La teoria è quella di Piermarini, di Iaia, di Gonzales per diversi aspetti, la pratica è quella che noi in questo momento abbiamo fortuna di vivere, della consapevolezza che tante volte si può fare senza cibi industriali "fatti apposta" per i nostri bambini, che possiamo guardare alla qualità partendo dalle nostre abitudini alimentari per migliorarci, nel pensare che i nostri figli sono i veri "competenti" di quello che è meglio per loro fin dalla nascita.
Siamo noi mamme ( e i papà naturalmente) che meglio di tutti conosciamo i nostri figli e sappiamo che le ricette fotocopiate da decine di anni nei cassetti dei nostri pediatri non sono la risposta per tutti i loro pazienti (io penso che non sia la risposta per nessuno)
Come applicare queste nuove linee? Non credo ci siano regole imposte altrimenti torniamo indietro a scrivere ricette, ogni bambino è a se, ogni situazione è a se, buon senso, come già avete scritto e soprattutto l'esempio che siamo noi per i nostri figli (me lo devo ricordare quando mangio una porcheria davanti a Sara e davanti a mio figlio grande e mi viene la tentazione di dire che loro non possono mangiarla.....).
Un aneddoto: una mamma un giorno mi dice che ha preso la decisione di non dare a sua figliacarne almeno fino all'anno, io ho chesto se loro facevano abitualmente uso di carne e mi ha risposto di sì. Non c'è stato bisogno di aggiungere altro la mamma ha capito al volo e mi ha detto "giusto non ci avevo pensato, ora dobbiamo decidere noi come vogliamo alimentarci e poi, di conseguenza, la nostra piccola si regolerà con noi".
Grazie a tutteper gli spunti di riflessione e al Dott. Mangialavori che speriamo possa poi avere 5 minuti per scriverci cose è per lui l'autosvezzamento.
Speravo anche in nun intervento di Piermarini.....