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Cecilia,
non ho risposto in modo esauriente subito, ma le molte risposte che sono arrivate dopo il mio brevissimo intervento hanno detto tutto.
Ripeto solamente che se tuo marito fa storie, mandalo da me, che ci penso io
BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11
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Perchè non lasciar parlare i fatti? Non è necessario che la bambina inizi il divezzamento improvvisamente, tuo marito dovrebbe capire che questa ansia è fuori luogo. La piccola sta a tavola con voi, mangia le vostre stesse cose... quando tuo marito vedrà come le cose si svolgono bene, da sole, forse sarà più tranquillo.
In fin dei conti, cos'è l'omogeneizzato? Sono le stesse cose che mangiamo noi adulti, ma, appunto, omogeneizzate. Stessa carne, stesse verdure... anzi.. se non peggio.
Teme che, non seguendo le tabelle del pediatra, la bambina può avere carenze nutritive? Ma allora, siamo tutti a rischio! Chi si pone il problema di quante proteine, ferro, vitamine, assume ogni giorno? Chiunque è sano, finchè sta bene, e sempre che non ci siano esami che lo neghino. Ma di solito gli esami del sangue si fanno quando uno si sente poco bene... ed è molto facile vedere se un bambino sta bene oppure no.
Inoltre la bambina prende ancora il latte, se è il tuo tanto meglio, ma anche se fosse il latte artificiale, o di proseguimento, è comunque un alimento bilanciato per la sua età.
DEvo lasciarti devo andare, tanti auguri e insisti con tuo marito, e imponiti con il pediatra che ad alcune cose ci pensate da voi.
Anto[/u]
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Ritorno sull'argomento approfittando che i bimbi ancora stanno dormendo. Ieri leggendo la battuta del pediatra sul telecomando, confesso che un sorriso mi è scappato. Ma.. ripensandoci meglio: e se la bambina volesse assaggiarlo, perchè no? E' un diritto sacrosanto avere la possibilità di "assaggiare" il mondo! I bambini sono curiosi, mica stupidi: quando si accorgerà che il telecomando non è buono da mangiare, ma è buono per altri usi (mordicchiare, sbattere per terra), sposterà la sua attenzione verso altro.
E che vuol dire tuo marito quando dice "che ci andiamo a fare dal pediatra se poi facciamo come ci pare?". Anche la prima pediatra mi disse così, quando, a sua insaputa, misi una zucchina nel brodino di Valentina. Nessuno vuole sostituirsi al pediatra, e nessun pediatra si sostituisca ai genitori, soprattutto per quel che riguarda l'alimentazione, l'allattamento, e il sonno condiviso. Il bilancio serve a confermare se la piccola sta crescendo bene, e dovrebbe tenere conto soprattutto dell'ereditarietà, più che delle curve. Sta crescendo regolarmente? E' felice, serena? E' curiosa, gioca? E allora sta bene.
Infine: tuo marito teme che la piccola vorrà solo latte vita natural durante? Ma no, escludiamolo! Va bene che ognuno di noi ha le sue preferenze (io ad esempio, camperei di sola cioccolata al latte, se il buon senso lo permettesse) ma poi sta a noi portare in tavola alimenti vari, proponendo poco di tutto. Senza contare che proprio la curiosità tipica dei bambini la spingerà ad assaggiare prima ed apprezzare poi.
Il tutto non deve sembrare una critica verso tuo marito, tutt'altro: devo dire che apprezzo molto il coinvolgimento di questo papà, e i suoi timori mi fanno molta tenerezza. Il problema è che si è fatto confondere dal tono saccente di questo medico, suppongo che vi sia capitato altre volte, dalla gravidanza al parto, dall'allattamento al sonno. Datevi, e date alla piccola, la possibilità di conoscervi e conoscersi, e non permettete a nessuno di ficare il naso dove non deve.
Auguri, ciao
Anto
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Oggi sul blog è uscito un post proprio su questo argomento.
http://www.autosvezzamento.it/aiuto-il-p...ezzamento/
Lasciate tanti commenti perché questo è un argomento scottante per molti
BM 06-09
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ciao scusa se rispondo senza leggere tutto (aimé sto un po' di fretta) ma leggendo i primi post mi chiedo davvero, che ci andate a fare dal pediatra? nel senso, non si potrebbe limitare il pediatra a *sgrat* questioni squisitamente mediche, vaccini ecc, e lasciare il resto alle decisioni dei genitori?
il pediatra è un medico, l'infanzia grazie a divnità varie non è mica una malattia!
la mia bimba ha 5 mesi e ancora nessun pediatra mi ha detto cosa darle da mangiare, né io ho mai chiesto (c'è da dire che il mio pediatra purtroppo è assente al momento, infatti probabilmente dovrò cambiare e ho già scartato quella famosissima da cui vanno tutti perché mi hanno già detto che è molto ossessiva con il peso, il mangiare, e deve mangiare di più, e più pappe ecc ecc)
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A volte penso che non sia facile per i papà stare dietro a delle mamme "troppo" critiche, non nel senso di persone che criticano ma di persone che non accettano i pareri (di medici, pediatri, parenti ecc.) senza ragionarci sopra e porsi domande! Penso che ci vedono stanche, tra allattamento e la ripresa dopo il parto, e amandoci vorrebbero difenderci da nuovi problemi e nuove difficoltà...mentre noi non facciamo altro che porci nuove domande. Chissà che non sia così anche per tuo marito! che inconsciamente abbia l'idea che tu ti stia complicando la vita senza troppo bisogno, l'idea che sarebbe tanto più facile e riposante dare le pappette, per te e per lui e che nella marea di cose nuove che sta-te affrontando l'omogenizzato sarebbe una certezza e lui potrebbe fermarsi un'attimo e respirare invece di correrti dietro mentre i tuoi ormoni ti danno un'energia sovraumana!!!
Ovviamente dico questo perchè è quello che a volte è successo tra me e mio marito e mi sono resa conto di sovraccaricarlo troppo di pensieri e questo lo portava a chiudersi....allora meglio lasciar sedimentare la questione e poi dargli tempo di assimilarla!
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Rispondo a FedeRiot riguardo questa tua frase:
"ho già scartato quella famosissima da cui vanno tutti perché mi hanno già detto che è molto ossessiva con il peso, il mangiare, e deve mangiare di più, e più pappe ecc ecc)".
C'è un proverbio che dice "se ti fai pecora, il lupo ti mangia". Concordo che è veramente eccessivo confrontare un pediatra con il lupo... e una mamma con una pecora! Il punto è che, se ritenete che alcuni aspetti del vostro bambino e della vostra famiglia siano esclusivamente affare vostro, il medico non deve intervenire. La pediatra è ossessiva con il peso, con le curve? Ma questo è un problema suo, non tuo. Il medico deve accertarsi se il bambino cresce bene. Cresce bene, o cresce male? Il bambino è sano, o è malato? Queste considerazioni dovrebbero nascere dall'osservazione del bambino e dei genitori, e non dalla bilancia, dal metro e dalle curve di crescita. Altrimenti, quei bambini (e rispettive famiglie) che magari sono al decimo percentile, e che scoppiano di salute, rischiano di fare una vita d'inferno!
Se ritieni che questo pediatra, in generale, è un medico in gamba io ti consiglierei di andarci... ma se ti accorgi che ti fa venire l'ansia, o che non acetta compromessi e alternative, mollalo all'istante.
Ciao
Anto
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(26-06-2012, 10:55 10)AntonellaC Ha scritto: Rispondo a FedeRiot riguardo questa tua frase:
"ho già scartato quella famosissima da cui vanno tutti perché mi hanno già detto che è molto ossessiva con il peso, il mangiare, e deve mangiare di più, e più pappe ecc ecc)".
C'è un proverbio che dice "se ti fai pecora, il lupo ti mangia".
Sono d'accordissimo con quello che dici, ma bisogna essere realisti... se il DOTTORE ti dice qualcosa, la maggior parte tende a crederci perché il dottore è quello-che-sa-tutto
Inoltre ci sono quelli che non hanno tempo/voglia di approfondire certe questioni (dopo tutto non si può approfondire ogni singolo aspetto della nostra vita...).
Quello che cerchiamo di fare qui è sensibilizzazione per far rendere conto che certe cose NON sono mediche, nonostante l'opinione comune.
Proprio oggi su FB c'è stato un commento che diceva, parlando di questo argomento: "....io ho provato a parlarne appunto con il pediatra di questa cosa....non sono stata appoggiata...ma piuttosto che fare di testa mia seguo le sue indicazioni"
BM 06-09
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Ho capito il tuo discorso, Arkadian.
Mi rendo conto che può essere difficile "resistere" ad un medico (parlo di questioni non mediche ma ritenute tali) o, in generale, agli "esperti": io ne sono l'esempio, con Valentina e il primo pediatra in particolare.
L'aspetto medico del divezzamento viene percepito quando si comincia a parlare di allergie o rischio di carenze nutritive: noi genitori spesso barcolliamo in questo punto.
Credo che la corretta informazione sia la base da cui partire.
Il secondo passo, poi, è quello di restare fermi sulle proprie convinzioni (il tutto sempre nel massimo rispetto, naturalmente, visto che comunque il pediatra è il medico che seguirà i nostri bambini per anni), ricordandoci che non siamo tenuti a dare tante spiegazioni, nè scientifiche, nè personali.
Infine, l'ultimo passo, che poi dovrebbe essere il primo, e dovrebbe accompagnarci sempre, è fidarci! Fidarci dei bambini, e di noi! Non sempre è così semplice e intuitivo come può sembrare, sono tanti i timori e le condizioni culturali che possono confonderci... quello che mi aiuta spesso a prendere la decisione migliore, è cercare di osservare la situazione con gli occhi dei bambini... ma stò cominciando a divagare, buona sera a tutti.
Anto
Fede, io ho un'idea, ma vi prego, se non vi piace, non vogliatemene!
Forse, quando le persone sentono questa parola: "autosvezzamento" pensano chissà che daremo mai a questi poveri bambini. Forse ci immaginano mentre li portiamo al mecdonald, oppure temono che gli offriamo un bicchiere di brunello a fine pasto, prima dell'ammazzacaffè.
Io non andrei, all'inizio, troppo sul tecnico.
Mi limiterei a spiegare (ad esempio al pediatra) che i primi assaggi saranno gli alimenti comuni, opportunamente preparati, per pezzatura, per un bambino di 6 mesi. E quindi: pasta, carne, verdure, pesce.
Riso. Frutta.
E basta: praticamente i vasetti senza usare i vasetti, nel senso che sono le stesse cose.
Poi, nel modo in cui avverrà, al momento tacerei, per poi confessare che, a 9 mesi, usano la forchetta e stanno imparando con il coltello, che mangiano di gusto, e noi con loro.
Buona serata
Anto
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-06-2012, 07:25 19 da
AntonellaC.)