!!!)>>

Detto ciò, quello che dici Lyra, nella parte che ho grassettato, è vero, ma se le informazioni ce le hai? Te le hanno date, non ti possono risultare strane perché sono coerenti, perché se tu sapessi già che sono o potrebbero essere sbagliate certo che non ti accontenteresti!, perché anche tua madre, e tua sorella l'avevano già fatto, perché il pediatra lo conferma e anche le istruzioni sull'informativa plesmon e la rivista leader per mamme lo approfondisce per non parlare di SoS Tata, medicina 33, voyager e tutte le puntate di un medico in famiglia (i sympson li ho citati?)!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Se pensi che tutti stiano andando in autostrada contromano, forse che possa essere tu quella che l'ha imboccata nel senso sbagliato? (Conosci la barzelletta?)
Chiaro che se hai dubbi, cerchi altre informazioni.....ma anche in questo caso: su quale aspetto esattamente ti stai sbagliando e quali informazioni e dove andarle a cercare? Non è semplice perché se ti guardi intorno ne deduci "che il mondo sa" e sei tu a non sapere se persino le fiction e i canali specifici d'informazione sono pressocché univoci nel dare per scontata la stessa impostazione!

A proposito della frase che ho evidenziato, esistono molte difficoltà da superare in certe storie di allattamento, spesso dovute ad un attaccamento al seno sbagliato non riconosciuto e al non osare della mamma di staccare il bimbo dal seno quando sta sbagliando (cosa che ti fa stringere il cuore, ma salva te e lui e fa scorrere tutto con una qualità diversa dopo), o pratiche adottate per desiderio di allattare o paura come l'assurdità di preparare il seno con creme e unguenti, prima e dopo con lavaggi e disinfezioni, tutte cose inutili nel migliore dei casi e dannose per la maggior parte perché fanno perdere protezione al capezzolo, lo indeboliscono e tolgono naturalezza e (diciamolo) comodità all'allattamento al seno.
Ma esistono anche problematiche diverse: conoscete il Riflesso Disforico di Emissione? Si manifesta con perdita di appetito e calo di peso dall'inizio dell'allattamento, con altri fastidi connessi come la nausea; ma ciò che è più brutto si è assaliti da pensieri negativi, paura di tragedie, pensiero che il proprio figlio ti voglia uccidere e così via. Non si tratta di baby blues, è forse più accettabile da noi che allattiamo, la depressione post partum: si sa che è qualcosa che potrebbe accadere a qualunque neomamma.
Invece no, è solo un brusco calo di dopamina proprio durante il momento della "calata" del latte. Si, avete capito bene: invece di piacere, tenerezza, senso del legame con il proprio cucciolo, endorfine e appagamento il momento dell'allattamento diventa causa di malessere, negatività, istinto di distruzione e autodistruzione panico e senso di ostilità da e verso il proprio cucciolo! Si conosce da pochissimo tempo e non c'è nessuna cura per il momento, giusto qualche trucchetto tipo mangiare cioccolata e assumere caffeina, non guardare il bambino durante la poppata!!!!
Ebbene: conosco una mamma che ne è affetta e con due bambini allatatti al seno (uno tuttora) che nonostante tutto ha scelto di proseguire con l'allattamento anche del secondo. Questa mamma ha la mia più incondizionata stima. E' splendida e innamorata dei suoi fihìgli. Da Tettalebana come sono (ora lo so) io sono più che certa che non farei la sua stessa scelta: uno di quei casi in cui sceglierei la "protesi" pur avendo latte. Ma lei no, allatta e anche a lungo!

Per il mio outing, della serie, anche io so cosa significa scegliere male per ignoranza.....dopo! Ora vado a prendere il pargolo alla materna!!!

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#36

(04-04-2011, 11:23 23)Ax76 Ha scritto:  Comunque mi prudono le mani, avrei voglia di mettermi ad urlare a leggere certe cose, ragazze mie...
Magari quando trovo tempo mi metto a sbraitare un pochetto qui...


Quando vorrai saremo tutte orecchi, anzi tutt'occhi 001_smile001_smile001_smile

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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#37

capisco il vostro tettalebanismo
io sono orgogliosissima di quello che sto facendo, cioè allattare mio figlio a richiesta e in modo esclusivo
e da quando abbiamo iniziato l'AS sto anche più manza perchè non sento più la responsabilità di essere la sua unica fonte di idratazione-nutrimeto
se mi dite che dopo l'anno d vita l'allattamento cambia come modalità e tempistica, mi tranquillizzo parecchio e aspetto di vedere come andrà, chissà se proseguirò...

ma non concordo col sillogismo
"vorresti un po' di tempo per te" => "non sei una buona madre"
che ogni tanto mi sembra di leggere fra le righe di questi post
mi sembra una visione un po' martirizzante del ruolo di genitore laddove invece un approccio più easy potrebbe far vivere ancor più pienamente la genitorialità

(sero di essermi spiegata decentemente)

Erika & Riccardo

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#38

Non so se sono una talebana della tetta, comunque Filippo ha un anno e lo allatto ancora sia il giorno che la notte anche se non nego di nutrire dubbi sulla bontà della mia scelta. Filippo si nutre soprattutto con il mio latte e io mi sarei immaginata invece che a un anno fosse molto più attratto dal cibo (certo è stato male per molto tempo, quindi vediamo se tra un po' le cose vanno meglio). Non è che mi pesa fisicamente allattarlo anche se quando stava male mi son tornate quasi le ragadi dopo un anno perchè sdraiato lui si attacca male è sempre stato così.
Mi pesa moralmente mio marito che dice e non dice che se avesse preso anche il biberon magari ora dormiva di più, mi pesa il fatto che lui senta il nostro rapporto come esclusivo e gli dispiaccia che Filippo cerca più me che lui, mi pesa il pensiero che forse se avesse preso anche il biberon ora mangerebbe di più, poi anche il pensiero e se io sto male come farebbe mio marito a far mangiare Filippo (me lo dice mio marito) o a calmarlo se è imbestialito visto che non prende ciucci o biberon.
Io ho voluto fortemente allattare Filippo nonostante le difficoltà e tutte le peggiori informazioni trovate da medici, personale sanitario e libri. All'inizio ho avuto grosse difficoltà sia perchè è successo che non si attaccava,urlava ma non si attaccava, sia per le ragadi, ma andavo avanti e mi ripetevo di provare ad allattare almeno un mese, poi un altro mese e poi è andata bene!
Ma ho avuto anche grosse difficoltà "grazie" ai consigli sbagliati....innanzitutto al consultorio dove ho fatto il corso preparto hanno solo accennato all'allattamento a richiesta. All'ospedale mi hanno dimesso con un foglietto dove eran descritte le poppate e la quantità di latte che avrebbe dovuto prendere senza specificare che era per il latte artificiale. All'inizio lui si addormentava al seno dopo aver ciucciato 5 minuti....non sia mai mi dissero di far di tutto per tenerlo sveglio perchè doveva poppare 45 minuti esatti, gli grattavo i piedi, i pizzicotti, degli amici ci consigliarono il ghiaccio (e per un bel po' dopo si addormentava purtroppo difficilmente al seno)!!! Poi tutti i pediatri e un libro che mi diede la pediatra diceva di distanziare le poppate di almeno 2 ore e mezza e da lì il delirio....
Le prime 3 settimane davo anche aggiunte perchè lui poppava e poi dopo mezz'ora strillava, allora pensavo che non dovessi riattaccarlo ma che non bastasse il mio latte e aveva fame e per quello non dormiva...Strillava anche nella fascia e questo anche dopo le tre settimane. la pediatra ci disse che Filippo aveva un disturbo del sonno! Ovviamente non prendeva il ciuccio, anche se ne provai tanti e tutti insistevano sulla bontà dei ciucci per farlo dormire. Io credo che se invece avessi avuto delle buone informazioni le cose sarebbero andate meglio. Il secondo mese fortunamente mi stufai del delirio di aspettare le 2 ore e mezza e iniziai a allattarlo un po' di più ma dopo quando le cose andarono meglio tornai a un allattamento a orari perchè anche la nuova pediatra mi diceva che bisognava fare così che solo così si sarebbe abituato poi agli orari delle pappe e solo così di notte avrebbe dormito di più (effettivamente a 5 mesi dormiva molto di notte).
Ho iniziato a allattarlo veramente a richiesta dopo i 6 mesi.
Ora sto in una fase che non so se assecondarlo e aspettare il momento in cui si nutrirà più di cibo che di tetta o forzarlo a fare un po' a meno della tetta.

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#39

(05-04-2011, 02:24 14)rikierikki Ha scritto:  ma non concordo col sillogismo
"vorresti un po' di tempo per te" => "non sei una buona madre"
che ogni tanto mi sembra di leggere fra le righe di questi post
mi sembra una visione un po' martirizzante del ruolo di genitore laddove invece un approccio più easy potrebbe far vivere ancor più pienamente la genitorialità

Il tempo per sé non è egoistico se non toglie tempo ad un essere che ami e che dipende da te. Più tempo per te lo puoi avere come dicevano, con un po' di creatività e tenendo conto delle tue esigenze me anche delle sue....e le vedi tu, nessuno può deciderlo per te.
Ma se onestamente ti accorgi che gli togli qualcosa e perseveri, beh, allora sei puerile ammettilo e continua pure, ma sapendo che la tua scelta è un po' egoistica. (non "tu" rikierihhi, il tu era discorsivo)

Non si può dire che chi ha più senso della maternità sia una martire, fa quello che è nelle sue possibilità e, evidentemente, il suo carattere la rende o più brava ad organizzarsi o più capace di adattarsi alle nuove responsabilità della vita e con piacere o ha più capacità di sacrificio di te.

Quante ne hanno più di me che non danno mai neanche un biscottino se non fatto in casa al proprio figlio né un liofilizzato perché preparano sempre tutto loro: non possono pretenderlo anche da me ma loro sono più in gamba di me!!!!
Non mi sognerei di dire che loro sono martisizzate, si sanno organizzare meglio.

La mia amica a cui mi riferivo prima, non mi sognerei di definirla una martire, ma so che ha una marcia in più di me: io non riuscirei a fare altrettanto, il mio limite è più vicino!!!

Edit. a meno che non si venga costretti da qualcun altro.

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#40

Io non voglio negare l'influenza di tutti i fattori sociali, culturali e ambientali che possono mandare a rotoli un allattamento. Che sono tanti e molto forti.
Ma mi suonano male anche certi discorsi che deresponsabilizzano le donne. Per me dire che se molti allattamenti falliscono è colpa del personale santario, delle lobby, delle suocere ecc... mi dà l'impressione che le mamme vengano considerate nulla di nulla: incapaci del tutto di decidere per se' stesse e per i propri figli.

La scelta non è l'unica variabile, ma UNA delle tante.

Ho voluto metterci l'accento perché spesso mi sembra trascurata e ho colto l'occasione.

Poi come diceva giuliee (mi sembra) anche la scelta del bambino andrebbe tenuta in conto. Credo ci siano degli equilibri da rispettare per il benessere della famiglia intera, babbo compreso. Per cui se la mamma ha voglia di una sera libera o di andare ad un concerto spaccatimani (001_wub) si organizza e va. E più il pargolo cresce più è facile.

Come si diceva tempo fa per il lettone e il sonno (se non sbaglio), credo che ogni famiglia trovi il suo equilibrio anche per l'allattamento.
Per cui se per qualche famglia o donna l'allattamento esclusivo va stretto ed è un sacrificio troppo grande per motivi suoi, pace e bene. Se la famiglia nel complesso è umanamente serena è ok. Ma anche qui si ritorna nel campo delle scelte.

Non credo che ce ne sia una giusta o sbagliata a priori: ogni situazione, ogni famiglia, ogni bambino, ha le sue particolarità. Però è anche una scelta, che da persone adulte facciamo.

N. 12/03/2010
E. 03/03/2013
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