26-04-2013, 11:30 23
Che bello! Io penso che se è partito già così bene significa che era pronto al distacco e a parte qualche giornata no le cose non cambieranno molto.
Se ripenso a mio figlio neonato ad alto, altissimo bisogno, al mio atteggiamento da mamma koala e a tutti i commenti/giudizi che ho ricevuto, mi riconosco moltissimo in ciò che scrivi. Non so se ha influito il contatto costante fra noi o se mio figlio ha più risorse di quanto io stessa creda ma anche per noi l'inserimento al nido (e tutt'ora la frequentazione) sono andate nel migliore dei modi. Ricordo la prima visita che feci al nido con il bimbo di 7 mesi in braccio e la preoccupazione di tutti riguardo al momento nanna (fino ad allora esclusivamente al seno). La maestra mi disse che era necessario smettere di allattarlo perché avrebbe avuto difficoltà a farlo addormentare al nido. Non lo feci ovviamente. L'inserimento (otto mesi più tardi) cascò nella stessa settimana in cui il papà del cucciolo se ne andò di casa e temevo di causargli un trauma senza fine. Io ero a pezzi e avvolta in una moltitudine di sensi di colpa. Oltretutto avevo mia madre che mi ripeteva quanto stessi rovinando la vita di mio figlio. Lui invece mi stupì. Entrò sorridente e così ha sempre fatto. Non ha mai pianto una sola volta. Ora, quando vede la maestra, allunga le braccia verso di lei per andarle in braccio ( e lei se lo coccola chiamandolo 'il mio angioletto biondo') . Mangia da solo, fa i bis delle portate (ed aveva la fama di bimbo inappetente perché solo ciucciatore di tetta viziato ) e dorme beatamente le sue due ore al nido in un lettino con le sbarre (il primo e unico che abbia mai visto in vita sua). E continua ad essere il bimbo solare e sereno di sempre, che la sera dorme ancora nel lettone con mamma, attaccato al suo seno. Alla faccia di tutti i bei consigli generici e senza senso che mi sono sorbita negli ultimi 22 mesi...
Se ripenso a mio figlio neonato ad alto, altissimo bisogno, al mio atteggiamento da mamma koala e a tutti i commenti/giudizi che ho ricevuto, mi riconosco moltissimo in ciò che scrivi. Non so se ha influito il contatto costante fra noi o se mio figlio ha più risorse di quanto io stessa creda ma anche per noi l'inserimento al nido (e tutt'ora la frequentazione) sono andate nel migliore dei modi. Ricordo la prima visita che feci al nido con il bimbo di 7 mesi in braccio e la preoccupazione di tutti riguardo al momento nanna (fino ad allora esclusivamente al seno). La maestra mi disse che era necessario smettere di allattarlo perché avrebbe avuto difficoltà a farlo addormentare al nido. Non lo feci ovviamente. L'inserimento (otto mesi più tardi) cascò nella stessa settimana in cui il papà del cucciolo se ne andò di casa e temevo di causargli un trauma senza fine. Io ero a pezzi e avvolta in una moltitudine di sensi di colpa. Oltretutto avevo mia madre che mi ripeteva quanto stessi rovinando la vita di mio figlio. Lui invece mi stupì. Entrò sorridente e così ha sempre fatto. Non ha mai pianto una sola volta. Ora, quando vede la maestra, allunga le braccia verso di lei per andarle in braccio ( e lei se lo coccola chiamandolo 'il mio angioletto biondo') . Mangia da solo, fa i bis delle portate (ed aveva la fama di bimbo inappetente perché solo ciucciatore di tetta viziato ) e dorme beatamente le sue due ore al nido in un lettino con le sbarre (il primo e unico che abbia mai visto in vita sua). E continua ad essere il bimbo solare e sereno di sempre, che la sera dorme ancora nel lettone con mamma, attaccato al suo seno. Alla faccia di tutti i bei consigli generici e senza senso che mi sono sorbita negli ultimi 22 mesi...