24-06-2013, 10:18 22
Scenario: domenica mattina in macchina con LaPiccola mentre ci concediamo un'ora d'aria noi due sole. Vedo un ciclista a terra e una macchina ferma e mi fermo a chiedere se serve aiuto. Dico a LaPiccola di stare tranquilla che sarei tornata a breve, dopo avere aiutato un signore.
Mentre sto in attesa al 112 (giuro che mi hanno messa in attesa diversi minuti) torno da lei che mi dice che vuole vedermi. La slego e lei si affaccia dalla portiera. Sono sicurissima che lei non scenderà, percepisce le urgenze. E così fa.
Eravamo al'inizio di un ponte proprio sulla curva di immissione. La strada su cui eravamo fermi era un lungo rettilineo dove era impossibile non vederci. La mia macchina davanti a quella dell'incidente, con le 4 frecce e affiancata alla pista ciclabile.
Sto per farmi dare il triangolo d'emergenza dalla signora extracomunitaria che ha investito il vecchietto quando se ne arriva un signore in bici. Si ferma dietro all'auto incidentata, bofonchia qualche cosa e mi raggiunge dicendomi a voce alta:
"Non è il modo di fermarsi qui!"
"Guardi che c'è stato un incidente"
"E allora spostate le macchine, no?" sempre più forte
"Senta, scusi, non è possibile, conosce il codice della strada in merito?"
A quel punto rimonta in bici ma si schianta sulla mia auto. Scende dalla bicicletta e mi viene incontro urlando come un pazzo che devo spostare la macchina.
"Non lo sai che questo è un cycle cross?" Capisco in quel momento che non è italiano ma la cosa non cambia il mio punto di vista.
Solo che molla la bici, si fionda correndo e urlando verso LaPiccola e chiude fortissimo lo sportello della mia macchina.
Sono corsa urlando improperi e "Non si permetta" e lui ancora più forte a urlarmi "Perché sennò cosa fai?". E si intromette il povero ciclista sgarbellato e tumefatto che con bestemmie e insulti gli grida che è pazzo e che c'è una bambina. Entrambi abbiamo pensato la stessa cosa: le ha chiuso le mani nella portiera!
Ora, io mentre urlavo avevo visto che era sana, poi ho aperto è lei è scoppiata in lacrime visibilmente spaventata e chiedendomi "Mamma, ma pelché quel signole mi ha chiuso dentlo? Io elo stata blava e non mi elo mossa come mi avevi detto tu!"
Il punto della questione è che io ho perso completamente il controllo. Il mio spavento più grande, dopo qualche secondo, non era che LaPiccola si fosse fatta male o che mi trovassi davanti ad un idiota. Ciò a cui ho pensato non è stata di mollargli un cazzotto o chissacché.
Io lo volevo azzerare! S'è svampato signo'.
La sua (e mia) fortuna è che sono andata a verificare mia figlia, sennò mi ci avventavo.
Il mio noto self control è venuto totalmente a mancare. Mi son fatta paura da sola.
E questo mi turba da ieri. Non ci ho dormito.
Sapevo che la mia rabbia poteva montare ma speravo di avere risolto la questione. Così era. Ma appena ho visto in pericolo il mio cucciolo mammifero mi sono tramutata in mamma orsa. Avrà visto, LaPiccola, tanto orribile potenziale?
Turbata. Sono turbata.
PS: il vecchietto era tutto escoriato e spaventato, ma stava bene, eh!
Mentre sto in attesa al 112 (giuro che mi hanno messa in attesa diversi minuti) torno da lei che mi dice che vuole vedermi. La slego e lei si affaccia dalla portiera. Sono sicurissima che lei non scenderà, percepisce le urgenze. E così fa.
Eravamo al'inizio di un ponte proprio sulla curva di immissione. La strada su cui eravamo fermi era un lungo rettilineo dove era impossibile non vederci. La mia macchina davanti a quella dell'incidente, con le 4 frecce e affiancata alla pista ciclabile.
Sto per farmi dare il triangolo d'emergenza dalla signora extracomunitaria che ha investito il vecchietto quando se ne arriva un signore in bici. Si ferma dietro all'auto incidentata, bofonchia qualche cosa e mi raggiunge dicendomi a voce alta:
"Non è il modo di fermarsi qui!"
"Guardi che c'è stato un incidente"
"E allora spostate le macchine, no?" sempre più forte
"Senta, scusi, non è possibile, conosce il codice della strada in merito?"
A quel punto rimonta in bici ma si schianta sulla mia auto. Scende dalla bicicletta e mi viene incontro urlando come un pazzo che devo spostare la macchina.
"Non lo sai che questo è un cycle cross?" Capisco in quel momento che non è italiano ma la cosa non cambia il mio punto di vista.
Solo che molla la bici, si fionda correndo e urlando verso LaPiccola e chiude fortissimo lo sportello della mia macchina.
Sono corsa urlando improperi e "Non si permetta" e lui ancora più forte a urlarmi "Perché sennò cosa fai?". E si intromette il povero ciclista sgarbellato e tumefatto che con bestemmie e insulti gli grida che è pazzo e che c'è una bambina. Entrambi abbiamo pensato la stessa cosa: le ha chiuso le mani nella portiera!
Ora, io mentre urlavo avevo visto che era sana, poi ho aperto è lei è scoppiata in lacrime visibilmente spaventata e chiedendomi "Mamma, ma pelché quel signole mi ha chiuso dentlo? Io elo stata blava e non mi elo mossa come mi avevi detto tu!"
Il punto della questione è che io ho perso completamente il controllo. Il mio spavento più grande, dopo qualche secondo, non era che LaPiccola si fosse fatta male o che mi trovassi davanti ad un idiota. Ciò a cui ho pensato non è stata di mollargli un cazzotto o chissacché.
Io lo volevo azzerare! S'è svampato signo'.
La sua (e mia) fortuna è che sono andata a verificare mia figlia, sennò mi ci avventavo.
Il mio noto self control è venuto totalmente a mancare. Mi son fatta paura da sola.
E questo mi turba da ieri. Non ci ho dormito.
Sapevo che la mia rabbia poteva montare ma speravo di avere risolto la questione. Così era. Ma appena ho visto in pericolo il mio cucciolo mammifero mi sono tramutata in mamma orsa. Avrà visto, LaPiccola, tanto orribile potenziale?
Turbata. Sono turbata.
PS: il vecchietto era tutto escoriato e spaventato, ma stava bene, eh!