Sono queste le domande per cui sollecitavi la mia risposta? C'erano così tanti messaggi oggi che non so se mi è sfuggito qualcosa.
(28-03-2011, 03:55 15)rossanalib Ha scritto: ulrike scusa ma dove sono gli studi che dimostrano che il calendario vaccinale italiano ha un fondamento scientifico?
Non sono basati solo su alcuni studi che si possono elencare in un forum ma sul totale della conoscenza scientifica riguardo al tema, accumulato in tanti decenni. E' - per lo stato attuale delle conoscenze scientifice - il massimo. Naturalmente il progresso scientifico non si ferma qui. Con il tempo il calendario verrà cambiato e adeguato ai nuovi sviluppi del progresso scientifico e all'epidemiologia che cambia via via. Un giorno verrà tolto il vaccino antipolio, quando la poliomielite sarà eradicata. Ci saranno nuovi tipi di vaccini che sostituiscono i vecchi etc.
(28-03-2011, 03:55 15)rossanalib Ha scritto: per esempio che senso ha vaccinare un bambino di 3 mesi per l'epatite B????
Si, certo che ha senso. Più il bambino è piccolo e più è alto il rischio che in caso di infezione diventa un portatore cronico con le gravi conseguenze che può avere nell'età adulta (per esempio il cancro al fegato). Nei neonati il 90% degli infetti diventa portatore cronico. Il virus dell'epatite B è 50-100 volte più infettivo del virus dell'AIDS e resiste a lungo nell'ambiente. E' anche resistente a vari detergenti. Anche un bambino piccolo può prenderlo. Se per esempio prende in bocca un giocattolo che prima (anche a distanza di ore) era nella bocca di un bambino che è infetto (per esempio all'asilo nido). Nei bambini piccoli il decorso dell'epatite B è spesso senza sintomi. Glielo può attaccare per esempio uno zio o una zia o il nonno o la nonna che non sanno di essere portatori cronici di epatite B. Un goccio di sangue infetto in una vasca da bagno basta per provocare un'infezione, se si ha una minuscola ferita. Vaccinando tutti i bambini così presto elimina il rischio a tutti, la protezione è lunga. Quindi quando saranno adolescenti sono protetti. E' una strategia vaccinale ben studiata e perfetta.
(28-03-2011, 03:55 15)rossanalib Ha scritto: E’ invece provato da studi scientifici che nei primi mesi di vita il sistema immunitario del bambino è ancora debole 8 e lo dici anche tu (in un tuo post mi pare di leggere "immaturità del sistema immunitario").
Inoltre i vaccini somministrati nel primo anno di vita non danno l’immunità.
Certo che fanno un'immunità, se si fa il ciclo completo.
Il sistema immunitario non è debole, ma immaturo. Deve ancora farsi una bella biblioteca di anticorpi. I vaccini gli insegna per esempio di fare gli anticorpi contro malattie molto pericolose. Già a partire dalla nascita il bambino è in grado di sviluppare un'immunità. Per esempio negli USA il vaccino antiepatite B viene somministrato subito dopo la nascita e la risposta immunitaria c'è. Nei primi due anni il sistema immunitario non è però ancora in grado di combattere certi tipi di batteri, quelli con un involucro di polisaccaridi, come l'HIB, il pneumococco e il meningococco, ad esempio. Per questo motivo per loro questi batteri sono molto pericolosi nei primi due anni. Il vaccino li protegge perché è fatto in modo che il sistema immunitario sviluppa gli anticorpi.
Solo per il vaccino MPR e la varicella (tutti vaccini vivi) la risposta immunitaria è suboptimale nel primo anno di vita, in parte a causa degli anticorpi materni che eliminano subito i virus attenuati del vaccino e in parte per l'immaturità specifica che però non c'entra con quella richiesta per i vaccini dell'esavalente e contro HIB, pneumococco e meningococco. Ogni vaccino e ogni agente infettivo ha delle caratteristiche particolari.
(28-03-2011, 03:55 15)rossanalib Ha scritto: E oltretutto come vengono redatte le statistiche su quelle malattie che non devono per forza avere un decorso ospedaliero (morbillo, rosolia, pertosse …)?
C'è l'obbligo di denuncia dei casi, anche se il numero vero è sempre più alto di quelli segnalati dai medici. C'è anche il sistema delle sentinelle.
(28-03-2011, 03:55 15)rossanalib Ha scritto: Poi credo che sia davvero assurdo parlare di scuole waldorf come focolai di malattie..mi viene proprio da ridere...su quali dati ti basi per dirlo????
Vedo che non stai seguendo quello che succede da anni in Europa. Ci sono stati vari focolai di morbillo, soprattutto in Germania e una anche in Austria, che sono partiti da scuole/asili degli Waldorf. E' un fatto risaputo che lì si concentrano gli antivaccinisti. Anche i medici antroposofi sconsigliano i vaccini, soprattutto quello contro il morbillo. Anche su questo tema ho scritto un post:
I presunti effetti positivi del morbillo
http://vaccinarsi.blogspot.com/2011/01/i...i-del.html
Qui c'è uno studio che è stato pubblicato poche settimane fa:
Anthroposophy: A Risk Factor for Noncompliance With Measles Immunization
Ernst, Edzard
Pediatric Infectious Disease Journal. 30(3):187-189, March 2011.
(28-03-2011, 03:55 15)rossanalib Ha scritto: (una curiosità: anche i nipoti del Presidente del consiglio italiano frequentano scuole waldorf, se fossero così pericolose probabilmente il presidente ne sarebbe informato no?)
Non ho detto che le scuole Waldorf sono pericolose, ma che in questi ambienti il rischio di contrarre il morbillo è più alto, perché ci sono molti bambini che non sono vaccinati contro il morbillo.