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ciao, venerdì ho partecipato all'incontro sullo svezzamento proposto dal consultorio locale; alla fine le cose che hanno detto sono su per giù le stesse di 5 anni fa quando svezzai la mia prima figlia: pappine tradizionali, no sale, ecc... unica eccezione: si può essere un po' meno rigidi nell'introduzione dei vari alimenti. Alla mia domanda sull'autosvezzamento la risposta è stata: con la pappa a 9-10 mesi le dai pranzo/merenda/cena e le ciucciate sono al massimo 2-3 al giorno (così puoi rientrare al lavoro tranquilla e la pappa gliela rifilano pure anche i nonni), con l'ars invece ci vuole molto più tempo prima che il pupo faccia un vero pasto e a te tocca stare con la tetta pronta più a lungo e se devi rientrare al lavoro diventa meno gestibile.
sono rimasta un po' spiazzata che proprio al consultorio avessero questo approccio...
Raffaella
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Io invece sono stata fortunata perché ho conosciuto l'as proprio in un incontro in consultorio in cui avevano invitato anche due mamme che lo praticavano da qualche mese
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Raffa, però è vero.. Io con mia figlia sono partita con le pappe perchè a 7 mesi doveva fare 2 merende e il pranzo al nido...L'idea di mandarla al nido a prendere latte artificiale propio non mi andava - visto che era interessata al cibo già subito dopo i 5 mesi (che belle le foto di lei pulcina affondata nel cocomero o che si ciuccia la carota!), ho preferito lasciarle fare dei pasti completi di pappe. Facevamo as a cena e nei weekend.
Poi è andato tutto benissimo, che lei mangiava volentieri ed era molto curiosa e voleva manipolare il cibo ed è passata al menù dei "grandi" prima di compiere l'anno, e avevo lasciato detto alle maestre di farle assaggiare il cibo dei "grandi" se lei ne aveva desiderio senza preoccuparsi di chiedermi se avevo introdotto x o meno, e infatti così hanno fatto.
Sono stata fortunata, lo so. Purtroppo per fare le cose con tutti i sacri crismi ci vuole tempo.
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Sì Tatina, ti dirò che forse sono andata all'incontro pensando mi raccomandassero l'autosvezzamento come nuova modalità, anche perchè è di recente apparso un articolo sull'argomento su UPPA, che è una rivista che loro giustamente pubblicizzano. invece diciamo che li ho visti un po' "freddi" sul tema. tutto qui. anche io tra un po' rientrerò al lavoro e il problema un po' si pone in questi termini anche a me perchè la nonna andrebbe in crisi se le dici di lasciarla autosvezzare. non vedo niente di male a conciliare pappe e as, magari mi stupisce e le pappe se le trita! lo dico oggi perchè avevo amici a pranzo e il loro cucciolo di 7 mesi si è sbafato la pappa avidamente e ti dirò che la mia allungava lo sguardo e allora le ho allungato un cucchiaino con sopra un po' di quella pappa e lei se l'è preso e se l'è succhiato e sembrava soddisfatta
Raffaella
(Kitty Cat mag 2008 + Tilly feb 2013)
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e pensare che io ho scoperto l'autosvezzamento proprio al consultorio, dove è stato organizzato anche un incontro sullo svezzamento nel quale si è parlato soprattutto di AS!
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Beh, in parte concordo con quanto detto al consultorio.
Per una persona che ha in affidamento un bambino e che, in parte, dovra' "rendere conto" ai genitori di come questo bambino stara', l'acr è in parte una sfida. Per un genitore è "facile" dire: non ha mangiato, non ha fame, mangera' (o meglio non è nemmeno facile, ma almeno uno fa una scelta consapevole di cui poi gestire le conseguenze), pace, gli do il latte, tetta tirata o artificiale. Per una persona che ha in affidamento un bambino e' sicuramente piu' difficile.
Io ho lasciato mia figlia per il primo anno (dai sei mesi ai 18) ad una babysitter e a volte alle nonne. Non c'era storia, loro la "dovevano far mangiare". Non riuscivano a concepire l'idea di condividere il pranzo, l'assunto culturale e' che i bambini devono mangiare prima (alle 12 devono mangiare:-)). Anche se ad un certo punto quando la babysitter faceva la sua colazione macrobiotica a casa nostra, Giorgia, a tavola con lei la condivideva :-).
Io comunque (che col senno di poi avevo le idee molto meno chiare di quanto ritenessi e/o non ero preparata ad una bambina con l'approccio col solido iperlento) non ho insistito troppo su alcuni aspetti quali la condivisione. Ho preparato, o fatto preparare, piatti unici "cucchiaiabili" e lasciato quelli, insieme ad una scorta di latte.
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)