16-02-2011, 04:03 16
Ho letto la discussione di Chiarchiara sull'affermazione dell'io e mi ha fatto pensare che Filippo è agli inizi di quetsta fase.
Sul nido io posso assicurare che ogni volta che ci vado sono serena con la voce e con il corpo, perchè conosco bene il meccanismo (sono una maestra) e anche quando lo riprendo e lui ha pianto sono serena.
Devo però dire che non ha fatto un a settimana senza distacchi il distacco è avvenuto i lterzo giorno che eravamo là. Oggi ha urlato 45 minuti, ma poi ha smesso dicono le maestre per stanchezza, perchè era stremato, non perchè si fosse calmato o interessato a qualcosa. Infatti anche da neonato, quando nulla lo calmava urlava 45 minuti e poi basta...Quando l'ho preso in braccio al mio ritorno tremava e dopo poco è crollato di stanchezza.
Devo dire inoltre che a casa da metà gennaio fatica anche a stare a lungo col padre. Sta attraversando una forte angoscia da separazione. L'angoscia da separazione è iniziata a 6 mesi e mezzo ma a dicembre sembrava affievolita, tant'è che stava in braccio anche a persone che non conosceva, ora no....non vuol star in braccio con nessuno. C'è anche da aggiungere che è un bambino molto sensibile, ad esempio fino a 4 mesi lo spaventava il rumore della busta di plastica, fino a 5 mesi il rumore del forte getto d'acqua del lavandino, fino a 8 l'aspirapolvere, fino a 9 urlava di spavento col frullatore....
Poi il prossimo anno non lo metterò in questo nido ma in uno comunale dove spenderei di meno e c'è il giardino (e le finestre in tutte le stanze), e non so se anche il cambio di nido e figure di riferimento possa essere un problema.
Non vorrei che inserirlo in questo momento di forte angoscia da separazione possa essere controproducente...
Sto vagliando l'idea di buttare le quote che ho versato al nido e cercare una baby sitter...mio marito dice però che gli sembra che mi voglio arrendere alla prima difficoltà...io invece dico che il mio comportamento in caso sarebbe ammettere di aver sbagliato nel pensare che il nido fosse la soluzione ideale.
POi certo c'è il dubbio che con la tata pianga disperato comunque, però forse il fatto di stare a casa lo potrebbe tranquillizzare. Ieri è venuto a trovarci mio padre che per Filippo è quasi una persona estranea (abita lontano e non ci vedevamo da Natale) ed è stato buono a giocare in camera sua con lui ben 20 minuti... Quindi non so che pensare e che fare e soprattutto devo decidere subito.
Sul nido io posso assicurare che ogni volta che ci vado sono serena con la voce e con il corpo, perchè conosco bene il meccanismo (sono una maestra) e anche quando lo riprendo e lui ha pianto sono serena.
Devo però dire che non ha fatto un a settimana senza distacchi il distacco è avvenuto i lterzo giorno che eravamo là. Oggi ha urlato 45 minuti, ma poi ha smesso dicono le maestre per stanchezza, perchè era stremato, non perchè si fosse calmato o interessato a qualcosa. Infatti anche da neonato, quando nulla lo calmava urlava 45 minuti e poi basta...Quando l'ho preso in braccio al mio ritorno tremava e dopo poco è crollato di stanchezza.
Devo dire inoltre che a casa da metà gennaio fatica anche a stare a lungo col padre. Sta attraversando una forte angoscia da separazione. L'angoscia da separazione è iniziata a 6 mesi e mezzo ma a dicembre sembrava affievolita, tant'è che stava in braccio anche a persone che non conosceva, ora no....non vuol star in braccio con nessuno. C'è anche da aggiungere che è un bambino molto sensibile, ad esempio fino a 4 mesi lo spaventava il rumore della busta di plastica, fino a 5 mesi il rumore del forte getto d'acqua del lavandino, fino a 8 l'aspirapolvere, fino a 9 urlava di spavento col frullatore....
Poi il prossimo anno non lo metterò in questo nido ma in uno comunale dove spenderei di meno e c'è il giardino (e le finestre in tutte le stanze), e non so se anche il cambio di nido e figure di riferimento possa essere un problema.
Non vorrei che inserirlo in questo momento di forte angoscia da separazione possa essere controproducente...
Sto vagliando l'idea di buttare le quote che ho versato al nido e cercare una baby sitter...mio marito dice però che gli sembra che mi voglio arrendere alla prima difficoltà...io invece dico che il mio comportamento in caso sarebbe ammettere di aver sbagliato nel pensare che il nido fosse la soluzione ideale.
POi certo c'è il dubbio che con la tata pianga disperato comunque, però forse il fatto di stare a casa lo potrebbe tranquillizzare. Ieri è venuto a trovarci mio padre che per Filippo è quasi una persona estranea (abita lontano e non ci vedevamo da Natale) ed è stato buono a giocare in camera sua con lui ben 20 minuti... Quindi non so che pensare e che fare e soprattutto devo decidere subito.