COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Scarsa autonomia
#11

Susina, se leggi la teoria dell'attaccamento di bowlby, a me a occhio e croce sembra che la tua bambina vada alla grande. eravate in un ambiente sconosciuto, potenzialmente pericoloso (almeno ai suoi occhi), che avrebbe dovuto fare se non attaccarsi alla "base sicura" e stare ad osservare? tu, in quel momento, potevi garantirle la sicurezza che conosce e che ha sperimentato tante volte in tanti modi.
A.

(10-01-2014, 01:36 13)Mammasusina Ha scritto:  Ieri in modo particolare bersagliata com'ero dalla mamma dell'altro che mi faceva notare tutto quello che non avrei dovuto fare: niente più latte, ma come dorme con te etc...

Uff... come ti capisco...
Piccola curiosità: al nido di Valentina mi criticarono perchè l'allattavo; alla materna di Fabio, quando l'ho allattato durante una crisi nel momento dell'inserimento, l'insegnante ha sorriso e non ha proferito parola.
A.
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#12

Sicuro il carattere fa la sua parte però per la maggior parte del tempo Susina è piuttosto aperta, a volte pure troppo nel senso che può diventare un filo tracotante! :-)
Di Bowlby ho letto alcuni estratti e in effetti lei è da manuale, quello che mi frega, come si diceva prima, è il confronto ed anche, evidentemente, una mia insicurezza di fondo.
Vi ringrazio tanto tutte, un confronto per me utile e costruttivo.
Ot: vorrei aprire un altro thread per sapere quali di voi vivono a roma...
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#13

.....e mi hai proprio "scippato" il post dalle dita.
Anche io ho tante domande e perplessità sull'argomento, anche perchè adesso ho una seconda bambina e come dici tu, anche non volendo, i paragoni ti partono e basta, e se ti partono con i bimbi estranei figurati tu se non ti partono tra sorelle.
Avevo letto e mi è stato confermato più volte da tante mamme, che i bambini che stanno a stretto contatto con la mamma soprattutto per i primi mesi di vita, hanno più probabilità di crescere autonomi e sicuri di se. Però, come ti è stato scritto in un'altra risposta, anche io credo che il fattore carattere sia determinante. La mia piccolina ha sei mesi e sicuramente non è ancora il momento di parlare di "autonomia", siamo lontani mille miglia e qualche anno ancora dall'autonomia. Eppure io vedo già tante differenze caratteriali tra le due figlie. E mentre la prima è stata tirata su con la vecchia credenza che più la tieni in braccio più si vizia con la seconda è tutto diverso. Lei mi è stata messa in braccio quando è nata e le mie braccia non le ha più abbandonate. Vittoria ha 9 anni adesso, ha un carattere molto forte, è sempre stata una bambina socievole fin da piccolina, sorrideva a tutti e stava in braccio con tutti, chiunque poteva cambiarle il pannolino o darle il biberon e la prima volta che ho provato a portarla al nido (aveva 18 mesi) si è messa a giocare, non mi ha più calcolata e non si è nemmeno accorta che mi sono allontanata per mezz'ora. Ero magari scocciata e offesa. Glare La piccola Sophia già mostra altro carattere, persino quando è con mio marito se sente la mia voce si gira e mi chiama, il biberon e la nanna si fanno solo con mamma, e va bene sorridere agli estranei che le sorridono ma tutto finisce lì e guai se si avvicinano, di prenderla in braccio neanche a parlarne, gli unici autorizzati (da lei) sono il papi e la sorella. Insomma i bimbi sono tutti diversi, mia sorella sta ancora cercando di scrollarsi di dosso mia nipote che ha ormai 6 anni ed è rimasta un po' "piattola".
E a proposito della scuola, confermo: prima o poi piangono tutti!!! Persino la mia Vittoria cha aveva cominciato benissimo, entusiasta di andare a giocare con i compagnetti, quando ha capito che era cosa di tutti i giorni ha cominciato a far storie e a piangere tutte le mattine. anzi me lo faceva doppio, la mattina non vuoleva andare, e quando tornavo a prenderla non voleva venire via!!! Sneaky2

Marzia & Sophia Heart
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#14

Grazie della tua testimonianza, Marzia.
Ci penserò sù.
In effetti i bambini piccoli oltre ad essere bambini sono piccole persone con grande carattere!
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#15

Non ricordo più chi diceva che nel nostro mondo si cerca in tutti modi di rendere autonomi i bebè, mentre poi quando i figli sono adolescenti o addirittura adulti si fa di tutto perché non lo siano.
Per me, il posto di un bebè è in braccio alla mamma o al papà, tutte le volte che vuole e anche quando non sarebbe dell'idea (non chiedevo il permesso a Cucciola per tenermela stretta nella fascia quando aveva 15 mesi e pensava di andare a fare "cara cara" ai coccodrilli delle Everglades), mentre a noi genitori sta il difficile compito di capire quando in realtà siamo noi ad essere timorosi o invadenti, e a dosare incoraggiamento e costrizione in modo tale che un bimbo possa essere orgogliso di conquistarsi la sua indipendenza senza la paura di perdere la mamma.
Credo che ci sia anche una evoluzione nel modo di farli sentire protetti: all'inizio è sopratutto contatto fisico, ma nel tempo diventa sempre meno "racchiuderli" tra le braccia o altre forme di protezione "barriera", e sempre più essere presenza a loro fianco con spiegazioni ed atteggiamento positivo, dinamico, dimostrazione di non avere paura noi e di saper razionalizzare e gestire i pericoli. O una combinazione delle due cose: personalemente ho avuto una educazione molto protetta materialmente, ma allo stesso tempo una quasi totale libertà di pensiero, espressione e discussione con i miei genitori. Con il patto che, a casa loro e sotto la loro responsabilità si fa come dicono loro, il giorno in cui saremmo stati adulti avremmo deciso con le nostre teste - ma nel frattempo avevamo imparato a riflettere, osservare e pesare i vari aspetti di ogni decisione.
Per quanto riguarda Cucciola, con me è ultra-koala, sta cercando continuamente rassicurazioni sul fatto che non la butto fuori dalla tasca marsupiale e che può sempre essere un pò bebè, mentre con il papà si comporta molto più da grande e lui fa di tutto per premiarla in ciò, e a scuola è nota per essere estremamente autonoma e disciplinata.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#16

beh, ci sono anche le fasi. LaPiccola non ne voleva nemmeno sapere di coccole ed era estremamente autonoma. Ora invece ha bisogno di vicinanza, di addormentarsi con me, e si sveglia durante la sera e si trasferisce sul divano per starmi vicino.
BNR era una specie di cozza, stavo con la fascia anche in casa. Eppure va al nido molto volentieri tendendo le braccia all'educatrice. Al tempo stesso, in casa, deve sempre sapere dove io sia.
Credo che attraverseranno parecchie fasi.
Non ricordo chi diceva che prima di uno scatto di crescita c'è un piccolo ritorno indietro, come fosse una freccia sull'arco. Forse hanno bisogno di conforto e sicurezza per un passo importante. Non lo facciamo forse anche noi adulti?

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#17

Alexandra, la penso esattamente come te, non avrei saputo dirlo meglio.
Forse solo una piccola nota: anche i miei dicevano che fino a quando fossi vissuta a casa loro le regole sarebbero state le loro, ma io mi auguro, con Susina, di poter sempre parlare di casa nostra e di regole quanto più possibile condivise.
Facile parlare ora, lo so, vedremo con l'adolescenza :-)
Valina credo che il comportamento dei nostri figli sia un mix complesso di tanti fattori: carattere, ambiente, fasi di crescita, condizioni di salute... Insomma, districarsi è complicato! C'è da dire che nessuno mi aveva detto che sarebbe stato facile... Mettici pure che sono una madre single e le difficoltà si moltiplicano. Ma va bene così!
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#18

Infatti, mi sono espressa male, non esisteva il concetto che noi figli fossimo a casa di loro genitori, era casa nostra ed eravamo partecipi pienamente di diritti e doveri. Ma le decisioni finali le prendevano loro, giustamente. Le regole possono anche non essere negoziate e pattuite, ma devono essere ragionevoli, equilibrate, funzionali. Se capisci a cosa servono, il giorno che le devi infrangere sai regolarti meglio, mentre ubbidire per ubbidire è abbastanza controproducente.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#19

Ben detto, letteralmente! Grazie della tua riflessione, Alexandra.
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#20

a leggere le vostre storie prendo più coraggio...ogni tanto mi preoccupo che sia vero quando mi dicono che il mio cucciolo di 5 mesi è un mammone perchè non lo mollo mai (e nel mio caso non mollare significa che non lo lascio da solo ai nonni)...invece io sento dentro di me che è presto, che so ben io come tenere il rapporto con il mio cucciolo, e che gli altri si chiudano la bocca! fra due mesi dovrò ricominciare a lavorare e ora al pensiero mi vien male...lo ammetto ho la figlite acuta!
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